[H24] L'occhio di Horus

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Antonello si recò nel luogo fissato per la seduta di cartomanzia. Rimase sorpreso nel vedere la lunga fila di clienti che aspettavano il proprio turno fuori per strada. Per un attimo fu colto da irritazione, pensando al fatto che si ritrovava ad aspettare in mezzo a troppe persone, a cui non dovevano interessare i suoi problemi. Pensava in un appuntamento privato, nel più completo anonimato. Invece si ritrovava sotto gli sguardi cupi e ombrosi di chi, come lui, aspettava una sentenza. Poi la convinzione di essere nel posto giusto si fece largo, se vi era tanta gente ad aspettare voleva dire che quanto si diceva sul mago Horus fosse vero.
Dopo un’ora la fila si era notevolmente ridotta e lui trovò posto nella saletta interna. Le pareti erano spoglie di quadri o effigi, di un bianco appena rifatto; trovò la cosa fuori dalla sua immaginazione. Non era la prima volta che si recava da un cartomante, quelli che ti accolgono in casa, in una stanza dalla atmosfera esausta di aromi di candele accese, piena di oggetti in bella mostra per la divinizzazione: candelabri, amuleti, oggetti misteriosi. In quel contesto, l’idea che prendeva forma, gli parve essere quella di ritrovarsi come dal dottore di famiglia. Le persone in attesa parlavano tranquillamente dei loro problemi e di come stavano risolvendo grazie a lui.

Dopo un’altra ora di paziente e fiduciosa attesa, passata cogliendo i sentimenti e le emozioni, spesso serene ma anche preoccupate di chi usciva dalla porta del mago Horus, l’addetto gli fece cenno che era arrivato il suo turno.

Il mago Horus non lo degnò di uno sguardo quando gli fece segno di accomodarsi. Antonello lo scrutò attentamente mentre, a capo chino, mezzo nascosto da un strano turbante, teneva le mani sopra a quelle che pensò fossero delle carte: le sue.

Poi lo sguardo andò sulla parete di fronte, dove una gigantografia mostrava un occhio stilizzato che non aveva mai visto e che pareva di carattere egizio. Ai lati, le altre pareti erano bianche e spoglie, sterili. Lui abbozzò un saluto imbarazzato per rompere gli indugi. Ma il silenzio rimase intatto, Horus non rispose, ma poi sollevò lo sguardo mostrandolo nella sua enigmaticità.

“Se non ti ho chiesto ancora nulla è perché so tutto di te” disse con voce severa e suadente allo stesso tempo. “L’occhio di Horus mi ha mostrato la tua vita e mi dirà qual è la soluzione ai tuoi problemi”. “Cosa ha visto?” chiese turbato Antonello.

L’uomo sollevò delicatamente il mazzo di carte e ne mise tre sul piano scoprendole:
“Diavolo- luna- l’appeso” mormorò. Il cuore di Antonello prese a battere convulsamente, aveva qualche idea su cosa significasse.

“Qualcuno vuole la tua morte. Ti ha fatto un malefico sortilegio per farti morire. Vedo che è una persona vicino a te, una donna probabilmente, o un uomo che le sta vicino, un amante”. Antonello chiese se vedeva anche la ragione di tutto questo.

“Vedo che la donna o il suo uomo vogliono i tuoi averi” rispose. “Ma se agiamo tempestivamente riusciremo a bloccarli. Per il momento ti farò delle preghiere e farò in modo che si posi su di te l’occhio di Horus a illuminarti la via oscura. Ci rivedremo tra una settimana, quando la luna cambierà. Per il momento è tutto, puoi andare”.

Antonello si alzò col tremore sulle gambe e ringraziò. Poi lasciò la stanza dove l’uomo aveva rimesso la fronte sulle mani in segno di meditazione. Quando fu fuori, l’addetto lo invitò ad entrare nell’ufficio dove incassò il costo della seduta e degli interventi che sarebbero stati fatti.
Lui pagò gli ottocento euro chiesti in contanti e andò via.

L’addetto lo guardò andare via e quando lo vide lontano entrò nella stanza del mago Horus: “l’ultimo è andato via; mando a casa gli altri?” disse.

L’uomo rispose che per oggi avevano finito. Il mago Horus rimise le carte a posto compiaciuto della proficua giornata. L’idea di creare una platea di clienti/attori sereni e soddisfatti funzionava.

