Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4477
M.T. wrote: ...niente Nobel per la pace per Trump (e volevo vedere).
DJ Trump non meritava quel premio e non solo per quello che dice Luca Sommi, col quale sono d'accordo su tutto, tranne che su un punto tecnico e non sostanziale: il Nobel per la pace è l'unico Nobel che non viene assegnato dall'accademia di Svezia, ma da un comitato di cinque parlamentari del regno di Norvegia eletti dal parlamento e quindi bastano solo tre membri del parlamento norvegese che votano per un candidato e questo vince il premio (è l'unico Nobel la cui cerimonia di consegna non si svolge in Svezia, ma a Oslo nel palazzo municipale). Era per questo che siamo andati vicini all'elezione di Trump. Non so se ho sentito bene, ma quest'anno c'erano 338 candidati a quel Nobel, il che mi ha fatto tirare il classico sospiro di sollievo. Sì, insomma, c'era anche tanta concorrenza.
Lui, il DJ americano, non poteva vincerlo per me anche perché, dopo l'intervento della moglie di Kirk, che aveva detto di perdonare gli assassini del marito, aveva colto l'occasione per informarci che lui odia gli avversari politici, altro che perdonare! Uno che sparge parole d'odio non può diventare il simbolo della pace.
Inoltre un requisito minimo per vincere il premio ambito è l'impegno verso i diritti umani. DJ non lo ha mai fatto, anzi ha scatenato una guerra economica. Dice di aver fermato sette guerre (quali non l'ha mai detto!), ma sicuramente ne ha scatenata una. Quando presentò le tavole dei dazi (tipo Mosè che riceve da Dio le tavole della legge :D :D :D ), poteva anche accennare alla fine della produzione e commercializzazione di armi. Non l'ha fatto :( Ricordo che lui sostiene la pena di morte e la tortura, altro che diritti umani! Ricordo che il suo maggiore sponsor si chiamava Netanyahu! Anche Vlad era un suo sostenitore.
Ricordo anche i fatti del 6 gennaio 2021.
Che coraggio a candidarsi al Nobel per la pace! Che Ego ipertrofico!
Spero solo che questo non fermi o rallenti la tregua in Palestina! Ieri su FB ho visto un "meme" in cui compare lui con accanto la frase "Se mi gira faccio ritornare insieme Albano e Romina!" :P :P :P
Cheguevara wrote: Nullafacente era e nullafacente è rimasto, ma da trent'anni lo manteniamo a 15-20mila euro al mese. Mi correggo: qualcosa ogni tanto, nel tempo che gli avanza tra sagre, tik-tok e pubbliche esternazioni, la fa. Ma è meglio che resti nullafacente: quando si muove, danneggia il Paese.  :angry:
Quello ormai è irrecuperabile :angry:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4478
dyskolos wrote: DJ Trump non meritava quel premio
Non è questione che lo meritasse o meno, ma ci sono delle regole, e le candidature al premio vanno fatte entro gennaio. Ciò significa che rischiamo che venga premiato l'anno prossimo. Sarebbe assurdo, ma proprio per questo non lo escludo  :P 
Poi vedremo come "il portatore di pace" se la caverà dopo aver messo insieme una tregua in medioriente, senza garanzie per nessuna delle parti in causa. Ok, gli interessi economici contano, ma non puoi controllare tutto solo con quelli. Io spero veramente che la tregua possa poi diventare qualcosa di più, anche se le basi su cui nasce non sono ottimali. "dal letame nascono i fior" diceva De Andrè (e confido più in lui che in Trump)

Riguardo al Nobel, dato a un'attivista venezuelana che io neanche conoscevo (non conoscevo neanche lo scrittore ungherese che ha vinto quello per la letteratura, per non parlare di fisica, medicina, ecc.), ci sono state invece delle polemiche, specie da sinistra. Io ne so troppo poco per giudicare, ma immagino che la giuria che assegna i premi qualche indagine la faccia. Io mi fido, così come mi fido sullo scrittore. Mi pare assurdo contestare un Nobel per la pace, eppure succede anche questo. Dopo ricerche per conto mio, oggi ho trovato un video di Saviano (che di tutto si può accusare tranne che essere di destra) e mi ha un pochino rassicurata. Se siamo al punto di vedere complotti ovunque la situazione è grave.

Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4479
Il governo vuole varare una legge contro chi è contro il governo israeliano e critica il suo operato: https://www.osservatoriorepressione.info/ddl-gasparri-per-imbavagliare-la-solidarieta-alla-palestina/
Quindi dire che Israele ha fatto crimini come la Germania nazista sarebbe anitsemistimo e pertanto perseguibile. In un paese dove s'inneggia al fascismo e ai suoi crimini senza fare nulla sarebbe davvero il colmo perseguire chi dice la verità e renderlo un criminale. Ma questa è l'ennesima dimostrazione di cosa è questo governo.  

Su Trump: se voleva la pace, poteva, per esempio, smettere di dare armi a Israele. Ma uno che si stima di odiare tutti quelli che non la pensano come lui, che vuole usare l'esercito e la forza contro chi lo critica nelle città americane, che ogni tre per due minaccia di scatenare inferni, con la pace ci sta come i cavoli a merenda. 
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4480
Che si facciano manifestazioni contro un governo è lecito, anzi, è il fondamento stesso della libertà democratica. Che si prendano di mira interi popoli o identità religiose, invece, non è accettabile.

La proposta di legge in discussione fa riferimento a una definizione precisa di antisemitismo, come riportato all’art. 1, comma 2:

“Ai sensi della definizione di cui al comma 1 e ai fini della presente legge, per ‘antisemitismo’ si intende una specifica percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti, le cui manifestazioni, di natura verbale o fisica, sono dirette verso le persone ebree o non ebree, i loro beni, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”.

Ritengo giusto che questo tipo di odio venga condannato senza ambiguità. E per farlo davvero, serve anche educazione, memoria, chiarezza. In Italia, come in gran parte d’Europa, ancora oggi bambini  e adulti di religione ebraica devono nascondere simboli religiosi, come la kippah, per paura di aggressioni. Le sinagoghe devono essere presidiate dalla polizia. Questo è un fatto. E dimostra che l’antisemitismo esiste ancora, spesso sotto forme violente e ignoranti.

Tuttavia, proprio per evitare confusione e abusi, è fondamentale ribadire un principio: criticare il governo di Israele, le sue politiche o le sue azioni, non deve equivalere ad attaccare il popolo ebraico o la religione ebraica. Una democrazia matura sa distinguere tra dissenso politico e odio identitario. E non dovrebbe permettere che la critica, anche dura, venga confusa con discriminazione.
Il rischio, altrimenti, è quello di generare un clima censoreo in cui le opinioni vengono represse sotto l’accusa impropria di antisemitismo, mentre le vere espressioni d’odio spesso continuano a circolare indisturbate.
Colpisce poi, e fa riflettere, che questa legge venga proposta da forze politiche che da anni sono accusate di nostalgie ideologiche verso regimi che l’antisemitismo lo avevano nelle leggi. È un paradosso storico. O forse il segno che la memoria, a volte, è selettiva.

Perché, ancora oggi, così tante persone fanno fatica a distinguere tra il diritto di criticare un governo e l’odio verso un popolo? Non è una sottigliezza, ma una distinzione fondamentale per la convivenza civile.

Personalmente, spero nella pace, non solo a Gaza, ma anche in Ucraina, e in ogni parte del mondo colpita dalla guerra. E spero che, quando la pace arriverà, sapremo raccontarla senza usare la rievocazione come arma politica,  come avvenuto in Italia dalla fine della 2^ GM a oggi, ma come occasione di comprensione.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4481
@Alberto Tosciri Il problema è che il governo italiano non vuole che si critichi il governo israeliano, un governo che ha commesso crimini di guerra e contro l'umanità. Non vuole che si dica la verità, il che è semplice: sono due governi simili, entrambi di destra e tra simili ci si sostiene (vedere caso SAlis e governo ungherese). Il governo italiano pensa sostenendo Israele di lavarsi la coscienza per quanto fatto nella Seconda Guerra Mondiale (al suo interno ci sono molte ideologie che hanno causato i milioni di morti del passato), ma è un errore. Uno, il passato non può essere cambiato. Due, gli ebrei del passato non sono gli ebrei di oggi: i primi erano vittime, i secondi sono carnefici. Negare la verità, cercare di riscrivere i fatti, è il primo passo perchè certi orrori si ripetano.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4482
M.T. wrote: Il governo vuole varare una legge contro chi è contro il governo israeliano e critica il suo operato: https://www.osservatoriorepressione.info/ddl-gasparri-per-imbavagliare-la-solidarieta-alla-palestina/
Parliamo col diretto interessato va', che mi piacerebbe tanto dirgli un paio di cose dritto in faccia. 

