Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1476
Silverwillow wrote: ra l'altro, mi sono resa conto che ormai considero le persone con meno di 25 anni come dei bambini. Sarà un segno di vecchiaia? Mi sa di sì :P 
Di maturità, @Silverwillow, di maturità. La vecchiaia è un'altra cosa, te lo dice un esperto. :si:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1477
Silverwillow wrote:
Non è tanto unpopular, infatti sono del tutto d'accordo. Non capisco neanch'io perché delle 80 e passa donne uccise quest'anno se ne sia scelta una sola (l'età, forse) per farne un caso (mettendo in secondo piano perfino le guerre, ma a questo ormai siamo abituati).
Ieri sera a Fano un altro femminicidio. In provincia d'Ascoli un uomo ci ha provato dopo aver picchiato la moglie. L'ho sentito su radio 1, nel gr regionale, se ne parlerà a livello nazionale? Sì, forse, ma a nessuno importa a lungo termine perché non saranno casi mediatici.
Le vittime di femminicidio, comunque, sono 107 da inizio anno, l'ho appena sentito in radio.
Silverwillow wrote: Ho sentito anch'io l'ennesimo morto sul lavoro di oggi, liquidato in un paio di minuti, e ho pensato la stessa cosa.
Mi associo, anche perché nessuno parla del fatto che nelle fabbriche bisogna sempre correre per massimizzare i profitti, rinunciando ai diritti dei lavoratori che restano sempre sulla carta.
M.T. wrote: ma se ne sta facendo un caso e gli si sta dando molto risalto
L'Italia vive di casi mediatici, le cose succedono (purtroppo, ovvio!) tutti i giorni ma si vive di casi mediatici.
Non ho dimenticato la strage di migranti di qualche mese fa - ricordate? quelli che sono stati ignorati dalla Grecia e sono naufragati da noi, quindi tutta colpa nostra... - non ho dimenticato i terremoti, le alluvioni, non dimentico le guerre e non dimentico la strage insensata a Gaza. Qualche giorno fa, c'è stato l'ennesimo bambino dimenticato (se non erro in autobus) che è morto, ma non è diventato un caso mediatico e la questione è finita lì, forse perché non è successo in Italia.
Non ho dimenticato nemmeno i banchi con le rotelle e i monopattini.
Non ho dimenticato che il costo della vita è raddoppiato negli ultimi tre anni.
Non ho dimenticato la sfilata di bare a Bergamo mentre in tanti dicevano che il covid era una scemenza.
Non ho dimenticato nemmeno la casa dello studente a L'Aquila o la scuola a San Giuliano di Puglia.

Questo pomeriggio, per esempio, nelle Marche c'è l'allerta gialla o arancione (non ricordo) per il maltempo. Sperando che non succeda nulla, se succederà qualcosa si parlerà di interventi o manutenzione non fatta e di tante cose da fare e saremo tutti geologi o esperti dei territori.
Come sempre, parole parole parole, sono tutti bravi a schierarsi o a trovare le parole, ma a fatti niente, come sempre.

Non intervengo spesso, cerco di trattenermi, ma a un certo punto la misura è colma...
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1478
bwv582 wrote: Sperando che non succeda nulla, se succederà qualcosa si parlerà di interventi o manutenzione non fatta e di tante cose da fare e saremo tutti geologi o esperti dei territori.
Sono ormai anni che ci sono alluvioni e disastri dovuti a forti piogge: invece di lamentarsi, perché non fare prevenzione? Ormai si è capito come sta agendo il clima. Invece stanno fermi. Hai ragione: la misura è colma.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1479
M.T. wrote: A parte che asserire questo è diffamazione e sarebbe passabile di denuncia, se cominciamo con queste generalizzazioni, allora la stessa cosa può essere fatta con le donne: cosa dire di fronte a tipe del genere https://www.youtube.com/shorts/iQyteyFBGts
Bellissimo video, che coglie in pieno il problema. Mi ha fatto ridere quando il ragazzo ha detto: "Voi volete il primo passo o il primo c**$o?" A parte le pappardelle femministiche sul "patriarcato", quel video ha molto senso.

M.T. wrote: E poi mi tocca sentire dire che i bravi ragazzi sono noiosi, che i ragazzi seri sono una palla. Mi fermo per non parlare di quanta ***** le donne sono capaci di gettare gratuitamente sugli uomini, spesso solo per divertirsi, per passare il tempo: se parliamo di rispetto, lo si deve fare per tutti.

