Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4076
@Simona M. Può essere solo un'opposizione di sinistra-sinistra che, nella prossima campagna elettorale, si presenti con un unico simbolo e con un programma, appunto, di sinistra-sinistra: sanità, scuola, salari adeguati. E i quattrini? si prendano dove stanno: imposta patrimoniale, vera lotta all'evasione, annullamento di programmi suicidi tipo ponte sullo stretto, acquisto obbligatorio di armi e carburanti dagli USA o da chicchessia. E se l'Unione Europea intende continuare nell'attuale politica conservatrice (de che? delle diseguaglianze e dei privilegi?), mettersi di traverso. Ci vuole coraggio e l'espressione di una leadership carismatica. Difficile, ma non impossibile. 
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4077
Cheguevara wrote: Innanzi tutto, complimenti per l'intervento, che può essere considerato un breve ma esauriente saggio sull'andamento dell'economia di questo sventurato Paese
Mi unisco anch'io ai complimenti! :-)
Cheguevara wrote: le varie destre hanno nel loro DNA
Nel loro DNA c'è non volere cambiare i simboli, nemmeno quelli dei partiti. Finché c'è la fiamma, io continuerò a dire che FdI è un partito di ideologia fascista.
Cheguevara wrote: Senza considerare il carico di una situazione internazionale nel caos e di un'Unione Europea gestita in maniera sempre più inadeguata
Stamattina sono andato nel sito ufficiale della Casa Bianca e mi sono imbattuto in una pagina sul recente accordo commerciale tra UE e USA. Ho letto qualcosa che mi ha lasciato di stucco e talvolta in stato di profondo shock. Quello che ho letto è una genuflessione totale a Trump. Non è un accordo! Diciamo che il presidente USA ha fatto un uso diverso del culo degli europei. Una cosa più attiva. Quelli del Governo si sono affrettati a dire che l'accordo non è giuridicamente vincolante: anche il più fiero filotrumpiano non può non notare lo squallore di questa robaccia e le sua enorme "squilibratezza" a favore degli USA.
La pagina comincia con questo titolo (traduco) "Scheda informativa: gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno raggiunto un'intesa su un imponente accordo commerciale su larga scala" e poi (in maiuscolo nell'originale) "FARE LA STORIA GLOBALE" seguito da (traduco) "Ieri, il Presidente Donald J. Trump ha annunciato un accordo commerciale con l'UE, fondamentalmente riequilibrando la relazione economica tra le due più grandi economie del mondo" e poi "L'intesa […] consentirà agli Americani livelli di accesso senza precedenti al mercato europeo" e poi "L'Europa acquisterà per 750 miliardi di dollari l'energia USA e farà nuovi investimenti per 600 miliardi di dollari negli USA, tutti entro il 2028".
Poi c'è "Attraverso una leadership decisiva e un mai raggiunto impegno verso i lavoratori Americani, il Presidente Trump ha emesso un ulteriore patto che posiziona gli USA come la principale destinazione mondiale per investimenti, innovazione e industria avanzata".
Dopo un bel (maiuscolo nell'originale) "RAGGIUNGERE UN ACCORDO COMMERCIALE STORICO", c'è una serie di clausole di dettaglio. Leggo "Come parte della strategia del Presidente Trump per stabilire un commercio equilibrato, l'Unione Europea pagherà ["will pay" nell'originale] agli USA una tariffa del 15%, comprese le auto e le parti di auto, prodotti farmaceutici e semiconduttori, ma i dazi su acciaio, alluminio e rame rimarranno invariati - l'UE continuerà a pagare il 50%".
E, come se non bastasse, sono andato a cercare cose militari e ho letto "Attrezzatura miltare: L'Unione Europea ha accettato di acquistare ["purchase" nell'originale] quantità significative di attrezzatura miltare USA". [Sarò un "malpensante", ma ecco perché Trump ha chiesto agli stati NATO di aumentare le spese miltari: certo, così ci può rifilare le sua armi!]. Poi: "LIBERARE L'AMERICA DA PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE: sin dal primo giorno di mandato ["Day One" nell'originale], il Presidente Trump ha messo in dubbio l'assunto secondo cui le aziende e i lavoratori Americani dovrebbero tollerare le pratiche commerciali scorrette che li hanno svantaggiati per decenni".