Onorev… vabbè, mo onorevole no, pare un po' troppo
Caro Gasparr…mmm, no.
A Gaspà,
c’è una cosa che va chiarita una volta per tutte: i semiti non sono solo gli israeliani. Ridurre il termine “semiti” al popolo di Israele è un errore storico e culturale enorme:  il termine “antisemitismo” è stato inventato nel 1879 dal giornalista e attivista tedesco Wilhelm Marr. Lo introdusse nel suo scritto "La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo", Il bell'imbusto, ai tempi, cercava di dare una veste pseudo-scientifica e laica all’odio verso gli ebrei, non per la religione, ma per odio puro verso il popolo ebreo. 
Vedi i danni che fa l'ignoranza, Maurì? Ci portiamo dietro questo errore  da più di un secolo. 

Ora, Continuare a usare “antisemitismo” come sinonimo di “odio verso Israele” non solo è scorretto, ma serve troppo spesso a zittire chi critica legittimamente un governo. La memoria non deve diventare uno scudo per l’impunità, ma uno strumento per la giustizia.  
Criticare Netanyahu non è antisemitismo. È dissenso politico. E confondere le due cose è pericoloso, perché impedisce di dire la verità.

Israele oggi è uno Stato con un governo di destra che sta commettendo crimini gravissimi. Sostenere Israele a prescindere, come fa il governo italiano, non è un atto di memoria: è una scorciatoia. Non si ripara il passato della Shoah appoggiando l’impunità nel presente. Gli ebrei perseguitati di ieri non sono automaticamente i governi di oggi. E la giustizia non ha bandiere.
Se davvero vogliamo combattere l’antisemitismo, cominciamo col usare le parole con precisione. E con il coraggio di distinguere tra identità, storia e potere. E poi, pensa, che molti in Europa, potrebbero avere discendenze semite, anche se in modo indiretto o stratificato nel tempo.


Inoltre la tua posizione non ti consente ignoranza e leggerezza, Perciò ti illumino:
Il termine semiti deriva da Sem, figlio di Noè, e indica un insieme di popoli che parlano lingue appartenenti al ceppo semitico. Non è un’etichetta etnica esclusiva, né tantomeno politica o religiosa.
 
Ecco chi sono i popoli semiti:
Ebrei (Israeliti)
Arabi (in tutte le loro varianti etniche e linguistiche) anche i Palestinesi.
Aramei (lingua di Gesù, diffusa in Siria e Mesopotamia)
Assiri e Babilonesi (Accadi)
Fenici (grandi navigatori e commercianti del Mediterraneo)
Cananei (popoli del Levante antico)
Abissini (Etiopi e Eritrei di lingua semitica come l’amarico e il tigrino)