Adesso unpopular ci divento io :) Tu non lo sei molto perché sono d'accordo con te, 'mbare :-)
Spero di non esagerare con l'unpopularismo. Vediamo ;-)
Io ho vissuto in un mondo molto "femminile". Un solo esempio tra tanti, all'università mi sono iscritto a psicologia, dove le portatrici di vagina erano il 92% e quasi tutte nella fascia di età 18-25 anni, quindi in età fertile. Non ti dico l'odore di ormoni femminili quando entravo nelle aule ;-)
Purtroppo devo ammettere che la retorica del bravo ragazzo palloso è moooooooooooolto presente: come diceva Eduardo, oltre la capirerìa.
Ti racconto un aneddoto. Più di venti anni fa, una mia amica ventunenne mi disse (più o meno): "Io con quello non mi ci metterò mai, anche se viene sotto casa mia tutti i giorni a piangere, è uno str****, un magnaccio, uno che tratta male le donne" e tanto altro condito con insulti vari e irripetibili. Bene, non è finita. Dopo due settimane la incontrai di nuovo. Cambiò colore diverse volte (dal rosso chiaro, al rosso scuro, al violetto in varie sfumature…) mentre in lacrime mi confessava che si era messa con lo str****, che era sì str**** e violento, ma lei non ne poteva fare a meno. Mentre le sue lacrime mi bagnavano lo spalla destra, io pensavo: "Ma santo cielo! E che c@$$0! Non se l'è scelto lei!?" E poi lei, mentre mi bagnava la spalla di lacrime, mi sussurrò in un orecchio: "Ci vuole uno come te per noi donne!"
Sì, ma intanto gli str***i violenti si riproducono, quelli come me invece no e sono solo buoni per sfogarsi delle malefatte degli str.
Ultimamente ho letto degli incel redpillati (scusa l'anglismo orribile) e della loro teoria LMS (Look Money Status). Per me è sbagliata in quanto troppo restrittiva e modellizza la società reale complessa come qualcosa di semplice (quando non lo è), tuttavia ha un fondo di verità indiscutibile. In poche parole, secondo la filosofia LMS le portatrici di vagina scelgono i partner sessuali in base alla bellezza (Look) e anche ai soldi (Money) e allo status sociale (Status). Alla bellezza può supplire solo la richezza. Purtroppo devo ammettere, per esperienza, che è così. La teoria è vasta, ma sostanzialmente una donna brutta trova sempre qualcuno che se la tr***a indipendentemente dai soldi che possiede, mentre un uomo brutto per tr*****e necessita di tanti soldi e/o di uno status sociale "dominante".
Il "patriarcato" è un argomento tipico del femminismo, in un mondo in cui le portatrici di vagina sono depositarie di caratteristiche solo positive, mentre quegli str di maschi, poiché hanno introiettato i valori del patriarcato senza accorgersene, sono il peggio del peggio e le vessano. Posso dire che non è così senza vedere libri francesi pubblicati col titolo "odio gli uomini"?
Ci sono anche i criminali. Con la storia di Giulia siamo di fronte a un criminale, vigliacco e senza alcuna giustificazione. Capisco i movimenti femministi, che devono per forza propagandare l'idea falsa dal patriarcato, ma, please, ci sono anche i criminali e solo una parte infinitesimale di uomini uccide le donne.
M.T. wrote: Risalto che non viene dato alle quasi 700 vittime sul lavoro: una notizia veloce e via, si diventa un numero presto dimenticato. Si viene lanciati nell'oblio e poco ci manca che si dica "Vabbè, cose che capitano, uno s****o di meno, tanto ce n'è un altro che può prendere il suo posto." Maledizione, i lavoratori non sono solo un numero, non sono carne da macello: hanno amici, famiglia, sogni
Esatto. È come quando in guerra si dice il numero di morti. Uomini e donne che sono diventati solo meri numeri e che si meritano solo un "trafiletto" veloce sui giornali e poi oblio perenne :(
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1480
@dyskolos Come te, sono convinto che il mainstream del momento vada sempre preso con le molle. E' di moda usare la parola patriarcato in senso offensivo, in contrapposizione al femminismo dominante. Come spesso accade, bianco e nero, bene e male non se ne stanno ognuno per conto proprio, ma amano mescolarsi. Patriarcato, inteso come dominio assoluto dell'uomo sulla donna, è male, ma l'eventuale suddivisione dei compiti all'interno di una famiglia, con l'uomo che va a lavorare e la donna che si occupa della casa e sta attenta ai figli seguendoli e curando il loro sano sviluppo, non mi sembra qualcosa da additare al pubblico ludibrio. Semmai, oggi è diventato difficile che ciò possa accadere, perché se non si è in due a portare soldi a casa, difficilmente si riesce a tirare avanti, ma dove sia possibile la suddivisione dei ruoli alla maniera antica, non vuol dire che la donna sia collocata in uno stato di soggezione rispetto all'uomo, anzi, al contrario, spesso è (era) lei a supervisionare l'andamento del bilancio familiare e l'educazione della prole. Sarà anche per questo che le ultime generazioni crescono - spesso, ma fortunatamente non sempre - prive di un'impostazione di base che comprenda il rispetto degli altri e la capacità di rinunciare a ciò che non si può avere senza che il fatto rappresenti un dramma esistenziale. Nel mondo animale, in particolare in quello canino che conosco abbastanza, è la madre che educa il cucciolo, preparandolo alla vita futura, e i risultati sono poi riscontrabili nell'individuo adulto: se da cucciolo è stato assieme alla madre almeno per i primi due mesi (meglio tre), sarà equilibrato e in grado di gestire l'aggressività, contrariamente ai soggetti che sono stati tolti alla madre prima di compiere il secondo mese di vita. A chi obietta che è sbagliato prendere a esempio gli animali, rispondo che spesso e volentieri dai loro comportamenti gli umani avrebbero tanto da imparare, e che la natura è madre, non padre: dovrei sentirmi, quindi, sminuito per il fatto di essere un  umano di sesso maschile?
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1481
Cheguevara wrote: A chi obietta che è sbagliato prendere a esempio gli animali, rispondo che spesso e volentieri dai loro comportamenti gli umani avrebbero tanto da imparare, e che la natura è madre, non padre: dovrei sentirmi, quindi, sminuito per il fatto di essere un  umano di sesso maschile?
Assolutamente no! È che in Italia l'emancipazione delle donne ha preso percorsi strani andando verso l'ostilità all'uomo maschio e verso l'imitazione di difetti del maschile, non alla loro cancellazione, come sarebbe stato molto meglio ("i maschi sbagliano, ma siccome dobbiamo essere uguali allora sbagliamo anche noi femmine"). In altri paesi europei, specialmente nell'Europa dell'est, invece, il processo di emancipazione delle donne non è andato verso la cancellazione del maschile, semmai verso l'esaltazione del femminile. Anche romene, bulgare, polacche, ucraine, ecc… sono emancipate, ma non cercano di annullare l'elemento maschile. Forse la responsabilità è dell'educazione.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1482
 @dyskolos la storia che racconti mi sembra di averla già sentita...
dyskolos wrote: Ultimamente ho letto degli incel redpillati (scusa l'anglismo orribile) e della loro teoria LMS (Look Money Status). Per me è sbagliata in quanto troppo restrittiva e modellizza la società reale complessa come qualcosa di semplice (quando non lo è), tuttavia ha un fondo di verità indiscutibile. In poche parole, secondo la filosofia LMS le portatrici di vagina scelgono i partner sessuali in base alla bellezza (Look) e anche ai soldi (Money) e allo status sociale (Status). Alla bellezza può supplire solo la richezza.
Non dicono nulla di nuovo, anzi: c'erano studi precedenti in cui si asseriva che la donna sceglie il proprio partner in base alla sua capacità di mantenere la prole. Ai tempi degli uomini delle caverne era la forza bruta, al giorno d'oggi (e anche prima) è la capacità monetaria e non sorprende, visto che siamo in una società che basa tutto sui soldi.

