Attenzione! Il recupero dei contenuti è ancora in corso.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

2
Ciao,

ho pubblicato con Augh! il romanzo "Aria e altri coccodrilli" nel 2018. ora ripubblicato in self, e gratuito nel formato ebook su tutte le piattaforme.
la cosa di cui sono stata più contenta è stata l'editing: la editor freelance Sara Gavioli faceva scouting per loro, ha proposto il mio romanzo (che si trovava in lettura su wattpadd), la casa editrice l'ha accettato, e con lei abbiamo lavorato benissimo al testo.
la copertina non mi piaceva ma me la sono fatta andar bene.
poi il libro è uscito e tutta la promozione è stata sulle mie spalle, nel senso che loro si sono limitati a pubblicare un post.
io ho dovuto organizzare presentazioni, contattare librerie, biblioteche, associazioni per presentare il romanzo. che alla fine ha venduto 86 copie in due anni di durata del contratto su 133 copie di tiratura totale.
le royalty non mi sono mai state pagate (causa covid erano molto in difficoltà visto che tutte le vendite avvenivano in presenza durante le presentazioni degli autori).
mi è stato proposto di comprare le copie che altrimenti avrebbero macerato a 6 euro (ho rifiutato, amazon me le stampa per tre euro con la copertina che ho fatto rifare secondo il mio gusto).
può sembrare un'esperienza negativa perché tutti ci aspettiamo di scrivere bestseller, ma purtroppo le cose vanno così: i libri non si vendono da soli e va già bene se non devi pagare per essere pubblicato. 
se avete domande sono disponibilissima

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

3
So che è una casa editrice piccola ma di ottima fama, partecipa a concorsi e ottiene diversi premi coi testi proposti. Credo sia una buona rampa di lancio.
Ho un parente che ha pubblicato con loro e mi ha riportato un’esperienza analoga a quella di @silvia pillin 
Certo sarei curioso di vedere se avrai più lettori in self con Amazon, ma credo di sapere già la risposta. Purtroppo anche con case editrici stimate i numeri sono quelli, se va bene e ci si sbatte, come di sicuro avrai fatto per arrivare a quelle copie vendute.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

5
Cheguevara ha scritto: sab dic 03, 2022 2:19 pmNessuna domanda: purtroppo il risultato è scontato, incluso il mancato pagamento delle royalties, che è uno sport largamente praticato dalla moderna micro-editoria.
Non so se però sia stato un evento eccezionale dovuto al covid, la Augh! è la sorella maggiore di Scatole Parlanti e non ho mai sentito nessuno lamentarsi in tal senso. Il gruppo pare serio e pure ben visto nel mondo dell’editoria.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

8
Nel 2016 ho rifiutato una loro proposta di pubblicazione. Avevo inviato il manoscritto ad Alter Ego e mi ha telefonato l'editore (che era lo stesso per i tre marchi Alter Ego, Augh! e Scatole Parlanti) dicendomi che stavano considerando se propormi una pubblicazione con Alter Ego o con Augh!. La differenza fondamentale stava nella tiratura, che con Alter Ego era maggiore. Io ho risposto chiaramente che avrei accettato solo Alter Ego. Qualche giorno dopo mi richiama e mi dice che può pubblicarmi con Augh!. E allora ho ringraziato e rifiutato.
Quattro anni dopo ho pubblicato quel manoscritto con un altro editore, con il doppio della tiratura che avrei ottenuto pubblicando con Alter Ego, quasi il quadruplo di quella con Augh!. E mi hanno pagato pure l'anticipo. Quindi il mio consiglio è sempre quello di prendersi tempo e aspettare.
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore
Il genio raccomandato - Sága Edizioni
Pizze indemoniate e come mangiarle - Nero Press Edizioni

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

9
fabioneilboia ha scritto: Il gruppo pare serio e pure ben visto nel mondo dell’editoria.
Non ho proposto nulla, ma ho studiato con attenzione il profilo editoriale di questo marchio e degli altri del gruppo. 
Mi sembra che i marchi Alter Ego e il nuovo Tetra- siano gli unici competitivi sul mercato e su cui il gruppo investe risorse.