Non ho tradotto o riportato oltre il 90% di quanto scritto e mi sono mantenuto sul gentile, ma potete leggere il resto (molto peggio di quanto ho scritto) all'indirizzo https://www.whitehouse.gov/fact-sheets/ ... rade-deal/

Adesso Trump chieda scusa agli Europei! Deve ricordarsi che noi ospitiamo le sue basi militari, cioè porzioni di territorio di fatto cedute agli USA. Una di queste basi è a due passi da casa mia e ogni tanto mi tocca sentire i rumorosissimi caccia americani che sorvolano casa mia.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4078
@dyskolos Sono sempre stato un europeista convinto ma, viste le posizioni assunte dall'Unione non solo nei confronti di Donald Baciamilculo, ma anche di Israele, ritengo che questo consesso non solo abbia fallito il suo compito, ma stia prendendo provvedimenti esiziali per gli stati che lo compongono. L'avanzare delle destre nei vari stati sta distruggendo dall'interno l'Unione e, a questo punto, meglio che ciascuno faccia per sé: peggio di così non potrà andare. Vedrei di buon occhio un'associazione dei paesi mediterranei: se Francia, Spagna, Italia e Portogallo stabilissero linee di condotta comuni si potrebbe aspirare a qualcosa di meglio dell'attuale situazione di totale sottomissione alla prepotenza americana.  
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4079
Sono d'accordo con te!
Cheguevara wrote: L'avanzare delle destre nei vari stati sta distruggendo dall'interno l'Unione
Esatto! Qui vedo anche qualcosa che confina con l'incoerenza totale. Alcuni paesi, con l'Ungheria a capo, non riconoscono i valori dell'UE, ma poi sono i primi a candidarsi quando ci sono elezioni europee. Per esempio, il caro signor Orban esca dall'UE! Ma lo capisco: non lo può fare perché il suo popolo non accetterebbe la cosa e, come ormai sappiamo bene, in generale anche il peggior dittatore del mondo ha bisogno di un minimo di consenso popolare. Intanto i sovranisti nostrani sembrano impazziti per Marco Rizzo (ex-comunista), il quale in un recente video pubblicato sui suoi canali social definisce i partecipanti al Pride di Budapest "una banda di froci" e poi osanna Orban. Bene, anzi male, Orban annunci al suo popolo che vuole lasciare l'UE! Non abbiamo bisogno di gente come lui! I sovranisti, che stanno vincendo, tengano in conto la parola "coerenza" e, dato che non rinoscono l'UE, tolgano il disturbo, per favore! Invece oggi che fanno? Si dichiarano contrari alle multinazionali, però poi si iscrivono a FB, che è una multinazionale. E poi che fanno? Su questa multinazionale, gettano fango genericamente sulle multinazionali, che evidentemente non sono tanto male visto che consentono loro di parlare malissimo delle multinazionali. Allora cancellino la loro iscrizione alla multinazionale Facebook, chiedano scusa e vadano via!
Cheguevara wrote: Vedrei di buon occhio un'associazione dei paesi mediterranei: se Francia, Spagna, Italia e Portogallo stabilissero linee di condotta comuni si potrebbe aspirare a qualcosa di meglio dell'attuale situazione di totale sottomissione alla prepotenza americana
Concordo! Esitono già alleanze extra-UE tra paesi dell'UE. Adesso mi viene in me quella tra Polonia, Cechia, Slovacchia e Ungheria, ma ce ne sono altre, come quella tra Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda (che nemmeno fa parte dell'UE). Nell'Unione Mediterranea ci metterei anche Grecia, Malta, Cipro, Slovenia e Croazia. Lo so che il Portogallo non è un paese perfettamente mediterraneo, ma ci può stare.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4080
In un saggio letto non molto tempo fa l'Unione Europea era definita come la macchina da guerra del neoliberismo. E il neoliberismo è una grande ideologia politica e sociale che ha alla base un pensiero economico, con dei grandi padri teorici e fondatori come Von Hayek e Von Mises e Milton Friedmann. In modo non dissimile dal marxismo leninismo. Se il neoliberismo è un'ideologia, i Trattati costitutivi e di funzionamento dell'Unione, da Maastricht a Lisbona, ne rivelano la forma e l'essenza. All'articolo tre comma tre del Trattato di Lisbona (firmato da Prodi e D'Alema per l'Italia) si dice: "L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente."