Questi popoli non sono “scomparsi”, ma si sono trasformati, mescolati e adattati nel tempo. Lingue, religioni e culture si sono evolute, ma le radici semitiche sono ancora vive.
I semiti sono tanti: tutti popoli che parlano lingue semitiche e che hanno contribuito alla storia del Mediterraneo e del Vicino Oriente.  Wilhelm Marr, nella sua ignoranza, ci ha messo dentro mezzo mondo e quelli come te non hanno fatto altro che alimentare l'asineria  di questo razzista d'altri tempi.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4483
Silverwillow wrote: Non è questione che lo meritasse o meno, ma ci sono delle regole, e le candidature al premio vanno fatte entro gennaio. Ciò significa che rischiamo che venga premiato l'anno prossimo. Sarebbe assurdo, ma proprio per questo non lo escludo  :P 
:P Questo intendevo. Ci sono requisiti minimi che lui non ha adesso. Per esempio, impegno verso il rispetto dei diritti umani e non lanciare messaggi d'odio. Lui non fa nulla per limitare tortura e pena di morte, né dentro il suo paese né fuori, e nemmeno ci ha comunicato un minimo bando su produzione e commercializzazione di armi. Invece ci fa sapere che odia i suoi avversari politici. Quando presentò i suoi "ordini esecutivi" appena eletto, c'erano solo dazi :-( In altre parole, ha scatenato una guerra commerciale ed economica. Uno come lui, che non agisce per i diritti umani, scatena una guerra e dice di odiare i propri avversari, non ha i requisiti minimi per vincere il Nobel per la pace.
Magari vincerà il prossimo anno, come dici :P Il che significa che dovrà fare qualcosa per i diritti umani (la smetta di dire che vuole prendersi la Groenlandia :P ), dovrà abolire tortura e pena di morte almeno a livello federale, dovrà smetterla di lanciare messaggi d'odio e, soprattutto, dovrà fermare almeno due guerre (dice che ne ha già fermate sette, ma quali?).
Adesso mi pare uno alto 140cm che vuole entrare nella Nazionale di pallacanestro :P
Non ha i requisiti minimi! STOP! Io, quando cercavo lavoro o partecipavo a concorsi pubblici, lottavo contro i requisiti minimi. Quando compro un programma per il PC, il mio PC deve rispettare i "minimal requirements" altrimenti il programma non "gira" e ho perso i soldi.
Non capisco questa cocciutaggine nel vincere il Nobel per la pace. Cioè, capisco dal punto di vista umano che vuole essere insignito di un premio prestigioso e che, vista l'età avanzata, teme la morte e il relativo oblio. Di conseguenza, il premio gli garantirebbe una certa "immortalità". Questo lo capisco, ma adesso non mi pare il caso. Un vincitore di un premio Nobel per la pace diventa un simbolo, e il solo pensare che il DJ americano diventi simbolo planetario di pace mi fa venire i brividi!
Silverwillow wrote: Dopo ricerche per conto mio, oggi ho trovato un video di Saviano (che di tutto si può accusare tranne che essere di destra) e mi ha un pochino rassicurata
Io ho visto l'intervista sul sito ufficiale del Nobel in cui alcuni giornalisti di varia origine interrogano a freddo il portavoce del Nobel subito dopo l'annuncio dell'assegnazione del premio. Si parla anche di DJ Trump :-) Il video di Saviano mi compare tra i link consigliati, ma sinceramente non l'ho ancora visto. Ti prometto che lo farò :P
Se hai un quarto d'ora da buttare via, guarda questo video e, mentre lo guardi, pensa a Trump:
Last edited by dyskolos on Sun Oct 12, 2025 10:46 am, edited 1 time in total.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4484
Trump ha adottato la solita tattica dei populisti, anche quelli nostrani alla Salvi-Meloni: sparare una balla dandola per vera e costruirci sopra. La balla è quella dell'aver messo fine a sette guerre, la costruzione è quella dell'aspettativa del Nobel. Così, tutti stanno discutendo di una cosa che non esiste, e di babbei che alla fine crederanno che Donald Baciamilculo abbia diritto al Nobel è pieno il mondo.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4485
Albascura wrote: Onorev… vabbè, mo onorevole no, pare un po' troppo
Caro Gasparr…mmm, no.
A Gaspà,
:D :D :D Lui ormai è irrecuperabile, come Salvini :P Gasparri è uno dei peggiori esempi di tuttologia che abbia mai conosciuto. Di qualsiasi cosa si parli, eccolo fare capolino per renderci edotti della sua verità :P :P
Albascura wrote: Ecco chi sono i popoli semiti:
Ebrei (Israeliti)
