Cheguevara wrote: Purtroppo non credo che le risposte dei giovani intervistati siano una cosa preparata
Mah, forse mi ha dato quell'impressione perché tutti questi giovani erano troppo sorridenti nel dire scemenze (molti con ogni evidenza ubriachi o strafatti). Io se mi chiedono qualcosa e non la so, non è che mi vanto di dire la prima cosa che mi viene in mente. Che poi l'ignoranza ci sia non lo metto in dubbio. Non amo molto i quiz ma ogni tanto mi capita di seguirne qualcuno e di chiedermi com'è possibile non sapere cose banali come la scoperta dell'America o la Divina commedia. Probabilmente è il motivo per cui non li guardo, mi scoraggiano.
M.T. wrote: Ma sarebbe limitante pensare solo a questo: è dovuto anche dal sistema mediatico voluto da chi è stato al governo per tanti anni e aveva dalla sua giornali e televisioni, proponendo contenuti leggeri, che non facessero pensare. Il motivo è semplice: gente che non pensa è manipolabile.
Del tutto d'accordo sulla scuola e sulla famiglia, ma il sistema mediatico è qualcosa che già di per sé presuppone una scelta: si sceglie cosa vedere, ascoltare o seguire in base a idee già formate altrove (famiglia, amici, ecc.) L'influenza dei media secondo me non è così massiccia. È vero però che si tende a seguire quel che già si pensa, e a credere anche a cose false o infondate, se confermano la nostra visione.
La gente che non pensa è manipolabile non tanto perché non pensa, ma perché probabilmente è cresciuta e/o vive in un ambiente dove ci sono pochi stimoli intellettuali, spingendola a seguire in automatico chiunque proponga un miglioramento qualsiasi.
Cheguevara wrote: Fare fatica per ottenere qualcosa è fuori da quella che oggi è ritenuta normalità.
Secondo me abbiamo una normalità con standard troppo alti. Riteniamo normali cose che cent'anni fa neanche si sognavano. Si potrebbe vivere benissimo senza tv, frigo o lavatrice, ma ovviamente i ritmi sarebbero diversi (una volta molte donne non lavoravano perché impiegavano ore solo a fare la spesa e il bucato). L'energia ci ha permesso di progredire, anche con i diritti umani, ma forse non è per forza un male che ogni tanto qualcosa ci ricordi che l'energia non è scontata né infinita.
M.T. wrote: Temo che qualsiasi governo fosse nato in questo periodo si sarebbe troverebbe nelle stesse condizioni. La realtà è che abbiamo una classe politica mediocre.
La realtà è che a volte semplicemente la situazione fa schifo. Spesso per gli errori commessi da chi è venuto prima: in questo caso la dipendenza energetica era una questione fondamentale ma quasi ignorata dai governi precedenti. Molte agevolazioni sulle rinnovabili si potevano e si dovevano fare prima. Invece si è continuato a rimandare. In questo senso hai ragione: la classe politica attuale (tutta, non solo il nuovo governo) ha come unico scopo restare al potere, il che significa evitare qualunque iniziativa costosa che potrebbe dare vantaggi in futuro, perché si guarda solo al favore popolare nel presente. Poi io una classe politica particolarmente brillante e dalle idee grandiose non la ricordo, mi pare che si tiri sempre a campare...
Cheguevara wrote: P.S.: Oggi è di moda per molti l'acquisto di cibi privi di qualcosa: senza glutine, senza lattosio, senza zuccheri, senza grassi, e via deprivando. Poi si acquistano gli integratori, con l'obiettivo di fornire all'organismo, sborsando quattrini inutili, ciò di cui lo si è volontariamente privato. Misteri del consumismo.
I cibi senza qualcosa non li compro mai, soprattutto perché subiscono passaggi industriali in più. Non sono allergica né intollerante né altro, quindi non vedo perché comprare alimenti mutilati, piuttosto ne mangio meno. Trovo anche assurdo (oltre che offensivo per chi non ha abbastanza cibo) mangiare qualcosa per nutrirsi e toglierci buona parte del nutrimento. Poi si comprano gli integratori (anche senza necessità) e li si paga uno sproposito, quando spesso basterebbe mangiare normalmente.