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by Alberto Tosciri
Ciao @Luca C.
Mi è piaciuta questa poesia sul "viale del tramonto".
Io non sono un poeta e non so commentare a modino, amo leggere poesia e ricavarne immagini, impressioni, suggestioni e sensazioni.
Mi è sembrato di vederlo questo vecchietto che cammina tremante con la mano malferma sul bastone.
Questa domenica carica di forme antiche che si infila all'improvviso nel viale (non vorrei aver male interpretato il senso) per lo meno mi fa venire in mente tutta la vita del vecchio, delle sue innumerevoli domeniche, cariche di chissà quanti ricordi, parenti, amicizie e nostalgie.
Con poche parole sei riuscito a rendere bene questi struggenti ricordi, l'assaporare quasi il tempo passato, evidenziato dal tremolio del bastone e della mano.
Il vecchio deve essere consapevole di questo, ha vissuto tutta la vita in quel luogo e nonostante la fatica dell'età cammina ancora in quei luoghi, cercando consapevolmente i ricordi della sua vita che con la sua attuale lentezza nei movimenti materiali penso riveda a ogni passo lungo quella strada, come rivedere un film che conosce bene. Che sicuramente lo aiuta nelle sue solitarie giornate.
L'accennare alla domenica fa venire un po' di tristezza, si immagina che in un giorno di festa si stia con qualcuno, ma il vecchio è solo.
Sicuramente rivede le ombre degli amici; il loro ricordo, nel movimento delle foglie d'autunno cadute dagli alberi che vorticano nelle strade mosse dal vento, sembrano seguirlo, accompagnarlo con il loro turbinio, il loro fruscio. Forse un preambolo, un avviso che anche lui un giorno si unirà a questo turbinio, un vorticare di anime che hanno vissuto e concluso il loro ciclo terreno.
Ho apprezzato molto questa poesia.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)