Pesciolino Rosso

1
PESCIOLINO ROSSO

Ora, c'è il pesce rosso
rovesciato, scosso
vitreo
sul fondo.

E questo problema
per mia figlia
non ha soluzione
sul quaderno dei metodi.

Ora, c'è una stanza buia
e mia madre uguale
rovesciata,
pancia in su, gli occhi sbarrati.

Io la guardo
sorpreso
ma non più di tanto.

Mia figlia guarda il pesce
è sorpresa, certo,
ma non più di tanto.

Così, lasciamo che accada
ogni cosa
una volta tanto
lasciamo che le persone
accadano.

Re: Pesciolino Rosso

2
Sono al mare, ma sto lavorando. Alzo gli occhi dai testi perché pensieri dolorosi, nati dal niente, mi premono dentro e mi distraggono. Cerco sul telefono le poesie del forum. 
Vedo la tua, nuova: parli dei miei pensieri di quel momento in modo acuto, originale; il dolore scema e sorrido alla coincidenza.
Coincidenza? 
O forse è l’universo, che attraverso di te mi parla e mi ricorda che la consapevolezza del dolore ci tiene stretti gli uni agli altri. Mi pare una grande consolazione.
Una madre, un pesce rosso, una piccola figlia, la morte che ogni volta ci sgomenta “ma non più di tanto”.

Bellissima la tua poesia, ti ringrazio.
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Re: Pesciolino Rosso

3
Il testo in questione, come altre di quello stesso tempo, rispetto al tema del dolore e dello sparire, probabilmente è intriso di quello che leggevo all'epoca. 

Probabilmente saggi di buddhismo, filosofia orientale e cose così. 

Le coincidenze, viste con gli occhi di queste letture, in effetti, non esistono. Sono sempre travisamenti della realtà, frutto di gabbie mentali, di un'elaborazione a posteriori di qualcos'altro, di più profondo, comunque sfuggente.

Buon mare e buon lavoro!

Re: Pesciolino Rosso

5
Mi sono improvvisamente ricordata di questo forum e ci ho fatto un salto e ogni volta che ricompaio la mia prima tappa è la poesia. Quindi, eccomi qui, una vecchia sconosciuta.
L'ho trovato un componimento interessante perché mi ha dato più l'impressione di essere una visione che una poesia, come se ci fosse qualcosa che traboccasse fuori. Ho particolarmente apprezzato la sovrapposizione naturale quanto amara tra il pesce e la madre, afflitte da una morte che è in comune a tutti, dalla posizione anche parecchio simile, che li collega direttamente come uno strattone mirato.
Non ho grosse considerazioni da dire, forse sono parole un po' povere per un componimento dal risuono potente, anche se dalla centralità semplice, potremmo anche dire "elementare". Voglio solo concludere che il "non più di tanto" mi è parso come quegli strascichi che si ripetono sottovoce ma col capo ricolmo di cose. Mi è arrivato come un pieno che si comprime, in estrema e ultima sintesi.
Grazie per la condivisione, @Dioscuro 
Aras Bauta

Re: Pesciolino Rosso

7
Ciao @Dioscuro

Ora, c'è il pesce rosso
rovesciato, scosso
vitreo
sul fondo.
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Sul filo d'acqua, gonfi di morte...

E questo problema
per mia figlia
non ha soluzione
sul quaderno dei metodi.
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Che sensibile, questa figlia! Pensa che altre bimbe, troverebbero subito la soluzione nel quaderno dei metodi: "compriamone un altro"

Ora, c'è una stanza buia
e mia madre uguale
rovesciata,
pancia in su, gli occhi sbarrati.
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La similitudine è buona, anche se "rovesciata" è differente la posizione "distesa" dei morti. Però coglie il lato drammatico.

Io la guardo
sorpreso
ma non più di tanto.
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Io ho pianto per due ore, per la mia, distesa sul letto con il suo corpo di sole ossa!

Mia figlia guarda il pesce
è sorpresa, certo,
ma non più di tanto.
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Sta pensando alla sostituzione?

Così, lasciamo che accada
ogni cosa
una volta tanto
lasciamo che le persone
accadano.
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Certo, il senso che hai voluto dare è quello della naturale propensione a credere che la morte sia un  evento naturale. Non si può dire che a differenza di altri, sia un evento che distrugge l'esistenza. Non per questo voglio dire che trovo questi tuoi versi troppo leggeri, su un tema così delicato, anzi, li trovo indirizzati verso quella rassegnazione che l'essere umano adotta per non soffrire oltre. Ciao  ;)
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