[CP16] Mendicanti di senso

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[CP16]
Terza immagine, The Silent Drifters, John Pitre 

Senza ragione 
ho una scritta sulla pelle
indelebile 
dice "mendicanti di senso"

Cammino senza via 
non c'è luce 
respiriamo a malapena 
cantando Guantanamera 

Parole 
di chi cerca in una chitarra 
la cura 
nella schiuma della birra
il mare 
che trasporta senza meta 

Nudo 
sulla spiaggia un altro corpo 
vuoto, assente 
riecheggia una voce 
"barboni, buffoni!" 
almeno abbiamo i sogni 

Lottare, amare, patire
sentimenti sconosciuti 
a menti deboli 
di attimi vissuti 

Caduti, alzati 
altalena della vita 
qua si parla 
di cuori calpestati 

Parlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 

Re: Mendicanti di senso

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ciao @altea, ho letto i tuoi curiosi versi, ma sono stanco per ragionarci su! Domani torno..ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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Ero proprio curiosa di sapere quali versi avrebbe ispirato la terza immagine così strana, onirica, surreale… 
@altea trovo che la poesia restituisca bene tali sensazioni.  C’è un passaggio che mi ha colpita in particolare modo e che mi è piaciuto moltissimo.
Mi ha fatto pensare agli artisti di strada, “ai suonatori un po’ sballati ai balordi come me” (citazione della canzone “Dedicato” della Berté.)
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmParole 
di chi cerca in una chitarra 
la cura 
nella schiuma della birra
il mare 
che trasporta senza meta 
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmCammino senza via 
non c'è luce 
respiriamo a malapena 
cantando Guantanamera 
Nella quartina qui sopra invece mi ha sorpresa il cambio in corsa del narratore che passa dalla prima persona - Cammino senza via - al plurale - respiriamo a Malapena 

La lettura dei tuoi versi è stato come ascoltare il “delirio” alcolico e al contempo lucido e accusatorio di un uomo che ha vissuto l’altalena della vita. Uomini che vivono per strada, che cerchiamo di scansare perché ci fa paura vederli “sconfitti dalla vita”, vorremmo tenerci alla larga dalle onde che li hanno travolti.

altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmParlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmCaduti, alzati 
altalena della vita 
qua si parla 
di cuori calpestati 
Forse l’uomo è nudo, seduto di fronte al mare della vita perché non l’ha davvero vissuta. È vuoto, assente, non ha subito l’altalena delle maree, non ha rischiato di affogare, ma si ritrova solo, senza neppure i sogni.

Nell’insieme mi arriva un messaggio del tipo “Vai, bagnati nel mare, rischia la tempesta, vivi appieno la tua vita, coltiva i tuoi sogni.
 Scusa se ho travisato tutto… comunque quando i versi ti danno da pensare e suscitano sensazioni vuol dire che funzionano!

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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Ciao Altea.
Credo che sia la prima volta che ti leggo.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmSenza ragione 
ho una scritta sulla pelle
indelebile 
dice "mendicanti di senso"
Solo un particolare mi ha colpito: se ho colto bene il significato della poesia, sulla pelle dovrebbe esserci scritto Mendicante di senso.
Dovrebbe essere scritto sulla pelle di tutti quelli che non si lasciano vivere ma vivono cercando il senso della vita.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmParlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 
Preghiamo di non doverci mai scontrare col senso della vita, raggiungere quel lato forse sarà sconvolgente, il distacco sarà simile alla morte?
O forse sarà la morte stessa a rivelarci quel senso che cerchiamo nella schiuma della birra?
Da mendicante di senso ti dico brava! Bellissimi versi.

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pm viewtopic.php?p=66659#p66659

[CP16]
Terza immagine, The Silent Drifters, John Pitre 

Senza ragione 
ho una scritta sulla pelle
indelebile 
dice "mendicanti di senso"

Chi ha il coraggio di farsi domande alle quali è difficile rispondere è  un "mendicante di senso"

Cammino senza via 
non c'è luce 
respiriamo a malapena 
cantando Guantanamera 

Parole 
di chi cerca in una chitarra 
la cura 
nella schiuma della birra
il mare 
che trasporta senza meta 

Le metafore di questo verso, chitarra/cura, schiuma/birra/mare sono splendide.

Nudo 
sulla spiaggia un altro corpo 
vuoto, assente 
riecheggia una voce 
"barboni, buffoni!" 
almeno abbiamo i sogni 

Lottare, amare, patire
sentimenti sconosciuti 
a menti deboli 
di attimi vissuti 

la parte più ostica, se così vogliamo definirla, l'ho trovata negli ultimi due versi di questa strofa: a menti deboli di attimi vissuti (?)

Caduti, alzati 
altalena della vita 
qua si parla 
di cuori calpestati 

La vita è un'altalena

Parlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 
La chiusa è la giusta conclusione di questa poesia che ho apprezzato molto. Il mare con le sue onde rappresenta la vastità e il disorientamento, tutte le difficoltà che la vita ci pone davanti; pericoloso scontrarsi con esso.

Molto brava.

