La Preghiera di un ateo

1
Non ci sono navi
ci sono pietre millenarie
scolpite nei volti dei morti.

Le parole che non vi ho detto
sono frecce sospese a mezz'aria
potrei morire
per il loro veleno.

L'orizzonte si è popolato di abbagli
così ho riempito il mio secchio di sabbia
e ho lasciato fuori voi
i miei sassi.

Mi rivolgo a te Signore
nel tuo costato
fiorisce la giaculatoria
che non ho mai recitato.

Re: La Preghiera di un ateo

2
Questo componimento a metà fra l’invettiva e appunto la giaculatoria è colmo di immagini che mi hanno catturato sin dalla prima stanza, con quell’ossimoro fra l’azione passata e dinamica dello scolpire e la staticità lugubre dei volti dei morti che riempie l’assenza di un’immagine in armonia con il mare non citato, ma presente sempre nel non esserci, sotto quelle navi che non ci sono, perché il loro leggiadro movimento contrasta la fredda staticità di ciò che è presente. Okay, ora cerco di essere più concreto!
La struttura del componimento si articola in quattro momenti e con quattro scenari ben distinti; il verso libero, occasionalmente tramutato in verso classico, mai stona un ritmo che si sospende nei versi più lunghi e torna incisivo nei versi più brevi, armonizzandosi con la forza delle parole, che più crude sono, più li accorciano “potrei morire” o “nel tuo costato”, sono esempi che mi sono piaciuti di più, mi danno l’idea del precipitare nella concretezza, un momento impreziosito dall’enjambement iterato in ogni verso e dalla mancanza di una punteggiatura se non il punto alla fine di ogni “movimento” di questa preghiera, come se vi fosse una chiusa ad ogni pensiero. Il campo semantico della poesia è vario, ma vi sono sempre rimandi alla religione; vi ho letto – forse esagerando – un riferimento al martirio fra le frecce della seconda strofa e il costato del Signore nella quarta.
Il tema affrontato suggerito dal titolo si collega direttamente al termine “giaculatoria” del penultimo verso, che mi sembra si armonizzi con la mancanza di una struttura fissa e chiusa in favore di un verso che – come la Preghiera di un individuo che normalmente non si volge alla preghiera – va libero con i suoi pensieri. E la preghiera di un poeta colma la distanza con un’entità che non riconosce e da chi è così distante con la sua migliore arma: la poesia. La poesia è la preghiera senza forma che esperisce questo impossibile Divino, con le sue metafore e la sua capacità di sublimare i sentimenti e tradurli in parole, che poi vengono tradotte in poesia. In questo ho trovato l’aspirazione tipicamente romantica allo sforzo verso l’oltre, ma venata da una disillusione che permea i versi sin dal titolo e quella negazione che inizia e chiude la poesia. Questa non lascia scampo a tutto ciò che si è potuto costruire nel suo corpo, come ci avessi lasciato lo scorcio di un mondo interiore possibile, per poi riporlo immediatamente nel cassetto, negandolo in un solo verso.
Passando alle immagini presentate, per quanto ogni strofa rassomiglia ad un’isola, certe suggestioni mi sono sembrate profondamente legate: la negazione delle navi e infine della preghiera stessa. La corrispondenza fra le frecce che cadono a mezz’aria e il loro veleno diventa quasi un pensiero insopportabile sedimentato nell’aria che respira, che permea ogni cosa in una trasformazione da oggetto per uccidere in maniera diretta e simbolo di martirio, a oggetto che fa uccide in maniera indiretta e può metterci molto tempo e di certo indegna per un martirio. Una bella dicotomia, davvero.
Ho pensato anche ad una correlazione fra le frecce e i sassi, perché sebbene la terza stanza sia quasi più intimistica, le frecce e i sassi sono sempre qualcosa che l’io lirico si ricorda nella loro incompletezza e credo vada tutto in funzione di quel grande vuoto incolmabile che ha aleggiato su tutti i versi di questa poesia.
Mi sento quasi in colpa a non avere “appunti” da fare, ma mi è veramente piaciuto questo componimento e non ho trovato nulla fuori posto!
Spero di non aver detto troppe panzane in questa analisi soggettiva e grazie di aver condiviso questa poesia!
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