Se potessi scegliere

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Se potessi scegliere

Se potessi scegliere
di vivere
in un posto lontano,
scegliere di vivere
lontano da me.
dalle mie scelte.
Non tutte cattive,
ma sterili, inutili.
Se potessi scegliere
di vivere
in un posto lontano
scegliere di vivere
nell'inferno degli altri.
per non stare a guardare
dal balcone sbagliato.

Re: Se potessi scegliere

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Ciao @Adel J. Pellitteri 

La tua poesia è molto bella. Tocca corde universali, quante persone si sentono intrappolate in vite che sembrano corrette ma vuote? Quanti sognano di fuggire, non per egoismo, ma per ritrovare un senso? E quanti sentono il peso dell’inerzia, del guardare senza agire?

Il “balcone sbagliato” è una metafora che può parlare a chiunque si sia sentito spettatore della propria esistenza, incapace di intervenire, di cambiare prospettiva. È una poesia che non offre soluzioni, anche se le tue parole sono già tanto, ma pone domande scomode e necessarie. Il desiderio di vivere “nell’inferno degli altri” è, paradossalmente, un atto d’amore.


I versi,


Adel J. Pellitteri wrote: per non stare a guardare
dal balcone sbagliato.
sono un colpo al cuore, mi hanno fatto tornare in mente altri versi che sembrano rispondere ai tuoi. La tua poesia e quella di Hend Joudah si parlano, quasi si rispondono:

Cosa significa essere al sicuro in tempo di guerra? 
Significa vergognarsi… 
del proprio sorriso, 
di stare al caldo, 
dei propri vestiti puliti, 
della tua tazza di caffè…

Complimenti Adelaide. Mi hai emozionato  :flower:

Re: Se potessi scegliere

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Albascura wrote: Mi hai emozionato
Grazie infinite
Albascura wrote: Il desiderio di vivere “nell’inferno degli altri” è, paradossalmente, un atto d’amore
Era ciò che vole esprimere.

Grazie anche per aver condiviso la poesia bellissima di Hend Jouda. 

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