L'impressione è che invece Augh! - così come Scatole Parlanti, Dialoghi e AttraVerso - sia un marchio editoriale ancora piuttosto acerbo e indeciso su cosa farà "da grande". Attualmente, mi sembra senza infamia né lode, orientato sugli esordienti. Appartiene più o meno allo stesso segmento de L'Erudita, costola della Giulio Perrone, e dei marchi minori del gruppo Lit, come Emersioni e Il Seme Bianco. La grafica dei libri sembra abbastanza curata, ma troppo minimale e standardizzata e non capace di generare prodotti editoriali che vadano al di là delle cerchie parentali/amicali dell'autore, come mi conferma la testimonianza di cui sopra, che rivela come non ci sia alcuna promozione dell'opera, cosa che viene affidata all'autore. Peccato che sia proprio la promozione la parte più importante del lavoro di un editore (non dell'autore!), senza la quale l'opera è come se non fosse mai stata pubblicata. 

Personalmente non mi rivolgerei a loro, anche se magari nel loro segmento sono un po' meglio di altri.
Ultima modifica di Wanderer il gio dic 22, 2022 7:30 pm, modificato 9 volte in totale.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

10
Io credo che le cosiddette costole, che spesso non sono neanche direttamente partecipate dalle cosiddette case madri, non siano altro che un espediente per raccattare un po' di quattrini pubblicando di tutto, tanto le venti-trenta copie presso amici e parenti ogni autore riesce più o meno a piazzarle e per chi si avvale del print on demand i costi di pubblicazione tendono a zero; inoltre, molte di queste costole non pagano le royalties e nemmeno le tasse, tanto le srls con capitale versato 1 Euro non hanno niente da perdere. Non dico che sia il caso della Augh: bisognerebbe fare una visura camerale per conoscere la composizione societaria, e un'altra per i bilanci ufficiali; dove vivo non è presente la Camera di commercio e dovrei recarmi a Parma, spendendo tempo e denaro. Non ne vale la pena, eppoi bisognerebbe farlo ogni volta prima di contattare una piccola CE. Però sarebbe il caso di farlo sempre prima di firmare un contratto, anziché prendere per buone le panzane presenti sui siti internet.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

11
Cheguevara ha scritto: gio dic 22, 2022 6:54 pmIo credo che le cosiddette costole, che spesso non sono neanche direttamente partecipate dalle cosiddette case madri, non siano altro che un espediente per raccattare un po' di quattrini pubblicando di tutto, tanto le venti-trenta copie presso amici e parenti ogni autore riesce più o meno a piazzarle
Concordo. Ma è pur sempre meglio pubblicare il proprio esordio con la costola di un gruppo più o meno noto che macchiarsi indelebilmente il curriculum con uno spudorato EAP. Almeno in questo caso c'è la possibilità che un autore su cinquanta riesca, quantomeno, ad approdare al marchio maggiore del gruppo con un'opera successiva. Poi è chiaro che gli altri 49 resteranno nel limbo della vanity press: un po' più decorosa di altre, ma pur sempre vanity press. 

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

12
@Wanderer Sembra impossibile, eppure è pieno di esordienti pronti a sborsare migliaia di Euro per farsi pubblicare da una EAP. Pronti a fregarsene del fatto che una pubblicazione di questo tipo oggi equivale a un marchio di inconsistenza, pur di vedere il proprio nome sulla copertina di un libro. Questi sono i tempi.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