In tutta questa situazione, oltre al caso mediatico costruito, non mancano le polemiche. Prima con Salvini e la sorella di Giulia, poi tra Meloni e Gruber,
poi le polemiche sollevate da Valdegamberi. Tralasciando per un attimo tutto ciò, temo che chiunque provi a dire qualcosa che non si allinei con la linea decisa per questo caso, e provi a essere obiettivo, finisca sulla graticola.

@Cheguevara quoto il tuo discorso.
dyskolos wrote: È che in Italia l'emancipazione delle donne ha preso percorsi strani
Da molte, in Italia, l'emancipazione femminile è stata intesa come il poterla dare liberamente a chi volevano. Ma l'emancipazione è altra cosa.
dyskolos wrote: Forse la responsabilità è dell'educazione.
E nella testa delle persone.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1483
M.T. wrote: Non dicono nulla di nuovo, anzi: c'erano studi precedenti in cui si asseriva che la donna sceglie il proprio partner in base alla sua capacità di mantenere la prole. Ai tempi degli uomini delle caverne era la forza bruta, al giorno d'oggi (e anche prima) è la capacità monetaria e non sorprende, visto che siamo in una società che basa tutto sui soldi.
Certo, è vero. Ci sono pure studi che correlavano l'attrattività degli uomini alla dimensione… dei lobi auricolari :) Tuttavia c'è una cosa nuova nella teoria LMS. Dice che se isoliamo in un sistema chiuso cento maschi e cento femmine e diamo alle sole femmine la possibilità di scegliere il proprio partner, queste andranno tutte verso i dieci bellimbusti che reputano più belli, indipendentemente dalla loro condizione personale: ci vanno pure quelle giudicate bruttissime, le quali sanno che con qualche "arte femminile" :P hanno possibilità anche con i più maschi belli; lasciando gli altri novanta a bocca asciutta. Se invece lasciamo la libertà ai maschi, la distribuzione è più eterogenea, nel senso che il maschio giudicato brutto difficilmente va dalla bellona perché sa che non ha nessuna possibilità e alla fine i maschi appaiono più sul "basta che respiri" e vanno anche dalle più brutte. Ne lasciano solo dieci a bocca asciutta ;)
Non so se è così, non ho dati, non avevo mai ragionato in questi termini, ma questa cosa mi ha colpito perché, a pensarci bene, è verosimile, però non so se è vera. I fautori della teoria dicono che le donne italiane hanno un'autostima più alta degli uomini, essenzialmente per motivi educativi sin da quando erano bambine piccole. D'altronde a me sembra chiaro che le donne abbiano mediamente più autostima degli uomini.

M.T. wrote: Da molte, in Italia, l'emancipazione femminile è stata intesa come il poterla dare liberamente a chi volevano. Ma l'emancipazione è altra cosa.
Anche questo è vero :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1485
Amadori dice una cosa giusta, che l'aggressività non è solo maschile, ma anche femminile. Ma naturalmente, dopo il caso Cecchettin, non si può dire e scoppiano polemiche, perché la violenza appartiene solo all'uomo. Ci si è dimenticato di maestre dell'asilo che insultavano e picchiavano i bambini?
Voglio però andare oltre e asserisco che la violenza non ha nè sesso nè età. Mi si scusi, ma voglio riportare un pezzo che avevo scritto qualche anno fa.