Arabi (in tutte le loro varianti etniche e linguistiche) anche i Palestinesi.
Aramei (lingua di Gesù, diffusa in Siria e Mesopotamia)
Assiri e Babilonesi (Accadi)
Fenici (grandi navigatori e commercianti del Mediterraneo)
Cananei (popoli del Levante antico)
Abissini (Etiopi e Eritrei di lingua semitica come l’amarico e il tigrino)
Presso gli storici antichisti si discute molto sull'incerta origine dei Sumeri, ma io, dal basso della mia infima conoscenza, sono d'accordo con te: i Sumeri non sono semiti :P :P
Alberto Tosciri wrote: Tuttavia, proprio per evitare confusione e abusi, è fondamentale ribadire un principio: criticare il governo di Israele, le sue politiche o le sue azioni, non deve equivalere ad attaccare il popolo ebraico o la religione ebraica. Una democrazia matura sa distinguere tra dissenso politico e odio identitario. E non dovrebbe permettere che la critica, anche dura, venga confusa con discriminazione.
Il rischio, altrimenti, è quello di generare un clima censoreo in cui le opinioni vengono represse sotto l’accusa impropria di antisemitismo, mentre le vere espressioni d’odio spesso continuano a circolare indisturbate.
Hai ragione. Io cerco sempre di dividere popoli e loro governanti pro tempore. I popoli mi appaiono sempre migliori dei governanti.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4486
Albascura wrote: Ora, Continuare a usare “antisemitismo” come sinonimo di “odio verso Israele” non solo è scorretto, ma serve troppo spesso a zittire chi critica legittimamente un governo.
Si adopera il termine antisemitismo non come sinonimo, come scrivi, ma come il termine specifico indicante l'odio verso gli ebrei. Questo sia In italiano, come in altre lingue. Puoi benissimo contestare la validità del termine citando la sua genesi - come riportato parola per parola da wikipedia -, ma lo trovo un esercizio piuttosto sterile. Si potrebbe eseguire l'identica operazione per qualsiasi termine della lingua italiana o di qualsiasi altra lingua.  
Il termine corretto in italiano per indicare l'odio contro gli ebrei è antisemitismo. Quindi il prode Gasparri se ha adoperato il termine antisemitismo per indicare chi odia gli ebrei ha bene adoperato la lingua italiana. 
Ma d'altra parte puoi benissimo coniare un neologismo più ficcante e specifico. Che ne dici di Antinetaniaismo? Nella speranza che tutti i Nethanyahu che non siano quel Bibi si ribellino e ti facciano causa.  Con antinetaniaismo si colpisce direttamente l'obiettivo: non si odiano i semiti né gli ebrei, né gli israeliti, né gli israeliani, né gli elettori del Likud, e neanche Bibi. Ma quelli che si comportano un po' come lui. 
Con l'accezione semita, invece, si entra dentro il mondo delle classificazioni. Che lasciano il tempo che trovano quando vengono adoperate per indicare le origini di una popolazione. La classificazione che ha più senso è quella linguistica. Qui il termine semita ha una sua specificità oggettiva. Le lingue semitiche sono quelle che hanno delle caratteristiche comuni dal punto di vista morfologico, grammaticale, sintattico. Come d'altra parte le lingue indoeuropee e via dicendo. 
Si dovrebbe invece criticare chi rende sinonimo l'antisemitismo con la critica a una posizione, peraltro prevalente, all'interno della società israeliana.
Se Israele ha diritto a difendersi, anche con la guerra, da un attacco armato come quello avvenuto il 7 ottobre, di certo non ha diritto ad adoperare la guerra come mezzo per procedere alla vendetta di quell'attacco e, ancora peggio, come strumento di terrore nei confronti di popolazioni inermi. Le guerre dovrebbero spiegarsi contro eserciti combattenti, non contro inermi popolazioni civili.
Si dovrebbe criticare quest'uso terroristico della guerra, l'impiego terroristico dei bombardamenti di insediamenti civili ininterrotto per due anni, l'uso della fame come arma di sterminio, e non l'origine del termine antisemita. Il punto dirimente è la deriva della guerra verso strumento di terrore. Ricordiamo tutti l'ottimo aforisma che recita: un paese civile risponde alla guerriglia con la guerra. Dove il termine guerriglia va visto come antesignano del termine terrorismo, visto che oggi ogni forma di dissenso armata diventa terrorismo. Mi pare oggi che al terrorismo i paesi civili rispondano con una guerra terroristica che è peggio del terrorismo stesso. 
Saluti 🥱