Anche Antonello fu preso da un turbinio di pensieri. Ecco perché la sua azienda stava per fallire. Tutte quelle assurde vicende che gli stavano capitando erano troppe per essere giustificate per semplice coincidenza. Ma chi era che lo voleva morto?
Quando arrivò al suo appartamento situato in una villa bifamiliare, all’interno di un elegante residence, colse lo sguardo arcigno della portinaia tra la quale non scorreva buon sangue. Pensò subito a lei come l’autrice della fattura di morte: meridionale, ignorante, e faccia da strega.
Solamente perché qualche volta aveva gettato la cicca di sigaretta per terra, lei gli stava addosso. Si diresse verso casa che ancora la guardava con sospetto e col pensiero “Se sei stata tu, te la farò pagare”.

Quando entrò in casa riconobbe la voce di Francesca che parlava a telefono con qualcuno della cerchia di amicizie. Origliò sospettoso dietro la porta per capire con chi stesse parlando, poi si presentò alla moglie. Questa, appena si accorse del marito, chiuse la telefonata frettolosamente, tanto ché lui le disse “Perché hai chiuso di fretta? Potevi continuare, io me ne stavo andando a fare una doccia”.

“Ma che dici, amore, era il corriere che mi avvertiva che passerà alle diciassette per il pacco che aspetto”.

L’uomo intuì la bugia, aveva ben avvertito che stava parlando con Diego: il suo socio. Ma fece finta di nulla e andò dritto verso il bagno.

Quanto è fastidioso il rumoreggiare quando mastica” Notò Antonello durante la cena. Vedeva Francesca sotto una luce diversa, che mai aveva scorto prima. Mangiava a bocca semiaperta e mostrava il cibo tra i denti, quei denti che gli apparivano aguzzi come non mai, da squalo. Ebbe un momento di ribrezzo, e poi, una visione improvvisa con tanto di domanda: Francesca era una strega? É lei la donna che lo vuole morto, e Diego, il suo socio, l’amante che lo vuole togliere di mezzo? Ecco! I due sono d’accordo per farmi fuori. Mi stanno facendo cornuto e mirano al controllo dell’azienda. Ma certo! Diego è l’autore di tutti i casini aziendali inspiegabili. Sta cercando di mettermi in condizione di svendere per i debiti? Perché non ci sono arrivato prima, si domandò. Il pensiero lo angustiò durante la notte. Si alzò varie volte per sorseggiare della grappa tanto per allontanare il tarlo che gli girava nella mente.

Occhio di Horus, illuminami! Fammi vedere la via” Sospirò mentre osservava il colore della grappa riflettere il riverbero della luce rossa che arrivava da fuori. Pian piano il liquido nel bicchiere divenne colore del sangue. “Ecco! Questa è la via, il sangue. Li devo uccidere prima io. Horus lo vuole.

La grappa stava facendo il suo effetto. Il coraggio era a mille. Antonello andò in cucina e prese un grosso coltello dal ceppo. Si diresse verso la camera dove Francesca dormiva. Si fermò sulla soglia e la vide girata di spalle: strinse saldamente il coltello. Lentamente si avvicinò, lei aveva un insolito respiro, innaturale, quasi fosse un sibilo sinistro: “Questo è il respiro della strega mentre nei sogni si accoppia col suo demonio. Gemi, maledetta!” Alzò il coltello per colpire. E poi Diego? La farà franca e con me in galera prenderà tutto? E se fosse solo lui a volermi morto? Abbassò la lama e ritornò in cucina a bere ancora: a pensare. E pensò per tutta la settimana come agire contro i due. Ma doveva aspettare anche l’esito dell’intervento del mago Horus: lui gli avrebbe detto cosa fare.

“Attraverso l’occhio di Horus vedo che la via migliore è la perseveranza. Bisogna aspettare e dare tempo che la nuova battaglia contro di Seth sia preparata per bene” spiegò il mago.

“Ma io ho poco tempo, sento che tutto sta precipitando!” esclamò Antonello.