Purtroppo la cronaca riporta sempre più casi di donne che subiscono violenza o vengono uccise. Un’escalation che sembra non avere fine. E questa è solo la punta dell’iceberg, perché di tanti casi non si parla, rimangono nell’ombra.
Da qui è facile focalizzare l’attenzione sull’immagine del maschio brutale, prevaricatore, possessivo, aggressivo.
Tutto vero, ma limitante, perché nell’immaginario si va poi ad associare la violenza all’uomo, inteso come essere maschile. E questo invece è sbagliato, perché la violenza non ha sesso. Anche le donne sono capaci di gesti brutali e la cronaca ce li mette sotto gli occhi ogni giorno: maestre che picchiano e terrorizzano bambini piccoli, donne che gettano in faccia acido all’ex-fidanzato, donne che fanno stalking. E la violenza non è solo fisica: basta osservare alcuni reality, show televisivi per vedere come il livello di aggressività verbale di tante donne è davvero alto. Ma ancora una volta, occorre sottolineare come la violenza non ha età, basta osservare il livello di scontro verbale che c’è in tante trasmissioni sportive. In questo articolo di una decina di anni fa, si parla di un insulto o un litigio ogni otto minuti. Ora le cose sono peggiorate, come se l’aggressività sia un valore da possedere per dimostrare di valere, sia un segno di forza. (per chi volesse approfondire il tema della violenza nei media, suggerisco la lettura di questo articolo.)
In conseguenza di ciò, viene spesso da pensare che sia un modo di fare utilizzato dai giovani per emergere, per imporsi. Ma se si osserva, si può notare che non è proprio così, perché sono tanti tra gli anziani quelli che uccidono e commettono violenza.
Quindi non è neanche una questione di età.
E neppure di appartenenza a un determinato stato sociale: spesso si credeva che la violenza nascesse da ambienti poveri, degradati, ma i fatti dimostrano che molti dei casi di violenza accadono dove non ce lo si sarebbe aspettato, perché tutto in apparenza andava bene. Niente problemi economici, famiglie cresciute in ambienti tranquilli; ma poi questa tranquillità viene squarciata all’improvviso da gesti efferati.
Pare che la violenza adesso non abbia neppure bisogno di un pretesto per scatenarsi: uno sguardo, un parcheggio perso, un commento, è sufficiente per portare alla tragedia.
Uomini, donne, giovani, anziani, pare che non siano più in grado di controllare le proprie emozioni, che vengano dominati da essi.
Come si è giunti a essere schiavi della violenza, divenendo non più esseri pensanti, ma un mezzo perché essa possa scatenarsi?
Un’educazione errata, il credere in valori sbagliati, esempi negativi portati dai media, il dilagare dell’ignoranza e della disinformazione, sono tutti elementi che hanno avuto la loro parte in questa violenza sempre più diffusa. Senza contare le insoddisfazioni, le delusioni, le sconfitte che, scontrandosi con falsi modelli di successo e riuscita, sono state alimentate fino a esplodere.
Tutto questo ha fatto perdere il proprio centro agli esseri umani, creando uno squilibrio che semina sempre più danni. Eppure, basterebbe essere un po’ più consapevoli di se stessi e del mondo che circonda, per non farsi condizionare e tornare padroni di stessi.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1486
M.T. wrote: Amadori dice una cosa giusta, che l'aggressività non è solo maschile, ma anche femminile. Ma naturalmente, dopo il caso Cecchettin, non si può dire e scoppiano polemiche, perché la violenza appartiene solo all'uomo. Ci si è dimenticato di maestre dell'asilo che insultavano e picchiavano i bambini?
Non solo. Io ci metterei pure quelle che denunciano uomini per violenza sessuale e poi si scopre che non è vero. È successo anche dalle mie parti. Una ragazza ha denunciato un ragazzo che l'avrebbe stuprata su una spiaggia in piena notte. Alla fine si è scoperto che la ragazza si era inventata tutto.
Ci metto pure quelle che picchiano persone anziane nelle case di riposo.