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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ciao@altea

Senza ragione 
ho una scritta sulla pelle
indelebile 
dice "mendicanti di senso"
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Se è una scritta sulla pelle indelebile riguarda il vissuto o il proprio carattere. A questo punto, perché essere mendicanti di senso, se inteso come coloro che cercano un senso nella vita sentendosi smarriti? Il girovago non è mai smarrito, vive quella condizione perché la trova consona al suo stile di vita, alle sue scelte...  Vi sono troppi contrasti nei versi che seguono. Contraddizioni che non rendono comprensibile "Il senso"  :D

Adel J. Pellitteri wrote: Wed Oct 09, 2024 12:44 pmparlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 
Questo pezzo finale mi appare come un ammonimento. Ci vedo qualcosa della disgrazia in mare di Cutro. Le onde difficili da attraversare, nella ricerca di quel lato di sponda: la salvezza. Ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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Benvenuta nel mondo dei Contest di CdM, @altea  :)

Hai scelto la traccia dei vagabondi silenziosi, che tracciano la loro rotta in un mondo fantastico, spostandosi alla ricerca di un senso alla vita.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmCammino senza via 
non c'è luce 
respiriamo a malapena 
cantando Guantanamera 
Non serve una strada, non serve la luce, manca l'aria ma si canta la libertà.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmParole 
di chi cerca in una chitarra 
la cura 
nella schiuma della birra
il mare 
che trasporta senza meta 
Fa meditare questa strofa.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmNudo 
sulla spiaggia un altro corpo 
vuoto, assente 
riecheggia una voce 
"barboni, buffoni!" 
almeno abbiamo i sogni 
Qui parli di migranti?
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmLottare, amare, patire
sentimenti sconosciuti 
a menti deboli 
di attimi vissuti 
"menti deboli di attimi vissuti" è una similitudine azzeccata per descrivere chi non ha dovuto combattere per vivere e non si è forgiato con le dure prove del sopravvivere.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmCaduti, alzati 
altalena della vita 
qua si parla 
di cuori calpestati 
Ti suggerisco:
Caduti e rialzàti
nell'altalena della vita:
qua si parla
di cuori calpestati.
altea wrote: Tue Oct 08, 2024 2:13 pmParlate, Lottate 
per chi non è riuscito 
a raggiungere questo lato 
ed infine sedete 
ascoltate le onde 
pregando
di non dovervici mai scontrare 
La chiusa mi convince sui migranti. E' così, @altea ?

Comunque, hai dato prova di profondità con questa prova. Hai anche un apprezzabile senso del ritmo poetico. Brava!
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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La poesia come atto politico, come voce per gridare il dissenso e l'indignazione. Ma anche per raccogliere il disagio e guidarlo al cambiamento.
Cara Altea, tu devi sapere di esserti avviata per una strada complessa e tutta in salita, affrontando un tema d'attualità sociale con un testo poetico.

Scrivo questo perché la poesia, a differenza della prosa, non ha l'obbligo di seguire regole linguistiche o grammaticali, ma solo emotive: l'unica cosa che comanda e che deve sentirsi è il concetto nudo e crudo. Senza filtri e senza mediazioni: più è autentico e più funziona.
Cosa che, purtroppo, non sempre è possibile nel testo socio-politico, dove il processo razionale agisce da tramite, spiegando e convincendo gli altri.

In sintesi: o vivi la questione socio-politica, per cui quando scrivi lo fai con la violenza delle tue emozioni, oppure parli per 'intelletto', quindi con meno intensità e convinzione. Mi vengono in mente a tal proposito le poesie di un poeta come Ahmed Douma, dove lo stile viene dopo il messaggio, anche e soprattutto perché quelle stesse poesie le scriveva in carcere (come e quando poteva). 
La tua poesia qui è perfettamente leggibile e comprensibile: spiega e chiarisce, illustra e fa intendere bene tutto. Ed è proprio per questo che non mi convince. E non perchè hai sbagliato qualcosa, anzi: a livello stilistico è ottima. Piuttosto perché non trattiene dolore: non è sbavata, non è straziata, né crocifissa, né annegata, né alienata a morte.

Capisci perchè scrivo che ti sei infilata per una strada complessa e tutta in salita? 
Se sei troppo viscerale farai allontanare i lettori che vuoi attirare e convincere.
Se sei troppo didascalica e razionale, non conquisterai il loro cuore.
L'equilibrio, se c'è in poesie simili, è sempre una questione di fragili sfumature.

Se accetti questo invito/esercizio alla riscrittura, fai questo gioco: ricorda il momento della tua vita dove ti sei sentita più sola. Lontana dai luoghi noti, senza risorse e senza direzione. Ricordalo e trattiene nel ricordo le emozioni che hai sentito. NON censurarle.
Subito dopo prova a rileggere il testo e a pensare, se ti fossi trovata nella situazione che stai descrivendo con che parole e in che termini l'avresti scritta. Razionalizza poco, possibilmente niente. 
Abbaia, piangi e urla. Ma fallo con assoluta onestà.

Se non ti ho infastidita troppo con questo commento, a rileggerti presto.

Re: [CP16] Mendicanti di senso

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@Nerio grazie davvero per il tuo commento alla poesia. Proverò certamente a fare l'esercizio che mi hai consigliato, anzi, sono contenta di poterci ancora riflettere per migliorare, sperando di riuscire a farlo. 

@Poeta Zaza ciao! grazie del commento! è così si, mi riferisco alle persone che giudicano, che chiudono ponti e costruiscono muri, coloro che non sanno ascoltare e non hanno il coraggio di vedere. 
Non mi esce mai dalla testa la domanda "se fosse tuo figlio/a?" che ho provato a riformulare in altro modo con "ascoltate le onde sperando di non dovervici mai scontrare". Il succo è che non si può rimanere indifferenti, mai. 

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