All'articolo quattro: "L'Unione ... Rispetta le funzioni essenziali dello Stato, in particolare le funzioni di salvaguardia dell'integrità territoriale, di mantenimento dell'ordine pubblico e di tutela della sicurezza nazionale. In particolare, la sicurezza nazionale resta di esclusiva competenza di ciascuno Stato membro."
È evidente che la funzione principale dell'Unione sia quella di un'economia di mercato fortemente competitiva, mentre agli stati nazionali resta la competenza nel comparto ordine pubblico e sicurezza nazionale, leggi difesa. 
Quindi l'Unione è essenzialmente un Mercato Unico di beni, merci e (finora) in misura minore di servizi. Mentre per la libera circolazione delle persone niente dice, difatti la materia è regolata da un altro Trattato, quello di Schengen. 
L'idea dei padri fondatori dell'Unione era quella di forgiare gli stati nazionali partendo dal Mercato, cosa che  è in parte riuscita, ma solo per livellare e contenere i diritti dei lavoratori e la presenza dello stato nell'economia. 
Ed è riuscita nella misura in cui ha fatto comodo agli Stati Uniti, che sono il padre putativo dell'Unione. 
Gli Stati Uniti hanno incoraggiato la costruzione neoliberista dell'Unione, ma per evitare che l'Unione potesse diventare uno stato federale  hanno introdotto dei virus, ossia incoraggiato l'allargamento dell'originaria comunità a sei stati del 1957, prima includendo stati a lei totalmente fedeli e allineati come il Regno Unito e la Danimarca (entrambe con un diritto di output già di per sé disgregativo... e infatti il Regno Unito esce dall'Unione nel 2020 e la Danimarca può non aderire alla moneta unica e non lo fa) e, dopo la caduta del Muro di Berlino, dell'intero blocco di stati ex Comecon e Patto di Varsavia ( a cui subentra la NATO come alleanza militare). Addirittura entrano nell'Unione i paesi baltici appena dopo il divorzio dall'Unione Sovietica e gran parte dei paesi balcanici. Per fortuna qualche mente ancora dotata  di buon senso ha osteggiato e impedito l'ingresso della Turchia sempre sponsorizzato dagli Stati Uniti. L'allargamento a est è stato per gli Stati Uniti la garanzia che l'Unione sarebbe rimasta un mercato unico e nulla più. E difatti l'asse della NATO si è spostato in Polonia (stato russo fobico e prefascista) che ha già l'esercito più grande d'Europa con spese per la difesa che supereranno il 5% del PIL. 
Il fuoriuscire dell'Unione dai confini dei paesi dell'Europa Occidentale, per vie storiche e geografiche più simili tra loro, ha dato il colpo di grazia all'idea di uno stato europeo multinazionale. L'allargamento a est è stato esiziale per il progetto di uno stato europeo. Troppe le differenze soprattutto culturali e i punti di vista, la visione dell'Europa. I Balcani, l'Ucraina o addirittura il Caucaso porterebbero al collasso ogni speranza  non solo di uno stato europeo unitario, ma persino quella del mercato unico europeo. Non oso pensare cosa significherebbe per gli europei garantire la ricostruzione dell'Ucraina all'interno dell'Unione e cosa significherebbe avere un confine in stato di guerra permanente con l'asse Russia Cina. 
Di positivo in questi ultimi mesi ho visto un riavvicinamento di Francia e Regno Unito. Sono due paesi molto simili, che hanno moltissimi interessi in comune. Forse uno stato europeo potrà nascere da nuovi accordi bilaterali tra stati affini geograficamente, socialmente, culturalmente e politicamente.  E forse la maldestra gestione della trattativa dazi energia armi con gli Stati Uniti, che ha visto l'Unione sdraiata ai voleri di Washington, segnerà un punto di svolta. Chissà.

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