Come dicevo sopra a Cheguevara, l'emacipazione femminile italiana (è diverso altrove) si è mossa verso l'imitazione di difetti del maschile, non verso la loro cancellazione, come sarebbe stato molto meglio ("i maschi sbagliano, ma, siccome dobbiamo essere uguali, allora sbagliamo anche noi femmine!"). Verso l'odio per i maschi e non verso la promozione della femminilità.
Ci sono studi biologici seri che affermano che in certe specie di animali poco evoluti e che non necessitano di accoppiamenti, i maschi siano totalmente inutili, anzi la loro esistenza è addirittura dannosa per l'evoluzione della specie stessa. Non vorrei che certe femministe avessero letto questi studi estendendoli erroneanente a Homo Sapiens (o Mulier Sapiens, per le femministe) :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1487
@dyskolos Infatti. Infermiere assassine, madri che per depressione o per punire il marito frullano i figli dalla finestra, maestre d'asilo che picchiano e bullizzano i bambini, assistenti delle RSA di sesso femminile che maltrattano gli anziani, carabiniere e/o poliziotte che picchiano i fermati fino a ucciderli, stalker che sfasciano l'automobile del marito separato, mogli tradite che si vendicano tagliando gli attributi al partner durante l'amplesso, ragazzine di branco che picchiano quella colpevole di avere le attenzioni di un maschietto bramato dalle altre, donne che avvelenano il marito, eccetera. E lo sfruttamento del coglione di turno, anziano ma ricco, da parte di giovanotte che ambiscono sistemarsi o da badanti miranti a comparire in un lascito testamentario? Qualcuno di voi ha mai avuto notizia di una star che si sia innamorata di un operaio o di un impiegato del catasto? L'ondata di riprovazione e di accuse che si riversano sull'intero genere maschile ogni volta che una donna viene uccisa o subisce violenza non trova corrispondenza in analogo sdegno ogni volta che il crimine viene commesso da una donna ai danni di un uomo giovane o, più spesso, anziano, o di un bambino.
Per chiudere questa difesa-requisitoria, mi va di considerare che ogni criminale di genere maschile ha avuto una madre, che qualche responsabilità negli errori educativi commessi dovrà pure avercela. Basta con le generalizzazioni, che mi hanno cordialmente rotto gli zebedei! :angry:
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1488
Capisco il vostro discorso, ma ho il sospetto che se ci scaldiamo si finisce nella deriva del "lo fanno pure loro".
Il problema è molto ampio e riguarda la violenza di qualunque colore e tipo. L'impressione - non ho i numeri, non so se sia corretta - che per i maschi siano maggiori gli omicidi e le violenze più gravi. Magari è stato un errore togliere la leva obbligatoria che, comunque, serviva a dare una disciplina.

Quello che non sopporto, poi, è il caso mediatico: una vita persa non è più o meno importante di un'altra. Non che non sia favorevole a un "simbolo", purché questo porti a risultati concreti, ma come ho scritto prima
bwv582 wrote: Non ho dimenticato nemmeno la casa dello studente a L'Aquila o la scuola a San Giuliano di Puglia.
tutta quell'indignazione, quegli speciali, quel "clickbait" (parafrasando il termine e portandolo ai media in generale), a cosa hanno portato al di là degli ascolti?
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1489
Cheguevara wrote: Qualcuno di voi ha mai avuto notizia di una star che si sia innamorata di un operaio o di un impiegato del catasto?
Piena teoria LMS. L'altro giorno su un social hanno pubblicato una foto in piscina di un riccone di 73 anni con una fidanzata di 23 anni. Non ti dico i commenti del tipo "ma secondo voi, questo signore ha più grosso il pacco o il portafoglio?" :P

Ti racconto un aneddotto personale, una storia realmente accaduta. Un pomeriggio una mia amica di professione modella, bellissima, mi disse che una sua collega, altra super-portatrice di vagina, l'aveva invitata nella sua nuova casa, un mega-villone lussuosissimo, e voleva andarci con me. "D'accordo" dissi "andiamo!". Così andammo nel mega-villone di questa ragazza. Mentre eravamo in veranda a sorseggiare del tè freddo, si presentò un uomo "anzianotto", che ci salutò freddamente e si infilò in una porta scomparendo. Io commentai con un "che bel padre che hai!", ma lei precisò "quello non è mio padre, quello è mio marito, lui ha 75 anni e io 27!" Stavo per dire "orpola, oshtregheta…" e così lei mi raccontò (anzi condivise con me, oggi si dice così: nella neolingua le cose non si raccontano più, ma si condividono) il suo matrimonio a Parigi con macchine di lusso. Mi fece vedere anche le foto. L'oro usciva dalle orecchie. Lei aveva vissuto per anni girando il mondo in alberghi di ultra-lusso, con macchinoni e vestiti costosissimi, che gli impiegati del catasto non potranno mai permettersi. Il marito era ricchissimo. Lei lo definiva "vecchio", non "anziano". Al momento del matrimonio lui aveva 69 anni. In tempi recenti avevano trovato il diabete e il colestrolo alto al "vecchio". Ma lei voleva andare in discoteca e lui aveva smesso di accontentarla nelle sue voglie. Alla fine volle sapere da me se, nel suo caso, era ammissibile tradire il "vecchio" (ricchissimo, ma diabetico e col colesterolo alto) con uno giovane. Stavo per rispondere "non mi scassare i cabbasisi, femmina approfittatrice! Ti è piaciuto divertirti!", ma optai per una risposta diplomatica a cavallo tra "secondo me, no!" e "non mi rompere gli zebedei!" :)
Poi non so come è finita, ma sarebbe interessante saperlo.