“Bisogna aspettare e spendere” disse tra di sé mentre pagava a malincuore altri duemila euro all’addetto. Questo si presentò nella stanza del mago avvertendolo che il cliente gli era parso poco propenso a sborsare altri soldi: “La prossima seduta faremo in modo di trovargli una strada verso la rassegnazione. Gli diremo che siamo riusciti a togliere il sortilegio e che può tornare a costruire la sua vita…” spiegò il mago con una punta di ironia. “L’occhio di Horus gli indicherà la strada” ribatté l’addetto beffardo.

Ma la strada Antonello voleva trovarla al più presto. Quando tornò in ufficio si mise al pc e digitò “Occhio di Horus”. Lesse la storia di come Seth aveva rinchiuso il fratello Osiride dentro il forziere con l’inganno e lo aveva gettato nel Nilo facendolo affogare. La moglie Iside tentò invano di farlo ritornare in vita, ma grazie all’amore era nato Horus. Seth intanto fece fare in quattordici pezzi il corpo del fratello per nasconderli nel vasto Egitto. Ma la stessa Iside riuscì a trovare i pezzi del corpo e a resuscitarlo.  Seth aveva cavato un occhio al nipote Horus mentre dormiva, ma alla fine Seth era stato sconfitto grazie alle capacità magiche dell’occhio che il divino Thoth aveva ricostruito. Che storia! In fin dei conti, l’idea di Seth di fare a pezzi Osiride non era stata così malvagia.
Il tarlo prese nuovamente a rodere… Francesca si era incontrata con Diego in un bar e lui li aveva visti assieme. “Sono terrorizzata. Sei l'unico amico a cui posso confidare una cosa del genere. Lui mi spia di notte mentre dormo. Si presenta al buio e rimane lì fermo. Mi è parso abbia qualcosa nella mano, forse un coltello, ma non ne sono sicura. Cosa devo fare?”

“Dici delle cose tremende. Ma non credo al coltello. Per cosa poi?  Lui ti ama alla follia. Mi auguro che non sia per farsi lui stesso del male. Sicuramente è preoccupato per l’azienda, abbiamo un buco enorme. Ma la colpa non è la sua e di nessuno. Abbiamo preso alcune fregature, tutto qui. Credo che lui non voglia accettare la sconfitta. Ho saputo che stia indebitandosi con degli strozzini e che si sia rivolto a delle cartomanti.”

“Ma allora dobbiamo parlargli al più presto. Chissà che cosa gli andranno a dire quelle megere.”

Il diavolo, la luna, l’appeso”.

Antonello aveva deciso. Il quarto bicchiere di grappa notturno gli aveva rivelato la strada attraverso il riverbero del bicchiere. L’occhio di Horus aveva illuminato il piano maligno di Francesca e Diego contro di lui. Era tutto chiaro. Andò in cucina a prendere il coltello. Entrò nella stanza al buio e, quando fu vicino a lei, ascoltò il suo maligno gemere, il respiro di strega. Alzò il coltello per prendere forza.

“No! Amore, cosa stai facendo” Francesca non dormiva e lo aspettava.

“Maledetta strega! Non m’inganni con le tue dolci parole”

“Sei impazzito!”

“Ti scanno!”

Francesca era saltata fuori dal letto e tentato inutilmente di rinchiudersi nel bagno. Antonello non si fermò dal colpire fino a quando il sangue sul pavimento fece da specchio alla luce divina. L’occhio di Horus si era manifestato in tutta la sua potenza.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [H24] L'occhio di Horus