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4487
V.MY. wrote: Il termine corretto in italiano per indicare l'odio contro gli ebrei è antisemitismo. Quindi il prode Gasparri se ha adoperato il termine antisemitismo per indicare chi odia gli ebrei ha bene adoperato la lingua italiana. 
Ripeto che è un falso storico, tutti dicono antisemita continuando a sbagliare solo perché nessuno ha trovato mai un altro termine per esprimere l'odio verso gli ebrei. Eppure è scorretto Cosa hai risolto con la tua puntualizzazione?

Scusa, ma tu, @V.MY. ,  scendi in questo forum solo per criticare Albascura? Solo per smontare quello che scrive Albascura. È forse una missione? Perché non trovo altri tuoi interventi in giro per altri topic.
Ti ho visto apparire tre volte e tutte e tre le volte hai preso quello che Albascura scrive  e hai cercato di smontarlo. 
Sembra che tu abbia il desiderio di screditarmi a tutti i costi. 


Credo di aver capito il perché lo fai e questo si che sarebbe è un esercizio Sterile, chi te lo fa fare? Ti ripeto scrivimi in privato, come dissi in un altra occasione, in privato ci si spiega e se non si converge ci si saluta e ognuno per la sua strada, ma tu, lo so, vuoi screditarmi in pubblico, vero?  Io sono Simonetta, e ci ho messo la faccia perché mi aspettavo un attacco del genere, prima o poi. 
Ora  sappi che non raccoglierò mai più una tua provocazione, fa un po' come ti pare.  Non ti affannare perché non ti risponderò. Se poi mi sbaglio e non sei la persona che credo, buona vita lo stesso, non mi piace il tuo approccio in questo nostro forum.
  

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4488
V.MY. wrote: Che ne dici di Antinetaniaismo?
Io propongo antidyskolismo: per questo nessuno le farà causa :P
Sembra quasi che tu non veda l'ora di screditarla in pubblico. Comunque mi pari animato/a da troppo livore contro Albascura e la voglio difendere.
V.MY. wrote: Con l'accezione semita, invece, si entra dentro il mondo delle classificazioni. Che lasciano il tempo che trovano quando vengono adoperate per indicare le origini di una popolazione. La classificazione che ha più senso è quella linguistica.
Per esempio, qua la attacchi come se avesse detto il contrario di ciò che ha detto. Ti riporto la sua frase: "Il termine semiti deriva da Sem, figlio di Noè, e indica un insieme di popoli che parlano lingue appartenenti al ceppo semitico".
Anche lei parlava di linguistica. Io la conosco da tempo e posso dirti che lei è una fine linguista.
Troppo livore fa male a questo forum, dove la gente discute e non alimenta polemiche.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4489
dyskolos wrote: Io propongo dyskolismo: per questo non la querela nessuno :

Io propongo Anticolonialista, Decolonialista Mediorientale, Antisionista Politico, Obiettore di potere israeliano, Non-allineato israelo-governativo… Niente ambiguità, nessun fraintendimento.
Se uso questi termini nessuno potrà dire che odio gli ebrei come popolo. Ma tanto sarebbe lo stesso, l'ignoranza e l'opportunismo  dilagano visto che dicono che sarà reato criticare il governo di Israele, sarò sempre una razzista per il governo e per gli stupidi.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4491
V.MY. wrote: Gasparri se ha adoperato il termine antisemitismo per indicare chi odia gli ebrei ha bene adoperato la lingua italiana. 
A Gasparri, come altri esponenti del governo, non interessa né adoperare bene la lingua italiana, nè la verità; l'unica cosa che gli interessa è il consenso. Oltre naturalmente poter eliminare tutti i modi in cui possono essere contestati. Adoperando bene la lingua italiana come dici tu, questo è un tentativo per andare verso una cosa che si chiama regime. Un regime che c'è già stato e che vuole tornare, come dimostrano le parole della ministra Roccella, secondo cui le gite scolastiche ad Auschwitz sono servite solo a fomentare l'antifascismo: https://www.ilsole24ore.com/art/roccella-gite-ad-auschwitz-dire-che-antisemitismo-e-solo-fascista-segre-stento-credere-parole-ministra-AHphrV8C?refresh_ce=1
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4492
dyskolos wrote: Ci sono requisiti minimi che lui non ha adesso.
Non ne ha nessuno di requisito, ora come ora. Probabilmente io e te ne abbiamo di più. Se lo vince l'anno prossimo, comincerò sul serio a farmi domande sui criteri di assegnazione del premio. Se però nel frattempo riuscisse davvero a risolvere la situazione in Medioriente, e in Ucraina, il Nobel glielo possiamo anche dare, così finalmente è contento (e non rompe i cosiddetti altrove :lol:  ).
M.T. wrote: Il governo vuole varare una legge contro chi è contro il governo israeliano e critica il suo operato: https://www.osservatoriorepressione.info/ddl-gasparri-per-imbavagliare-la-solidarieta-alla-palestina/
Io nell'articolo che hai messo non ho letto niente del genere. Sono dovuta andarmela a cercare per conto mio.
https://www.laleggepertutti.it/739016_legge-anti-antisemitismo-il-ddl-che-rischia-di-rendere-illegale-la-critica-a-israele