Cheguevara wrote: L'ondata di riprovazione e di accuse che si riversano sull'intero genere maschile ogni volta che una donna viene uccisa o subisce violenza non trova corrispondenza in analogo sdegno ogni volta che il crimine viene commesso da una donna ai danni di un uomo giovane o, più spesso, anziano, o di un bambino.
Come non essere d'accordo?
Prima raccontavo della tizia che denunciò un ragazzo per averla stuprata di notte su una spiaggia. Poi, nel processo, si scoprì che lei si era inventato tutto di sana pianta, eppure non ho notato nessuno sdegno.
Cheguevara wrote: Basta con le generalizzazioni, che mi hanno cordialmente rotto gli zebedei! :angry:
Anche a me. Mi hanno proprio scassato i cabbasisi :)
bwv582 wrote: Magari è stato un errore togliere la leva obbligatoria che, comunque, serviva a dare una disciplina
Non credo che c'entri molto, non saprei. Sospendere la leva militare obbligatoria è stato giusto secondo me.
Poi non ho mai capito perché la cartolina-precetto è arrivata a me, ma non alle mie colleghe femmine. Sarebbe bello sapere dalle femministe il perché di questa palese disuguaglianza.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1490
@dyskolos Non sono d'accordo sul discorso della leva, non più obbligatoria. Quando era obbligatorio il servizio militare, tanti bell'ammammà, abituati ad essere riveriti in casa, dovevano rimboccarsi le maniche e imparare a lavare, stirare, cucire, attaccarsi i bottoni, lustrarsi gli anfibi, e cucinare quando di servizio mensa, e pulire i cessi quando di corvèe. Inoltre dovevano imparare a convivere in una comunità senza prevaricare gli altri e a obbedire. E che dire del mescolarsi delle culture polentone con quelle terroniche? Come compagno di biposto avevo un veneto, ma il letto a castello a fianco al mio era occupato da due siculi. E c'è un altro motivo, più importante: una forza armata composta da soli professionisti, quale quella attuale, si presta meglio ai colpi di stato, mentre i militari di leva difficilmente eseguirebbero, per esempio, l'ordine di sparare su una folla di dimostranti. Se fossi io a decidere, renderei il servizio militare di leva nuovamente obbligatorio per tutti, femmine incluse.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1491
È qui che ci si lamenta vero?
Bene, voglio lamentarmi, voglio strillare forte! Ecchecavolo!
Voglio che in solo istante spariscano le differenze; la colpa è dei padri, la colpa è delle madri, la colpa è dello stato, la colpa...
Di chi è la colpa!
Ho cercato di analizzare, di capire... Ho paura devo essere sincera, ho due nipoti femmine e un maschio, per forza ho paura, ho paura perché non distinguo gli errori che potrebbero commettere due genitori: i professori, i nonni, o qualsiasi altra persona, da quelli che scatenano atti così estremi, commessi dalle stesse persone.  
Lasciatemi dire che alcune situazioni le vedo, le ho pure vissute ma non è che tutti arriviamo ad ammazzare. 
Dopo la morte della povera Giulia non posso accendere la televisione o il cellulare che c'è sempre qualcuno che sproloquia sul caso, sulle responsabilità, ho sentito e letto cose così assurde che ho la nausea.
Eppure non posso scollarmi di dosso la paura per i miei nipoti: chi incontreranno? Che percorsi di vita avranno?  Che esempi dobbiamo dare loro? Quali atteggiamenti bisogna evitare? 
Per me che ho avuto due femmine negli anni ottanta, non è stato poi così male, via! Ma adesso tremo ogni giorno per loro, sia per i nipoti che per le mie ragazze. Ma che ca**o di vita è questa.
Nessuno è al sicuro, nessuno. Può capitare a chiunque e non c'è o non si percepisce una soluzione immediata e certa; chiacchiere solo tante chiacchiere.
Nella mente mi rigirano due cose, dopo il caso appena accaduto e voglio condividerle con voi, non per polemizzare ma solo per riflettere.
 
La prima è un fatto che mi è accaduto quando avevo tredici anni.  Anni settanta, la mia era una famiglia come tante, Padre, madre e quattro figli, due maschi e due femmine. Mio fratello, il primo maschio era una ragazzino vivace ma simpatico. Ci fu un periodo in cui litigavo spesso con lui, per motivi futili, mi ci tirava dentro, lui quattro anni meno di me mi alzava le mani, io non reagivo sentivo di non riuscire ad alzare le mani su di lui nemmeno per difendermi, era più piccolo, potevo fargli male.  Sapete cosa rispose mio padre alle mie lamentele? Quando dopo l'ennesima litigata gli mostrai i segni che mi aveva lasciato?
Testuali parole: Se gli rimeni ti do diecimila lire, e a lui? A mio fratello? Niente! Nemmeno una parola. Non altro da aggiungere vostro onore.

La seconda cosa riguarda le religioni, quello che mi gira in testa è irripetibile, non posso scriverlo qui, ma dateci un' occhiata dentro...potreste avere delle sorprese. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1492
Cheguevara wrote: Se fossi io a decidere, renderei il servizio militare di leva nuovamente obbligatorio per tutti, femmine incluse
Anche io lo farei anche per le femmine, se venisse ripristinato.
Tu puoi anche avere ragione su alcune cose, ma non riesco a credere che il servizio militare obbligatorio renda migliore la società in cui viviamo. L'osservazione che spesso si fa è che i giovani d'oggi nei paesi ricchi europei non sono più in grado di fare guerra (ci sono troppi bell'ammammà in giro) in quanto viziati e abituati a stare troppo con il culo al caldo, ma io dico "meno male che i giovani non sanno più fare guerra!": significa che staremo in pace ancora a lungo e, da pacifista impenitente, nulla mi può piacere di più. Non possiamo lasciare l'educazione dei giovani alla leva militare obbligatoria: esistono anche altre "agenzie educative" nelle nostre società opulente. Non vorrei che il fallimento di queste agenzie venisse coperto da un "epperò se ci fosse il militare obbligatorio…" Mi pare come quei nostalgici di Mussolini che dicono a ogni pie' sospinto "epperò se ci fosse il duce…"