13
Cheguevara ha scritto: gio dic 22, 2022 8:33 pm @Wanderer Sembra impossibile, eppure è pieno di esordienti pronti a sborsare migliaia di Euro per farsi pubblicare da una EAP. Pronti a fregarsene del fatto che una pubblicazione di questo tipo oggi equivale a un marchio di inconsistenza, pur di vedere il proprio nome sulla copertina di un libro. Questi sono i tempi.
Mi sembra impossibile, in effetti. 
Io credo che oggi la EAP tradizionale sia in fase discendente, e sopravviva soprattutto tra le vecchie generazioni, o comunque tra le fasce di popolazione meno acculturate e che usano meno internet (il cliente-tipo della EAP è la casalinga di provincia che non sa nulla di editoria e vuole pubblicare le sue poesie di gioventù). La EAP proliferava quando non c'era la stampa digitale, e il POD, e questo "giustificava" (si fa per dire) gli esborsi folli richiesti agli autori. Oggi, i costi di stampa si sono abbattuti. In generale, rispetto a una quindicina di anni fa, credo ci sia un minimo più di coscienza generalizzata del fatto che è possibile pubblicare un libro senza sborsare un euro. Se non altro, usando Amazon. 

La tendenza più diffusa è invece quella della editoria pseudo-free, quella che condivide con la EAP il fatto di essere a zero qualità e zero rischio d'impresa, e che spesso si presenta come "No EAP", pur essendo di fatto un'evoluzione della EAP. Per il resto, più che la squalificata EAP, oggi tra gli aspiranti è in voga la AAP (agenzia a pagamento), tale per cui non si paga per la pubblicazione, bensì per la valutazione dell'opera o per l'editing, con il miraggio della rappresentanza, o con la concreta prospettiva di essere dati in pasto a qualche agghiacciante micro editore pseudo-free. 

Siamo comunque OT.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

14
Wanderer ha scritto: gio dic 22, 2022 10:01 pmoggi tra gli aspiranti è in voga la AAP (agenzia a pagamento)

Siamo comunque OT.
Siamo sicuramente OT, però la discussione è interessante, magari da portare avanti in un apposito thread.

Riguardo l'altra frase che ho citato ammetto, da aspirante, di entrare in pieno nella casistica da te citata. Gli editori EAP e POD li ho esclusi fin da subito, e anche la microeditoria, perché se l'obiettivo è far leggere il mio romanzo solo ad amici e parenti preferisco mandargli un pdf piuttosto che lucrare su di loro...

Detto questo, e dando per assodato che con gli invii spontanei a medi e grandi editori non si ottiene nulla, cosa resta? Le agenzie, se valide, mi paiono una buona strada. In un mondo ideale dovrebbero leggere gratis le proposte inviate loro e poi guadagnare solo sul contratto di rappresentanza, ma la realtà è che noi aspiranti siamo veramente in troppi, anche ipotizzando che tutti i nostri romanzi siano validi e pubblicabili, per cui comprendo se alcune (molte) di esse offrono piuttosto una scheda di valutazione a pagamento. Certo, mi pare più ragionevole quando a farlo sono agenzie di consolidata fama, piuttosto che piccole agenzie senza nessun grosso autore rappresentato.

Penso che a tanti aspiranti scrittori farebbe meglio spendere 2/300 euro per ricevere in tempi ragionevoli una scheda di valutazione onesta e anche, magari, brutale, che però poi ti permette di rilavorare sul testo con maggior cognizione di causa, piuttosto che spendere anni interi aspettando una risposta che non arriverà mai...

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

15
@GeorgeBest83 Credo che sia difficile ricevere da un'agenzia una valutazione a pagamento che dichiari brutalmente che l'aspirante di turno ha scritto una schifezza. La prassi è menzionare una serie di positività e una di negatività: le positività potranno essere esaltate e le negatività eliminate grazie all'azione di editing, o alla frequentazione di un corso di scrittura creativa, offerti dall'agenzia medesima. I più raffinati consigliano di rivolgersi a un editor, se vuoi possono farlo loro, l'importante è che tu decida in tal senso. E sei entrato nel circuito spremi-autore. E' vero che siamo OT, ma richiamare concetti più volte espressi nelle discussioni idonee non guasta. Repetita juvant. 
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

17
@GeorgeBest83 Sarebbe da augurarselo, ma io sono, purtroppo, convinto del contrario. Le sole agenzie serie sono quelle che puntano a una rappresentanza e che chiedono, come pagamento del servizio, una percentuale sulle royalties corrisposte dalle CE sul venduto. Quante ne hai incontrate?
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

