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Contanti o carta?
Voce della madre palestinese:
Sono carne che respira
sono la terra sopra ai miei figli
Sono un frammento
Eppure vivo
Voce dell’ostaggio:
C’erano giorni
C’erano sogni
Ora c’è solo silenzio
Sono il nulla
Voce del leader d'Israele:
Le lacrime non segnano le mappe
Io oggi vedo i confini espandersi
Madre:
Non ho più radici
Non ho più un tempo
Eppure vivo
Ostaggio:
Sono prigioniero di un nome che non mi appartiene più
Leader:
Io sono ciò che Dio ha scelto per voi
Madre e Ostaggio: (insieme)
Non siamo più umani.
Siamo solo ciò che resta
Leader:
E quel che resta… Non incide
La polvere non scalfisce
Madre:
Siamo uguali io e te
Tu in una gabbia
Io, viva, in una tomba
Ostaggio:
Io ti ascolto
Per un attimo respiro con te
Ma è un breve respiro
Strozzato dal filo spinato sopra al muro
Voce del leader:
Con armi
con denaro
con fede
Io decido chi resta pietra e chi diventa cenere.
Madre & Ostaggio (insieme)
Non resta nulla ormai… voi umani, troverete le parole?
Madre occidentale:
L’eco incalzante di grida lontane…
Il totem del Mc risponde lento
i ragazzi irrequieti e affamati
e quest’eco…queste grida lontane
troppo lontane…
Contanti o carta?
…
Re: Contanti o carta?
2Albascura wrote: Leader:Ho percepito questo passaggio come il più terribile e reale di questa poesia: eleggersi a volontà di Dio è una grande bestemmia!
Io sono ciò che Dio ha scelto per voi
Inoltre, colpisce, come uno schiaffo sulla guancia, la chiusa. C'è il pensiero vago della donna rivolto a quell'eco lontano e il ritorno alla sua realtà, occidentale e pacifica: contante e carta?