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bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmPoi virgola la convinzione di essere nel posto giusto si fece largo, (due punti) se vi era tanta gente ad aspettare voleva dire che quanto si diceva sul mago Horus fosse vero.
i due punti precedono una spiegazione, meglio della virgola
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmstanza dalla atmosfera esausta intrisa di aromi di candele accese, piena di oggetti in bella mostra per la divinizzazione: candelabri, 
preferibile per quello che vuoi dire
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmIn quel contesto, l’idea che prendeva forma, gli parve essere quella di ritrovarsi come dal dottore di famiglia. 
Quella virgola dopo "forma" non ci va.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pm Il cuore di Antonello prese a battere convulsamente, aveva qualche idea su cosa significasse.
Anche qui, dopo "convulsamente", meglio della virgola ci vedo i due punti esplicativi.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pm“Ma se agiamo tempestivamente riusciremo a bloccarli. Per il momento ti farò delle preghiere e farò in modo che si posi su di te l’occhio di Horus a illuminarti la via oscura. Ci rivedremo tra una settimana, quando la luna cambierà. Per il momento è tutto, puoi andare”.
Non mi sembra abbia senso questo discorso di Horus. Parla di agire e poi ammette che pregherà e non altro. Che azioni va a fare? Antonello non se ne può stare senza chiederglielo, secondo me.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pml’addetto lo invitò ad entrare nell’ufficio dove incassò il costo della seduta e degli interventi che sarebbero stati fatti.
Lui pagò gli ottocento euro chiesti in contanti e andò via.
Paga per delle preghiere? E senza chiedere che "altri interventi" sarebbero stati fatti, visto che il guaritore non gliene ha parlato.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmL’uomo rispose che per oggi avevano finito. Il mago Horus rimise le carte a posto compiaciuto della proficua giornata. L’idea di creare una platea di clienti/attori sereni e soddisfatti funzionava.
L'idea del truffatore è geniale!
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmcolse lo sguardo arcigno della portinaia tra con la quale non scorreva buon sangue. Pensò subito a lei come l’autrice della fattura di morte: meridionale, ignorante, e faccia da strega.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmchiuse la telefonata frettolosamente, tanto ché che lui le disse “Perché hai chiuso di fretta? Potevi continuare, io me ne stavo andando a fare una doccia”.
non ci va quell'accento
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmQuanto è fastidioso il rumoreggiare quando mastica” Notò Antonello durante la cena.
notò va scritto minuscolo
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmEbbe un momento di ribrezzo, e virgola poi, una visione improvvisa 
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pm. E pensò per tutta la settimana come agire contro i due. Ma doveva aspettare anche l’esito dell’intervento del mago Horus: lui gli avrebbe detto cosa fare.

“Attraverso l’occhio di Horus vedo che la via migliore è la perseveranza. Bisogna aspettare e dare tempo che la nuova battaglia contro di Seth sia preparata
Se il tuo intento è quello di far passare Antonello per uno sprovveduto che si beve le panzane del guaritore, ci sei perfettamente riuscito. Bravo!
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmGemi, maledetta!
Volevi dire proprio "gemi" o qualcosa di più forte? Tipo: Muori, maledetta!
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pm"No! Amore, cosa stai facendo” Francesca non dormiva e lo aspettava.
Manca il punto interrogativo alla fine della frase diretta.
bestseller2020 wrote: Sun Oct 27, 2024 6:02 pmFrancesca era saltata fuori dal letto e tentato inutilmente di rinchiudersi nel bagno. Antonello non si fermò dal colpire fino a quando il sangue sul pavimento fece da specchio alla luce divina. L’occhio di Horus si era manifestato in tutta la sua potenza.
Ciao @bestseller2020   :)
Solo il finale è horror. Per quel poco che ne so, l'horror, il mistero, la paura della morte e dell'ignoto, dovrebbero pervadere tutto il racconto.
Sì, c'è il disturbo irrazionale del protagonista, ma mi sembra poco per il climax richiesto. 

Comunque, bravo per aver partecipato. 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H24] L'occhio di Horus

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Beh, beh @bestseller2020 hai tirato fuori un racconto che ho letto volentieri. C’’è la tua ironia e la critica sociale. Il mago farlocco profetizza dissidi e morte e il pollo di turno ci casca con tutte le scarpe. Plausibilissimo. La parte conclusiva è senz’altro disturbante. La suggestione si concretizza in un efferato uxoricidio aprendo la strada forse a un ulteriore omicidio. In tutto ciò taglierei la parte “storica” della leggenda di Horus, trovo che allenti la tensione. Più thriller che horror ma ci sta. In fondo lo stregone aveva concesso questa possibilità. 

Re: [H24] L'occhio di Horus

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Grazie @Poeta Zaza  @@Monica per il passaggio gradito.
Poeta Zaza wrote: Sun Oct 27, 2024 8:20 pmPaga per delle preghiere? E senza chiedere che "altri interventi" sarebbero stati fatti, visto che il guaritore non gliene ha parlato.
E sì! Mariangela, le preghiere sono la prima parte del lavori di questi personaggi: sono in confidenza con i santi... :D Non me le sono inventate, funziona così!  <3
@Monica wrote: Tue Oct 29, 2024 8:30 amIn tutto ciò taglierei la parte “storica” della leggenda di Horus, trovo che allenti la tensione. Più thriller che horror ma ci sta. In fondo lo stregone aveva concesso questa possibilità. 
Hai ragione, ma ce l'ho infilata giusto perché non tutti possono conoscerla.. Poco horror? Hai ragione, ma non ho voluto insistere io di proposito. Poi sono io per primo  a farne le spese e a stare in ansia. Ciao  <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [H24] L'occhio di Horus

