La ricerca ha trovato 1 risultato

Torna a “[MI165] Il sassolino e le sue scarpe”

Re: [MI165] Il sassolino e le sue scarpe

Ciao @Poeta Zaza,
Un racconto tenero, perfetto per bambini e ragazzi.
Poeta Zaza ha scritto: Aveva sentito parlare di Sasso, e ne aveva visto a casa sua, sul luminol-riproduttore, in diretta, i panorami e gli usi e costumi degli abitanti.  Soprattutto, aveva visto agire i sassolini, muoversi, e relazionarsi tra di loro, diversi di colore e di ambiente.
Qui si comincia a intuire la natura del protagonista. Il luminal-riproduttore si riesce a immaginare e rende bene l'idea. 
Poeta Zaza ha scritto: Loro vivevano ”senza”.
Qui forse non sono necessarie le virgolette.
Poeta Zaza ha scritto: La nostra razza è superiore: non per niente noi andiamo da loro per diporto e esplorazione, mentre loro non sanno neppure come scavalcare il loro sistema solare.”
A questo punto la situazione è chiara. Mi è piaciuto come si svela poco a poco di chi si tratta.
Poeta Zaza ha scritto: Di strano, sente un formicolio dentro di sé che gli giunge nuovo. 
Ma allora qualche emozione la sente anche lui?
Poeta Zaza ha scritto: Se deve andare a cercare un ricordo di esperienze simili, trova solo lo spazio piramidale col vertice in basso in cui si infila a scuola con la protesi mentale durante le interrogazioni, quando annaspa a salire cercando le risposte
Questa frase è un po' contorta da capire.
Poeta Zaza ha scritto: Ciao, Wow, io sono Terrino. Piacere. Ti ho scelto per farmi il tuo doppio, ma dentro tu sei un altro da me e dovremmo scambiarci la figura che siamo.”
“Non so se sei imbastito positivo o negativo…”
Anche qui ho fatto un po' fatica a capire.
Poeta Zaza ha scritto: Capisco il tuo sconcerto ma sappi che nessuno ci vede adesso che sei con me”.
“Non mi piove in testa. Ho tanto di ombrello, io." (E lo agita.) "Se ti sei messo nelle mie scarpe, non ci hai camminato… Ah ah... hai una sc
Questa parte anche mi risulta poco chiara. Non capisco chi è che parla e cosa vuole dire. Forse quella dell' ombrello è una battuta? Ma non l'ho capita.
Bella invece l'idea delle scarpe diverse!
Poeta Zaza ha scritto: Capisco perché prima mi babbiavano già da lontano…”
Quindi siamo in Sicilia?
Poeta Zaza ha scritto: Mi sembri uno sgammato, positivo.
Credo si dica sgamato.
Poeta Zaza ha scritto: Lui va alle elementari, e io alle medie, per cui mi sveglio prima di lui e non devo fare rumore
Però dovrebbero avere numeri di scarpa diversi. Metterei che sono fratelli con meno anni di differenza oppure gemelli, altrimenti si sarebbe accorto prima dell'errore. 
Bello il finale e, soprattutto, il titolo con il suo gioco di parole.
Mi piace anche come hai cercato di rendere un linguaggio giovanile, ma forse è un po' troppo calcato. Magari lo alleggerirei un pochino  per renderlo più naturale. 
Al netto di qualche parte poco chiara, almeno per me, mi è parso un buon racconto, simpatico e leggero.
A presto!

Torna a “[MI165] Il sassolino e le sue scarpe”

cron