Re: Il libro che mai scrivereste

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Un manuale. Non è dai manuali, ma dagli errori, che si impara a vivere, non tutti, ma chi sa far funzionare la memoria.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Il libro che mai scrivereste

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Marcello wrote:   
:rofl:  Il militare a Cuneo? 

Io ho fatto il C.A.R. alla caserma Ignazio Vian...  :aka:
Perdincibacco, com'è piccolo il mondo...
Si stava bene, la chiamavano l'albergo Mondovì.

Io ero Ottavo/90 .
Car a Cuneo, poi mi hanno spedito a Saluzzo (GAM Aosta, servente al pezzo) e trasferito a Fossano ...quella di Saluzzo la stavano chiudendo.

...segnatelo, per la mia biografia  :D

Re: Il libro che mai scrivereste

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Secondo ottantatré (partito tardi a ventisei anni compiuti), trasmettitore alpino del Quarto Corpo d'Armata (quelli con la nappina CA).
Da Cuneo sono andato a Bassano del Grappa, la destinazione migliore per me che sono di Forlì; il novanta per cento era destinato a Bolzano, i pochi rimanenti divisi tra Trento e Bassano.

Penso che siamo un po' OT, ma agli alpini certe cose si perdonano  :D
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
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Re: Il libro che mai scrivereste

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Un libro sulla mia carriera militare  :lol: 
Certo, la battuta avrebbe fatto più effetto quando le donne erano escluse... Che poi io questa ansia della parità dei sessi anche nelle poche attività a cui da donna avrei evitato volentieri di pensare non la capisco. Vogliamo contribuire al sistema militare solo per dimostrare di poterlo fare? È ovvio che possiamo, la vera domanda è: perché dovremmo?
Marcello wrote: Da Cuneo sono andato a Bassano del Grappa, la destinazione migliore per me che sono di Forlì
Che bello, eri dalle mie parti! A Bassano però sono stata poco (più che altro in stazione ad aspettare la coincidenza per Venezia). Credo che l'unico lato positivo di fare il militare fosse conoscere posti nuovi.

Tornando in topic, anch'io una cosa che davvero non scriverei mai è un'autobiografia. Sarebbe noiosa per i lettori quanto per me, visto che conoscerei già tutto. Però ho letto un paio di autobiografie appassionanti, quindi immagino che dipenda dalle esperienze avute e dalla capacità di trasformarle in temi universali (per me ha senso solo se si è già famosi in qualche campo o si è vinto un Nobel, oppure si è un ex serial-killer pentito)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Il libro che mai scrivereste

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Silverwillow wrote: anch'io una cosa che davvero non scriverei mai è un'autobiografia. 
Più che altro, a me spaventerebbe dover rivangare momenti della mia vita meno felici, che anche nel mio caso, non interesserebbero a nessuno.
Al massimo, potrei riportare solamente le cose belle, un volume di circa dieci pagine, compresa la copertina e la quarta.  :D
...con una sezione in appendice sulla grappa e il barbera del periodo cuneense.    

Re: Il libro che mai scrivereste

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Credo il Fantasy, non è il mio genere. 
Non amo leggerlo, credo proprio di non riuscire a scriverlo. 
"Se non hai tempo per leggere, non hai il tempo o gli strumenti per scrivere."
(On writing - S.King)

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