Ciao a tutti, mi chiamo Bernardo, ma gli amici mi chiamano Ben, e siccome fra appassionati di scrittura e di lettura si è fra amici, chiamatemi Ben.
Scrivo - per lavoro - di storia dell'arte e ho pubblicato saggi, articoli e una monografia. "Ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta" (cit.).
La fantasia non mi è mai mancata e col tempo la bell'arte del racconto è diventata per me insopprimibile. Ho scritto di altro. Non per me stesso - altrimenti terrei un diario - ma proprio per partecipare a quell'incanto che provo quando leggo. Vorrei, anche solo per un momento, essere colui che incanta e non l'incantato. Cosa tutt'altro che semplice.
La mia prima storia è stata una vera giostra di occasioni. Mandata - per ingenuità - a tutti gli editori, mi sono subito ritrovato ad affrontare l'atroce silenzio che segue quasi tutti gli scrittori amatoriali. Una celebre agente, in parte interessata, mi fermò proprio a causa dei miei invii spontanei. Poi fui segnalato al premio Calvino. Nessuna grande novità. Attraverso il forum del Writer's Dream (WD) ho trovato una giovane agente volenterosa che mi ha rappresentato al Salone del Libro di Torino per due anni consecutivi. Ed ecco finalmente ricevere risposte: una negativa da una nota casa editrice torinese (che nel frattempo mi aveva già letto tramite conoscenze, quindi da loro è come se avessi ricevuto 2 no!); una più o meno positiva da un piccolo editore romano che fa libri bellissimi. Si scambiano quattro parole, mi ripropongo una piccola variazione del testo ma alla fine l'editor sparisce. Da allora, nulla più si muove. Nemmeno partecipando nuovamente al Premio Calvino. Non sto a raccontare la tragedia di Io Scrittore (veri e propri insulti).
Le altre storie che ho scritto dopo, per rabbia, per mettermi alla prova, per "captatio benevolentiae", sono tutte nel medesimo limbo. Immagino i miei protagonisti riunirsi, di tanto in tanto, di nascosto, per confabulare dei motivi dei miei insuccessi. Anche per questi testi, forse scritti per i motivi sbagliati, mai più ricevuto risposte, da editori o agenti. Un paio di volte ho ritentato il Premio Calvino - buone schede, con pro e contro misurati - e tutti sono passati alla seconda fase di Io Scrittore.
Ho scritto una storia per ragazzi anche. Mettendoci un po' del mio sapere professionale. Ancora più difficile trovare riscontri ed eventuali feed back. Ho smesso di scrivere. Senza lettori, a chi sto raccontando le mie storie?
Ma chi scrive lo sa, una volta iniziato a raccontare, non è possibile fermarsi. Sono anni che mi appunto dettagli, svolte, idee. Alcuni scritti anche su scottex. Quindi forse è il caso che mi impegni ancora un po'. Si fa così con le passioni. Quelle vere.
Quindi eccomi qui. A condividere la mia storia di pseudo-scrittore con chi mi somiglia. Per sentirmi meno solo e per imparare qualcosa.
Ci leggiamo qui allora,
B.
Re: Presentazione e saluti
2Benvenuto, Ben
Finalmente una presentazione come si deve
La tua storia, purtroppo, l'ho già sentita tante volte. Ricevi cenni di interesse qui e là e poi magari non si concretizza niente. È normale, per essere scrittori nel mondo editoriale che ci ritroviamo ci vuole davvero il pelo sullo stomaco, per riuscire a non farsi scoraggiare. Prima o poi, se una storia è davvero valida, l'occasione buona arriva.
Io ho impiegato tre anni a pubblicare il primo romanzo, ed era l'ultimo che avevo scritto. Spesso capita che provando ostinatamente tutte le strade prima o poi ne trovi una che funziona (nel mio caso, un concorso semisconosciuto ma promosso da una buona CE). Spero che sarà così anche per te.
Ti lascio il link all'accoglienza con le informazioni utili sul forum (se non l'avessi già letto) e rinnovo il benvenuto


La tua storia, purtroppo, l'ho già sentita tante volte. Ricevi cenni di interesse qui e là e poi magari non si concretizza niente. È normale, per essere scrittori nel mondo editoriale che ci ritroviamo ci vuole davvero il pelo sullo stomaco, per riuscire a non farsi scoraggiare. Prima o poi, se una storia è davvero valida, l'occasione buona arriva.
Io ho impiegato tre anni a pubblicare il primo romanzo, ed era l'ultimo che avevo scritto. Spesso capita che provando ostinatamente tutte le strade prima o poi ne trovi una che funziona (nel mio caso, un concorso semisconosciuto ma promosso da una buona CE). Spero che sarà così anche per te.
beo76 wrote: Ma chi scrive lo sa, una volta iniziato a raccontare, non è possibile fermarsi. Sono anni che mi appunto dettagli, svolte, idee. Alcuni scritti anche su scottex. Quindi forse è il caso che mi impegni ancora un po'. Si fa così con le passioni. Quelle vere.Questo è lo spirito giusto, infatti. Io ho limato per tre anni un romanzo che avrei pubblicato solo dopo cinque, ma è proprio la ricerca e la passione che ci ho messo che mi ha fatto rimanere positiva in tutto quel periodo.
Ti lascio il link all'accoglienza con le informazioni utili sul forum (se non l'avessi già letto) e rinnovo il benvenuto

Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
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