Il risultato è che la proposta di legge di Gasparri non si può definire censura o limitazione dei diritti. Se un problema ce l'ha (ed è un problema comune a molte leggi fatte da questo governo) è di essere ambigua su cosa effettivamente sia reato e cosa no. Di sicuro, sempre che passi, dovrà essere chiarita e sistemata.
Non mi pare che si vieti di criticare Israele in quanto Stato o governo. Mi pare che siamo sempre stati liberi di dire che questo o quel capo di stato ci sta sulle scatole, non vedo perché Israele dovrebbe fare eccezione. La legge, nel suo modo confuso, sembra rivolgersi più ad atti concreti visti di recente: docenti picchiati, turisti israeliani aggrediti in autogril, striscioni con la scritta "dal fiume al mare" comparsi in manifestazioni "pacifiche". La proposta così com'è non va bene, perché lascia troppo margine all'interpretazione personale dei magistrati, ma la libera espressione di un'opinione e l'odio sono facili da distinguere.
Non dovrebbe neanche servire una legge specifica, in realtà. Si vuole evidentemente dare un segnale politico di qualche tipo, ma quale sia e rivolto a chi non l'ho capito.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4493
@Silverwillow è abbastanza chiaro qual è l'ntento. Basta vedere come hanno trattato quelli della Flottilla: innocenti trattati come delinquenti, poco ci manca che siano terroristi. E visto come hanno trattato degli innocenti, mentre hanno steso i tappeti rossi ai veri delinquenti, nulla di buono può saltare fuori. Infatti, vedi cosa ha detto la Roccella su Auschwitz, usato per fomentare l'antifascismo (tra le righe sta dicendo che il fascismo è sempre stato denigrato e colpevolizzato ingiustamente).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4494
Silverwillow wrote: Si vuole evidentemente dare un segnale politico di qualche tipo, ma quale sia e rivolto a chi non l'ho capito.
Ma dai, non ci credo. Il segnale politico è, senza alcun dubbio, rivolto alle opposizioni e a tutti i cittadini le cui opinioni non siano in linea con quelle dei fascioleghisti al potere: attenti, comandiamo noi e siamo in grado, tramite leggi che noi stessi approviamo in Parlamento, di tapparvi la bocca, perciò non vi conviene dissentire, soprattutto apertamente tramite manifestazioni di piazza. A rischio di sembrare troppo assertivo, mi sembra ovvio. 
Mario Izzi
Sopravvissuti
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4495
Silverwillow wrote: Probabilmente io e te ne abbiamo di più
L'altro ieri pensavo proprio a questo. Se qualcuno ci candida entro gennaio 2026, vinciamo :P Il premio si può dare anche a più persone contemporaneamente :P
Silverwillow wrote: Si vuole evidentemente dare un segnale politico di qualche tipo
Esatto! È proprio questo il punto. Io direi che è un bel segnale contro l'Opposizione, ma non solo. Al mio paese, chi rompe paga. Il governo dello stato di Israele ha già rotto abbastanza, non solo edifici e persone, ma anche altro :P  Qualche magistrato particolarmente solerte, se il disegno di legge 1627 passasse così com'è, potrebbe incriminarmi per aver inneggiato alla distruzione dello stato di Israele. Forse c'è anche qualcosa contro i ricostruttori. Il governo di Israele deve pagare!
Ora c'è il nodo grossissimo della continuità territoriale, cosa importantissima laggiù. La capitale verrà stabilita a Tel Aviv, a Gerusalemme Est o dove altro? E la Cisgiordania che fine farà? Intanto Hamas continua a mantenere il controllo di una rete di gallerie sotterranee di circa cinquecento chilometri. Non si è mica arreso! Io sono felicissimo per il rilascio degli ostaggi, ma ne vedremo delle belle! Tra l'altro mi risulta che al tavolo di pace (pace? Vabbuo' :P ) c'è anche il presidente turco Erdogan mentre non ci sono né l'omologo cinese né quello iraniano. Erdogan è la vera mina vagante e pericolosa per noi Europei. Erdogan, se vuole avere un minimo di credibilità, tolga l'assedio sulla parte settentrionale di Cipro, che va avanti dal 1974.
Last edited by dyskolos on Mon Oct 13, 2025 10:18 am, edited 3 times in total.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. wrote: le storture dell'Italia
Lucianina ha ragione da vendere! Stavo impazzendo l'anno scorso per la dichiarazione dei redditi: ho scelto il nuovo metodo ultra-facilitato. Wow!, mi sono detto, in due minuti finisco tutto!
Ma quando? Ma dove? Ma perché? L'applicazione web ultra-facilitata non funzionava! Perdindirindina! Accicorbezzolina! Ecchecc…! Alla fine sono dovuto ritornare al vecchio caro metodo tradizionale, che mi ha letteralmente fatto sbiellare, ma almeno alla fine ci sono riuscito seppure dopo decine di "vaffa" a destra e a manca e due confezioni di Maalox ingerite!
Fino all'anno prima ero esentato: l'INPS comunicava il mio reddito all'agenzia delle entrate e io non dovevo fare niente.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4499
dyskolos wrote: Intanto Hamas continua a mantenere il controllo di una rete di gallerie sotterranee di circa cinquecento chilometri. Non si è mica arreso!
È vero, Hamas mantiene ancora un controllo capillare sul territorio, anche grazie alla rete di tunnel, e non si è affatto arreso. Ma proprio per questo dovremmo forse domandarci se l'approccio finora adottato – fatto solo di scontri e negazioni – abbia prodotto risultati concreti o solo ulteriori impasse.