18
@Cheguevara io ne ho incontrate ben due, ma una ha chiuso, l’altra è scomparsa. Detto questo aggiungo solo che conosco diverse persone che hanno pubblicato con le big (quasi tutte grazie a concorsi letterari), nessuno che sia stato preso da un’agenzia big inviando un manoscritto. Sarà un caso, ma riporto la mia esperienza.
Tornando in topic conosco anche diversi autori pubblicati da Augh! e Scatole Parlanti e sono contenti dell’editore. Il punto è che gli scrittori si aspettano di vedere il proprio libro in bella mostra in tutte librerie e una promozione costante della casa editrice. Molti non hanno ben chiara la realtà, ovvero che viene pubblicata una marea di libri ogni giorno e la stragrande maggioranza non vende neanche una copia al di fuori della cerchia di conoscenze dell’autore. Con le piccole case editrici e con le big, cambia poco. Personalmente il mio ultimo lavoro l’ho pubblicato in self per farlo leggere e vi assicuro che lo sta leggendo tanta gente che non conosco.
Però è giusto che ognuno cerchi la propria strada e Augh! è una strada rispettabilissima.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

19
@GeorgeBest83 ha scritto:  Molti non hanno ben chiara la realtà, ovvero che viene pubblicata una marea di libri ogni giorno e la stragrande maggioranza non vende neanche una copia al di fuori della cerchia di conoscenze dell’autore. Con le piccole case editrici e con le big, cambia poco. 
Questo è il punto... ma il punto è che non dovrebbe essere così. Dovrebbero essere pubblicate soltanto le opere che, come si diceva un tempo, hanno "dignità di stampa". A differenza del passato, comunque, oggi comanda il mercato. Che senso ha immettere ogni giorno sul mercato migliaia di libri che non hanno e che non potrebbero avere mercato, in quanto non sono concepiti per essere competitivi sul mercato? Questi prodotti pseudo-librari servono solo ad alimentare la vanagloria degli autori, che diventano gli unici clienti degli editori, a prescindere se questi editori sono EAP o meno. 
Oggi, in Italia ci sono diverse migliaia di editori, ma gli editori che contano veramente sono meno di un centinaio. Tutto il resto dell'editoria potrebbe anche chiudere bottega, e non sarebbe nessuna perdita. Per il mondo sarebbe soltanto un guadagno, a cominciare dall'impatto ambientale... abbiamo idea di quante tonnellate di carta finiscono al macero ogni giorno? Abbiamo idea di quanto spreco di risorse c'è dietro la mania di protagonismo degli aspiranti?
Mi si perdoni la brutalità, ma io credo che  il proliferare di certi fenomeni (tra cui la EAP) non sia la causa, bensì l'effetto di una democratizzazione dell'editoria che è diventata la morte dell'editoria di qualità.
Credo anche che siano necessari degli interventi legislativi, perché l'attuale legge sul diritto d'autore risale agli anni '40 ed è evidentemente obsoleta, e non garantisce più un rapporto fisiologico tra autori ed editori.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

20
@Wanderer  Completamente d'accordo. Purtroppo credo che il legislatore, in tutt'altre faccende affaccendato, attualmente e nel prossimo futuro dei problemi dell'editoria se ne fotta tranquillamente. Tutto continuerà come è adesso, e per l'autore che non ha accesso ai grandi media non c'è speranza di approdare a un apprezzabile successo. E perdonatemi se ho continuato ad alimentare l'OT.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

21
Fabioloneilboia ha scritto: sab dic 03, 2022 3:31 pm Non so se però sia stato un evento eccezionale dovuto al covid, la Augh! è la sorella maggiore di Scatole Parlanti e non ho mai sentito nessuno lamentarsi in tal senso. Il gruppo pare serio e pure ben visto nel mondo dell’editoria.
conosco un autore che ha recentemente pubblicato con scatole parlanti ed è praticamente diventata una sorta di "book a book". ha dovuto raggiungere i 100 preordini per poter procedere alla pubblicazione
Rispondi

Torna a “Case editrici Free”