Albascura wrote: La prima è un fatto che mi è accaduto quando avevo tredici anni.  Anni settanta
Condivido la tua preoccupazione, però credo che il mondo si sia un po' evoluto dagli anni settanta del secolo scorso :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1495
Albascura wrote: Dopo la morte della povera Giulia non posso accendere la televisione o il cellulare che c'è sempre qualcuno che sproloquia sul caso, sulle responsabilità, ho sentito e letto cose così assurde che ho la nausea.
Per come la vedo io, c'è molta isteria e si è voluto creare un caso, cosa che non è avvenuta con gli altri femminicidi. Perché tutto questo? Non lo so, però, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, non vorrei che fosse un modo per distogliere l'attenzione e far passare sottotono certe leggi (oppure questo è il pretesto per far passare un pacchetto di leggi all'interno delle quali ci sono di quelle che non dovrebbero passare. Hanno fatto tagli su scuola, pensioni, stipendi, ospedali, ma hanno aumentato i finanziamenti per forze dell'ordine, quindi...)

Sulla leva militare obbligatoria. Io l'ho fatta e non t'insegna la disciplina o il rispetto: o ce le hai da prima o non te le dà. Il servizio militare non migliora le cose, in alcuni casi le peggiora. Ma tutto dipende dall'ambiente e le persone che incontri. Come in qualsiasi ambito della vita in cui si è (scuola, lavoro, amicizie, parenti).


(al secondo 52 la rissa, anche se le immagini sono state oscurate, è tra due ragazze. Quindi anche la violenza fisica appartiene al mondo femminile).


