@Bardo96 @Marcello Nel primo post mi ero espresso male, e infatti concordo in pieno con quello che dite. Anche se non porta avanti la
sequenza delle azioni, un dialogo o una descrizione possono comunque dare tantissimo alla storia. E penso che, in fin dei conti, se quanto dato alla storia sia sufficiente da giustificare la loro presenza lì, sia un giudizio che dipende dalla sensibilità di ogni lettore.
Marcello ha scritto: una descrizione che non fa avanzare la storia ci permette però di entrare nella storia, vedere con gli occhi dei personaggi e quindi immedesimarci in loro.
Sono d'accordo, e anche qui, penso che decidere il limite tra una descrizione che contribuisce all'atmosfera della storia e una descrizione che invece ne rompa il ritmo stia a chi legge. Certo che, personalmente, non sopporto quando i protagonisti arrivano in un posto nuovo e il narratore spende dieci pagine a descriverne minuziosamente l'architettura, così come non sopporto un lungo dialogo a vuoto tra due personaggi che non ha a che fare con la storia che sta venendo tratteggiata.
Marcello ha scritto: La frase in grassetto è un pensiero di Banti?
Oppure è la considerazione di un narratore esterno?
Il narratore è Banti, lo si capisce in modo esplicito qualche riga dopo; in effetti disorienta un po'
Marcello ha scritto: Su gran parte del tuo lungo post invece concordo @Mina, ti ho voluto segnalare soltanto dove mi trovo in disaccordo per offrire magari qualche spunto nuovo alla discussione; i "sì, la penso così anch'io" non fanno avanzare la trama, lo sai .
Ilaris ha scritto: Io non amo i testi con troppi dialoghi. Vi faccio una domanda: non è meglio, per dare respiro al romanzo, usare delle descrizioni? Non trovate che i lunghi dialoghi siano, salvo eccezioni, più noiosi?
Al contrario, personalmente trovo siano la parte più rapida e intrattenente da leggere. Personaggi che si confrontano, esprimono le loro idee, dibattono, spesso si nascondono cose l'un l'altro e cercano di ingannarsi a vicenda per il proprio interesse... Insomma, lo trovo avvincente.
Esempio poco letterario, ho trovato molto più avvincenti i dialoghi di Game of Thrones rispetto alle scene con draghi e non-morti
Gualduccig ha scritto:
Io inserisco spesso delle pause nelle battute di dialogo più lunghe di poche parole, se la scena non è particolarmente concitata. Di solito la risolvo così: "prima frase," descrizione di un'azione del parlante, "seconda frase."
"È entrata nella stanza e, sai com'è," si passa una mano fra i capelli, a scendere fino alla nuca, "insomma, è come quando esci di casa una mattina ancora col piumino addosso e scopri che è arrivata la primavera."
Anche io faccio così, lo trovo un ottimo metodo. Un altro è dire letteralmente "fece una breve pausa" o "non rispose, e lo guardò con uno sguardo spento" o simili, però sono soluzioni da centellinare.
Quindi, per rispondere a
Kasimiro ha scritto: "Tutto bene?"
(l'altro non risponde)
"Se vuoi ne parliamo"
(ancora nessuna risposta)
"Capisco il tuo stato d'animo, ma devi reagire"
"Lasciami in pace!"
Come si potrebbe scrivere correttamente questo passaggio?
Secondo me è già corretto così. Certo è che se invece è un dialogo di trenta righe in cui uno dei due continua a non rispondere o esitare, occorre trovare altre soluzioni.
Marcello ha scritto: mer mag 11, 2022 12:09 am
Temo di no, ma prova con "ripristina bozza automatica".
Succede spesso anche a me, purtroppo.
Ha funzionato, grazie mille