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È ancora lì il treno, da anni sdraiato
sul selciato
in un respiro di ruggine e oblio.
E quel canto, quel canto rovente
che si innalza quasi fosse un lamento
sferraglio di ruote di ferro, che corrono,
che corrono, su quello che resta d'un pianto
di un binario ormai morto.
La senti?
La senti la voce che corre
sul filo del niente?
Fosse almeno il sogno di un po' di corrente!
E invece è il soffio beffardo del vento
che gioca con fili corrosi dal tempo.
Re: Il canto di un binario
2@Intes MK-69
Mirko, bentornato!
Ho letto la poesia e mi è sembrata colma di una morbidezza nuova, che nei tuoi testi non mi pare di aver mai incontrato, così come le rime (belle quelle interne). Mi è piaciuta molto. L'immagine del treno è sempre suggestiva: ho pensato a Guccini, tra l'altro.
Spero di riuscire a tornare presto; ora mi faceva tanto piacere salutarti.
Mirko, bentornato!
Ho letto la poesia e mi è sembrata colma di una morbidezza nuova, che nei tuoi testi non mi pare di aver mai incontrato, così come le rime (belle quelle interne). Mi è piaciuta molto. L'immagine del treno è sempre suggestiva: ho pensato a Guccini, tra l'altro.
Spero di riuscire a tornare presto; ora mi faceva tanto piacere salutarti.
Re: Il canto di un binario
3Grazie @ippolita sei sempre gentilissima. È un grandissimo piacere ritrovarti, anche io devo passare da te, un abbraccio.
Cari saluti,
Mirko
Cari saluti,
Mirko
Re: Il canto di un binario
4Ciao @Intes MK-69 è la prima poesia che leggo scritta da te e devo dire che mi ė piaciuta molto per l’atmosfera che hai hai descritto.
Mi ha attratta il titolo “il canto di un binario” che ho trovato già molto poetico. Sarà perché ho in mente la canzone di Claudio Villa (binario triste e solitario), ma il tuo “canto” in parte me l’ha ricordata.
Bella l’immagine del canto rovente, molto evocativa
Questi versi, invece, lo trovo meno scorrevoli: che corrono, su quello che resta d'un pianto etc.
In complesso una poesia soffusa di una dolce melanconia. Forse migliorabile in alcuni passaggi, ma comunque una piacevole lettura.
Mi ha attratta il titolo “il canto di un binario” che ho trovato già molto poetico. Sarà perché ho in mente la canzone di Claudio Villa (binario triste e solitario), ma il tuo “canto” in parte me l’ha ricordata.
Intes MK-69 wrote: È ancora lì il treno, da anni sdraiatoIl primo verso non è particolarmente scorrevole. Hai cercato la rima ma, a mio avviso, nel farlo hai perso parte della musicalità.
sul selciato
in un respiro di ruggine e oblio.
Intes MK-69 wrote: E quel canto, quel canto roventeUna rima che non si ritrova in questa “quintina” .
che si innalza quasi fosse un lamento
sferraglio di ruote di ferro, che corrono,
che corrono, su quello che resta d'un pianto
di un binario ormai morto.
Bella l’immagine del canto rovente, molto evocativa
Questi versi, invece, lo trovo meno scorrevoli: che corrono, su quello che resta d'un pianto etc.
Intes MK-69 wrote: La senti?Anche questa terzina funziona. Non amo le ripetizioni, ma in questo caso rafforzano il significato
La senti la voce che corre
sul filo del niente?
Intes MK-69 wrote: Fosse almeno il sogno di un po' di corrente!Bella la chiusa. Quel vento che gioca coi fili corrosi dal tempo è una vera chicca.
E invece è il soffio beffardo del vento
che gioca con fili corrosi dal tempo.

