Re: [MI148] Le nuvole nell'angolo sinistro della sua bocca

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Poeta Zaza wrote: Wow, che bravo questo a scrivere!
Ciao, carerrima, meno male che ci sei tu che a sto giro sto prendendo solo mazzate  xD
Poeta Zaza wrote: Epperò no! 
Troppe insostenibili leggerezze in un epilogo così!  :blabla:
Dai, questa menomale che me l'ha decriptata @ElmoInverso così posso dire che con un potente supercalcolatore alcune cose erano attingibili 
ElmoInverso wrote: dal momento in sui si trovano faccia a faccia e si dicono ciao, si chiude il brano, ma si apre la vita insieme.
Ciao, @Poeta Zaza , in genere tu sei molto brava a decifrare i racconti, e infatti credo che abbia decifrato anche questo, anche se non ti è andato giù il finale sospeso.
Poeta Zaza wrote: al loro primo incontro, non può certo essere sicuro di toccare quel corpo di lì a poco.
Ehm... magari diciamo che il mio personaggio si fa illusioni, ma di suo ne è abbastanza convinto  :P

Alla prox, carerrima ;-)
Scrittore maledetto due volte

Re: [MI148] Le nuvole nell'angolo sinistro della sua bocca

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Edu wrote: Resti a pensarci un po’ su, poi mi fai: «Vivitela più alla leggera. Sai cosa diceva Oscar Wild? Solo i superficiali sanno essere veramente profondi». Mi dai una pacca sulla spalla, come fanno gli amici più grandi.
Che hai ragione lo so. Non si può rimanere sempre con la testa negli abissi, ci si perde. Ma è un po’ come dire a uno che ha ottima vista: «Quelle nuvole all’orizzonte… non vederle».
L'incipit è davvero molto bello però, quel "è un po' come dire a uno che ha un ottima vista:quelle nuvole all'orizzonte...non vederle", unito a questa frase qui
Edu wrote: i jeans attillati non lasciavano alcun dubbio: voleva che le guardassi il sedere.
mi restituisce l'immagine di un uomo, che dire, forse un po' egocentrico, che si perde nelle sue riflessioni perché crede che solo quelle abbiano importanza. Martina sparisce, è una giacca di pelle e un bel corpicino, forse è l'amante o forse è la sua uscente, chissà, fatto sta che lui prova un senso di protezione nei suoi confronti, proprio come Tomas con Tereza.

Il perdersi eccessivo nei dettagli lo si vede dalle continue citazioni e descrizioni che separano il loro primo incontro  e il momento in cui finalmente si guardano per la prima volta. Lui, comunque è un nostalgico,  si perde in dettagli sentimentali, tanto che secondo me questo è un racconto sulla nostalgia delle piccole cose, piuttosto che sulla loro maledizione.

Ora, sembra che io abbia commentato per criticarti, e invece no, mi è piaciuto :) 


Alla prossima, caro @Edu

Re: [MI148] Le nuvole nell'angolo sinistro della sua bocca

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Mi pare un racconto ben strutturato: consta di otto blocchi in tutto, di cui quattro relativi alla coppia di amici e quattro alla coppia di amanti, posti in modo alterno. Vi è un equilibrio notevole per essere un racconto del MI.
La figura della ragazza è particolarmente interessante.
La frase "e farsi carico di quell'amore", collocata quasi alla fine, rappresenta secondo me la chiave interpretativa del testo.

Un saluto e grazie, @Edu.
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Re: [MI148] Le nuvole nell'angolo sinistro della sua bocca

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Ippolita wrote: Mi pare un racconto ben strutturato: consta di otto blocchi in tutto, di cui quattro relativi alla coppia di amici e quattro alla coppia di amanti, posti in modo alterno. Vi è un equilibrio notevole per essere un racconto del MI.
La figura della ragazza è particolarmente interessante.
La frase "e farsi carico di quell'amore", collocata quasi alla fine, rappresenta secondo me la chiave interpretativa del testo.

Un saluto e grazie, @Edu.
<3
Scrittore maledetto due volte

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