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by Alberto Tosciri
Ciao @bestseller2020
C’è suggestione, se ci immedesimiamo nelle immagini.
Naturalmente io mica ne so di poesia da poterne disquisire, mi limito alle sensazioni. Non credo, non posso credere al caos come fonte primaria, come inizio della creazione o del tutto e questo mi limita nella lettura, non mi fa andare oltre o meglio potrei ma meglio di no, non troppo almeno. Non sto dicendo che hai scritto male, i tuoi versi sono musicali per come li vedo; tu a mio parere sai cosa può essere una poesia al contrario di me. Ma a quanto pare credi nel caos.
Io non la farei mai una poesia sul caos, dopo mi sembrerebbe di aver tradito qualcosa e bada bene non mi riferisco al simbolo in affresco di quel simpatico e inesorabile vecchio che tende la mano a quel giovanotto nella Cappella Sistina… Un simbolo di altro. Non starei bene con me stesso, ma è un problemaccio mio, non voglio coinvolgere.
Se però anche la poesia suscita sensazioni ebbene ci vedo il pensiero attuale. Dal caos si intravede il fato? Da dove scaturisce il fato allora? Mettiamolo anche come energia, quindi è fuori dal caos o dentro? Oltre il caos primigenio ne esistono altri allora?
La bellezza nasce dal caos? La bellezza è soggettiva però, una nostra creazione mentale alla quale adattiamo il mondo…
Le domande sono sempre infinite per ogni argomento, anche il più pacifico… Alcuni vecchi come me che hanno avuto a che fare da ragazzini con il principio di contraddizione aristotelico non lo hanno mai dimenticato… Mi ha sempre affascinato, ti porta a parlare, parlare, ribattere e contro ribattere, nell’angosciosa ricerca di una risposta che non sempre la filosofia può dare se non come avanguardia di qualcosa di più e anche lì… pensare, parlare, porsi domande, attendere invano risposte… Vivere non è sempre un passaggio lieve…
Forza paris...
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)