In complesso una poesia soffusa di una dolce melanconia. Forse migliorabile in alcuni passaggi, ma comunque una piacevole lettura.
Re: Il canto di un binario
5Buongiorno @MK-69 , sono di nuovo qui, a tormentare te, sono quella senza le capacità di commentare, hai presente?
Ho scelto ancora te, ma la colpa è tua! Dai titoli meravigliosi alle tue poesie... come si fa a non cascarci dentro?
... il canto di un binario... è già blues, per me. Armonica, polvere, caldo, sudore, occhi socchiusi... già film.
ah, premetto: sono innamoratissima dei treni, dei binari; pensa che una volta facevo la collezione... binari da tutto il mondo per il mio trenino elettrico... collezione che si è presto rivelata impegnativa e impossibile, allora l'ho abbandonata e sono passata alle snow globes.
Scusa la digressione.
Allora: inizio splendido.
Sdraiato basta, basta a se stesso. Si capisce già. E' già immagine. Io ad esempio me lo immagino tra l'erba alta, incolta, quell'erba che, prima o poi, si inghiottirà tutto, anche il binario, anche il treno, anche noi.
La morte bisogna dirla, non possiamo sempre e solo sottintenderla.
Hai ragione tu, va benissimo così.
E se mi permetti, io scriverei "su un filo di niente".
Immagine nitida e malinconica e dolcissima e commovente.
Che dire, Mirko?
Tu sai emozionare sempre.
Questa volta credo di non sbagliare interpretazione: parli di un treno su un binario morto, vero?
Ma solo di quello? Sei sicuro?
E se una notte per un insieme di congiunture astrali favorevoli arrivasse di nuovo corrente su quei fili? Sai cosa succederebbe?
The Hooters - 500 miles
Nuova vita a quel treno e tanti applausi per te. Bravo Mirko, tanto bravo, come sempre.

Ho scelto ancora te, ma la colpa è tua! Dai titoli meravigliosi alle tue poesie... come si fa a non cascarci dentro?
... il canto di un binario... è già blues, per me. Armonica, polvere, caldo, sudore, occhi socchiusi... già film.

Intes MK-69 wrote: È ancora lì il treno, da anni sdraiatoOh no, un treno che non parte più... va beh... tutto ha una fine...
sul selciato
ah, premetto: sono innamoratissima dei treni, dei binari; pensa che una volta facevo la collezione... binari da tutto il mondo per il mio trenino elettrico... collezione che si è presto rivelata impegnativa e impossibile, allora l'ho abbandonata e sono passata alle snow globes.
Scusa la digressione.
Allora: inizio splendido.
Intes MK-69 wrote: lì il trenoLì il... splendido! Suono bellissimo e poi "lì" è l'avverbio di luogo che preferisco.
Intes MK-69 wrote: sul selciatoLe rime non mi piacciono mai. Tolgono poesia alla poesia, secondo me. E poi farei a meno di questa "brutta" parola: selciato.
Sdraiato basta, basta a se stesso. Si capisce già. E' già immagine. Io ad esempio me lo immagino tra l'erba alta, incolta, quell'erba che, prima o poi, si inghiottirà tutto, anche il binario, anche il treno, anche noi.
Intes MK-69 wrote: in un respiro di ruggine e oblio.la trovo struggente [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]questa immagine[/font]. Meravigliosa e struggente Ah, come vedi, anch'io come te sono una fan delle ripetizioni. Danno così forza alle parole. Sono la sottolineatura della bellezza, dell'amore. Sono la dimostrazione che quella parola l'hai fortemente voluta. Vero?

Intes MK-69 wrote: di un binario ormai morto.io ometterei anche queste parole. L'immagine è chiara. Un ex treno che correva veloce. Però, rileggendo e rileggendo ci sta e hai ragione tu.
La morte bisogna dirla, non possiamo sempre e solo sottintenderla.
Hai ragione tu, va benissimo così.
Intes MK-69 wrote: La senti?Certo che la sento, forte e chiara. Sai descrivere così bene la situazione che mi sembra di essere lì, con le braccia lungo i fianchi a osservare quella vita oramai finita, archiviata, come fosse stata niente.
La senti la voce che corre
sul filo del niente?
E se mi permetti, io scriverei "su un filo di niente".
Intes MK-69 wrote: Fosse almeno il sogno di un po' di corrente!Il delirio di un treno... bello!
Intes MK-69 wrote: E invece è il soffio beffardo del ventoFinale splendido.
che gioca con fili corrosi dal tempo.
Immagine nitida e malinconica e dolcissima e commovente.
Che dire, Mirko?
Tu sai emozionare sempre.
Questa volta credo di non sbagliare interpretazione: parli di un treno su un binario morto, vero?

Ma solo di quello? Sei sicuro?

E se una notte per un insieme di congiunture astrali favorevoli arrivasse di nuovo corrente su quei fili? Sai cosa succederebbe?
The Hooters - 500 miles
Nuova vita a quel treno e tanti applausi per te. Bravo Mirko, tanto bravo, come sempre.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: Il canto di un binario
6Grazie di cuore @paolasenzalai , sei sempre troppo buona con me. La canzone che hai inserito nel commento non la conoscevo (ammetto la mia ignoranza) ma è stupenda, mi piace tantissimo, grazie di averla inserita.