Nella storia ci sono esempi, anche controversi, che mostrano come soluzioni fuori dagli schemi convenzionali abbiano portato a un cambiamento. Penso, per esempio, a un episodio poco noto del Regno delle Due Sicilie: i Borboni, di fronte all'impossibilità di sconfiggere la criminalità armata con gli strumenti tradizionali, fecero un patto a dir poco discutibile con il capo di una delle bande più potenti. Gli offrirono un ruolo ufficiale nella polizia, trasformando la sua forza in una leva per ristabilire l’ordine. Fu una scelta discutibile, certo, ma efficace nel breve periodo.

Ora, Hamas non è semplicemente una banda armata: è un’organizzazione politico-militare radicata in una parte della popolazione, e come tale non può essere "sradicata" senza pensare alle conseguenze. Per quanto difficile da accettare, alcuni esponenti hanno già espresso – in passato – l’interesse a trasformarsi in una forza di governo o sicurezza, se integrati in un nuovo assetto statale palestinese.

L’Occidente, tuttavia, tende a ragionare in binari rigidi: buoni vs cattivi, legalità vs terrorismo. Ma la realtà mediorientale è molto più sfumata. Non si tratta di giustificare, ma di capire. Lo stesso Federico II di Svevia, sette secoli fa, rifiutò la logica dello scontro frontale con il mondo musulmano. Parlava la loro lingua, conosceva la loro cultura, e ottenne Gerusalemme non con la guerra, ma con la diplomazia.

Serve visione. Serve anche il coraggio di trattare con chi, oggi, sembra irricevibile. Nessuna pace duratura nasce solo dalla vittoria militare. Forse è tempo di immaginare l’impensabile: concedere, trattare, integrare. Non perché sia giusto, ma perché potrebbe essere l’unica strada per ricominciare.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Alberto Tosciri wrote: Serve visione. Serve anche il coraggio di trattare con chi, oggi, sembra irricevibile. Nessuna pace duratura nasce solo dalla vittoria militare
Esatto! Con me sfondi una porta aperta su questo. A volte serve anche trattare col diavolo per risolvere certe situazioni. Serve la diplomazia, che non significa accettare certe logiche militaristiche calando sempre la testa.
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