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 Divertente, @bestseller2020!
Il deficiente esoterico che interpreta a pene di segugio tutto quel che gli accade, ne imbroccasse una, bene ha fatto il veggente a mettere in salvo i soldi, prima che vengano inghiottiti dalla bancarotta.
Mi ha ricordato quella striscia di Johnny Hart degli anni '60, the Wizard of Id, in cui il re fa giustiziare la vittima di un raggiro, così impara.
Carosello di personaggi e situazioni tratteggiate con cattiveria, forse non abbastanza, ma si sa, in fondo hai l’anima di un boy scout. Ti perdono solo perché mi hai ammazzato l’innocente (?) mogliettina, si spera succeda lo stesso al socio nonché amico del cuore, si attende trepidanti un sequel con la nemesi del babbeo  (y)
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Re: [H24] L'occhio di Horus

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ciao @aladicorvo grazie del passaggio. 
aladicorvo wrote: Sun Nov 03, 2024 9:25 aml deficiente esoterico che interpreta a pene di segugio tutto quel che gli accade, ne imbroccasse una, bene ha fatto il veggente a mettere in salvo i soldi, prima che vengano inghiottiti dalla bancarotta.
Per la verità volevo raccontare il labirinto mentale in cui si infila colui che si sente perduto e nelle mani della cattiva sorte o a qualche maleficio. In Italia sono in tanti a finire in questo, per certi aspetti un circo, ma dove il protagonista la vive veramente male, sino ad arrivare alla paranoia, al dramma. Quando tutto va male, è la prima cosa pensare al malocchio. Siamo un paese che ci crede in questo... ciao socia.. <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [H24] L'occhio di Horus

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Ciao @bestseller2020

Dal nome del protagonista, abbastanza comune in certe zone nostre, mi aspettavo che non credesse una parola del “mago” e anzi, che manco ci andasse.
Mi spiego: io credo nel malocchio, un malessere della persona provocato da altri e non servono magie; da piccolo l’ho sperimentato su di me,  ne fui liberato da mia madre e mia nonna con antichi giusti procedimenti, molto efficaci e validi da sempre. Per dire che non si sarebbero mai rivolte a un mago, per giunta pagandolo. E oltre al malocchio esistono altre e ben più potenti maledizioni, che durano per generazioni, ma non mi addentro, sto facendo ricerche da anni.
Naturalmente ho capito che anche tu sei convinto che i maghi sono solo truffatori. Avrei fatto reagire Antonello, che probabilmente vive nel “continente”, quindi lontano dagli influssi della sua terra (…) in ben altra maniera, magari portandolo a uccidere il mago e il suo assistente e rubargli i soldi. Una sana, selvaggia caccia. Non è concepibile che ci sia gente che si fa pagare da altra gente che sta male e che si fida di loro. (Discorso valido anche per altre professioni...)
Antonello uccide la moglie convinto dal massonico occhio di Horus e la sua vita è finita per sempre.
Una buona vendetta sarebbe stata cospargere la moglie e l’amico di melassa e scaricargli addosso sacchi di piume.
Ok. La moglie avrebbe chiesto il divorzio e il giudice le avrebbe dato la casa, metà rendite di Antonello e se hanno figli anche i figli.
A questo punto meglio uccidere tutti, mogli, amanti, maghi, giudici e dottori, prendersi una colossale sbronza, dopodiché fuggire in America Latina e rifarsi una vita.
Dai: volevo lasciarti due righe senza impegno   :D
A no s’idere. Dogna tantu mi prascidi qistionnai unu pagu meda “foras”.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [H24] L'occhio di Horus

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ciao @Alberto Tosciri grazie per le tue note. Io vado sempre contro ogni morale, contro ogni logica quando si tratta di scrivere un racconto. Se dovessi tenere conto di morale (sempre molto personale) o di come la gente gradisce che siano scritte certe storie, beh! Cambierei di certo hobby, e mi dedicherei al giardinaggio. Ciao a s'intendi ..
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

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