Il problema non è concentrarci solo sul maschilismo, ma capire che la violenza, in ogni sua forma, non ha sesso, e occorre dare un'educazione che riguarda tutti. Fare magliette o far leggere poesie ai capitani delle squadre di calcio delle poesie non serve assolutamente a nulla. L'educazione deve partire dalla famiglia e se ci troviamo in certe situazioni è perché spesso la figura dei genitori è venuta a mancare o non ha fatto il suo dovere, perché si doveva pensare alla carriera, si doveva andare in palestra o uscire con gli amici. Se si diventa genitori, si mette la propria persona in secondo piano e si aiutano i figli, perché non sono stati loro a chiedere di venire al mondo, ma è stata un'azione di due adulti, voluta o non voluta; come siano andate le cose, sta di fatto che alla venuta al mondo della nuova vita, è responsabilità di chi l'ha generata occuparsene in ogni sua forma: sostentamento, formazione ed educazione fisica, psicologica e mentale.
La responsabilità è proprio quella che è venuta a mancare per anni da parte dei genitori (non tutti, precisiamo, ma una parte sì).
Logicamente anche la scuola e altre isituzioni devono fare la loro. Ma se a scuola i professori provano a fare qualcosa e poi i genitori vanno a urlargli contro o a menarli, si disintegra quello che si fa. Se si mandano i figli in parrocchia e poi questi vengono molestati, si fa più danno che altro.
Ci si deve mettere nell'ottica di idee che per migliorare le cose, tutti devono fare la propria parte, anche nelle più piccole cose, anche se sembrano banali. Il non gettare la spazzatura lungo la strada può sembrare insignificante, ma se gli adulti cominciano a non farlo, i più piccoli prendono a esempio e capiscono che prendersi cura del territorio è una cosa che fa bene anche a loro, perché si evitano tante cose (puzza, malattie, piantarsi qualcosa in un piede).
Non deve essere un maschi contro femmine o femmine contro maschi (ho sentito in questi giorni discorsi dalle donne che hanno fatto capire che non hanno capito nulla. "Ora, bastardi, avete finito di farla da padroni: con le leggi che stanno per uscire finalmente ci vendicheremo di quello che ci avete fatto passare per anni." Al sentire questa affermazione mi sono posto una domanda: ma se gli uomini sono così odiati, perché tante donne vanno così disperatamente a caccia di loro, disposte a tutto per averne uno al fianco? Paura della solitudine? Fame sessuale? Bisogno di una stampella perché non si sa stare in piedi da sole?)
O tutti si comincia a usare per davvero la testa, altrimenti con le crociate si vanno a causare solo altri guai.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1496
dyskolos wrote: Mi pare come quei nostalgici di Mussolini che dicono a ogni pie' sospinto "epperò se ci fosse il duce…"
Niente di più lontano dal mio modo di essere, anzi... Io ho fatto il militare da ufficiale di complemento, e ho toccato con mano come, all'epoca (1965/66) i militari professionisti, quelli in servizio permanente effettivo, fossero nostalgici fascisti nel 90% dei casi e io, che votavo PCI, mi sono reso inviso a molti miei superiori perché replicavo alla loro azione di propaganda. Non so oggi, ma una farfallina mi dice che tra  le forze armate, ora composte interamente da professionisti, le cose non siano cambiate di molto. Se i tentati colpi di stato di De Lorenzo e Borghese sono abortiti, è stato anche perché la "soldataglia" era di leva, quindi non ci si poteva contare. E le guerre non si fanno perché i militari sono addestrati a combattere, ma per ben altri motivi, come ci insegna la storia presente e passata. Di sicuro il servizio militare obbligatorio non sarebbe sufficiente a risolvere il problema di tanti giovani che, abituati ad avere tutto, non sanno accettare le sconfitte che inevitabilmente fanno parte della vita di chiunque, ma darebbe una mano.
Last edited by Cheguevara on Wed Nov 22, 2023 3:40 pm, edited 1 time in total.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1497
M.T. wrote: Sulla leva militare obbligatoria. Io l'ho fatta e non t'insegna la disciplina o il rispetto: o ce le hai da prima o non te le dà.
Consentimi di non essere d'accordo su questo punto: o ce li hai da prima, o ti obbliga ad acquisirli comportandoti di conseguenza e, per quelli che hanno sempre avuto la pappa pronta, è un'occasione per imparare ad essere autonomi. Anzi, lo era. Oggi si va a fare il militare per soldi e si va a fare l'eroe in trasferta sui teatri di guerra perché si rischia la pelle, ma si guadagna il triplo.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1498
Cheguevara wrote: Non so oggi, ma una farfallina mi dice che tra  le forze armate, ora composte interamente da professionisti, le cose non siano cambiate di molto
Credo che non siano cambiate di molto. Ora non so specificamente per l'esercito, ma conoscevo un poliziotto di quelli che la domenica vanno a manganellare i tifosi allo stadio. Un giorno mi ha invitato a casa sua e ho subito notato che aveva busti di Mussolini dappertutto, ma proprio centinaia, di misure diverse. Il più grande troneggiava sulla televisione. Inoltre mi ha mostrato diverse foto di Mussolini insieme a Hitler. Mi ha spiegato che in polizia si tratta di una cosa comune: oltre il 90% dei poliziotti ha quel tipo di sentimento. Lui si riferiva in particolare a quelli che andavano a picchiare i tifosi allo stadio.
Cheguevara wrote: Se i tentati colpi di stato di De Lorenzo e Borghese sono abortiti, è stato anche perché la "soldataglia" era di leva, quindi non ci si poteva contare
Sì, ma a me basta sapere che oggi in Italia nessuno saprebbe organizzare un golpe.
Cheguevara wrote: Di sicuro il servizio militare obbligatorio non sarebbe sufficiente a risolvere il problema di tanti giovani che, abituati ad avere tutto, non sanno accettare le sconfitte che inevitabilmente fanno parte della vita di chiunque, ma darebbe una mano.
Vero, ma insegnare queste cose può essere materia d'altri. Tu, vista la tua saggezza, sai meglio di me che una volta c'erano più corpi intermedi di oggi, una volta la vita era più comunitaria. Adesso potrebbe essere l'"agenzia educativa" famiglia, ormai sfilacciata e poco potente, ma comunque una delle poche rimaste, a insegnare una parte dell'educazione ai giovani. Casomai il problema è il costante declino delle famiglie, che educano sempre meno, e della società tutta. È venuta a mancare la figura del padre. La scuola ha la sua importanza.
Cheguevara wrote: per quelli che hanno sempre avuto la pappa pronta, è un'occasione per imparare ad essere autonomi.
Però anche mandarli per un anno all'estero soli gli farebbe imparare l'autonomia. Non credo che mettergli in mano un fucile mitragliatore li faccia diventare migliori. Il mio obiettivo è la cessazione di tutte le guerre.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1499
dyskolos wrote: Però anche mandarli per un anno all'estero soli gli farebbe imparare l'autonomia. Non credo che mettergli in mano un fucile mitragliatore li faccia diventare migliori. Il mio obiettivo è la cessazione di tutte le guerre.
Per mandare i figli all'estero ci vogliono buone disponibilità economiche, e non tutti, anzi, oggi, pochi se lo possono permettere. E le guerre, purtroppo, non sono mai cessate da quando l'uomo ha iniziato a riunirsi in tribù: il tuo obiettivo è ammirevole, ma destinato a rimanere confinato nel campo delle utopie, come la tua notevole intelligenza ti avrà di sicuro sussurrato in un orecchio. L'ideale sarebbe combattere solo guerre di difesa, ma se uno si difende è perché qualcun altro attacca, non ti pare?   E se non ti difendi dall'attacco, rischi di essere cancellato: porgere l'altra guancia non ha mai pagato, men che meno il filosofo (per me tale) che lo predicava.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1500
Cheguevara wrote: se uno si difende è perché qualcun altro attacca, non ti pare?   E se non ti difendi dall'attacco, rischi di essere cancellato
Grazie, saggio Che! So che è utopia.
Se uno non sa fare guerre, non sa nemmeno attaccare. Se nessuno attacca, nessuno è costretto a difendersi.
Cheguevara wrote: Per mandare i figli all'estero ci vogliono buone disponibilità economiche, e non tutti, anzi, oggi, pochi se lo possono permettere
Il mandare i figli all'estero era solo un esempio per dire che ci sono altri metodi per insegnare l'autonomia. Comunque anche organizzare un servizio di leva obbligatorio ha i suoi costi.
Il Sommo Misantropo

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