La pecora nera di notte si salva dal lupo
perché lui scorge solo quelle bianche nel dirupo.
Non uniformare il tuo pensiero
Non sviare il tuo vero
Non accodarlo a quello
omologante
dominante.
Tieni desto il tuo proprio ragionare,
il proficuo discettare sia pulito
e sia chiarito.
Sappi rischiare per le tue ragioni,
le tue opinioni.
Non farti vincolare dai giudizi:
son fittizi.
Non fare come quelli che
se non conoscono il sole ...
non gli manca.
Dal WD : https://www.writersdream.org/forum/foru ... cora-nera/
Re: La pecora nera
2Ciao @Poeta Zaza ,
Provo a sviscerare un po' la tua poesia, come ormai sai, vado "di pamcia" e "di orecchio", niente valutazioni tecniche, che non ho le competenze.
Dunque, pur condividendo completamente e su tutti i fronti il messaggio dei tuoi versi, trovo che forse questi siano i meno ispirati tra quelli che ho letto tuoi.
(spero che potrai perdonarmi se sarò sincera, tieni conto che è solo la mia personalissima opinione e vale quel che vale)
Fondamentalmente il motivo è che sei stata troppo diretta nell'esprimere il messaggio.
Il fatto poi che usi delle rime, che creano un certo ritmo (in questo sei molto brava in generale) trasforma il corpo centrale della poesia in una specie di slogan. Ma i toni rimangono così perentori che sembrano quelli di un padre che fa la ramanzina al figlioletto piuttosto che un invito ad accettare se stessi, il proprio modo di pensare e a non aver paura di non trovarsi allineati col pensiero comune. Ecco c'è questo stridente contrasto tra messaggio e modo di veicolarlo che, insieme alle rime baciate, lo fa sembrare quasi "falso" (sono certa che il tuo intento era sincero e spontaneo, io sto parlando della sensazione che arriva costruito con questa forma, hai quasi scatenato l'adolescente ribelle che è in me
).
Diverso è invece il discorso per l'incipit e la chiusa, dove rivedo la Poeta Zaza evocativa e capace di bei "voli poetici".
I versi iniziali si amalgamano molto bene con questi tre finali. All'inizio c'è il buio, la notte e la pecora nera che si salva dal lupo perché sa confondersi col buio delka notte (l'idea della diversità che salva è buona anche se non trovo perfettamente calzante al resto questo salvataggio grazie a un trucco "mimetico", diciamo così. Salvarsi perché ci si confonde col buio va un po' in contrasto col dire poi di avere coraggio a esprimere le proprie idee), nel finale, per contrasto, c'è la luce del sole.
Sai che secondo me la tua poesia sarebbe molto più efficace con un taglio al corpo centrale? Mi permetto, oso, te la scrivo con i tagli:
La pecora nera di notte si salva dal lupo
perché lui scorge solo quelle bianche nel dirupo.
Non fare come quelli che se non conoscono il sole ...
non gli manca.
C'è, ovviamente, da trovare un buon modo per amalgamare le due parti ed io lavorerei un po' di più sull'immagine della pecora nera che si salva perché si nasconde nel buio, ma, nel complesso, questa è davvero una parte significativa e "forte" del tuo componimento.
Spero di averti detto qualcosa di interessante, almeno un po'
Talia
Provo a sviscerare un po' la tua poesia, come ormai sai, vado "di pamcia" e "di orecchio", niente valutazioni tecniche, che non ho le competenze.
Dunque, pur condividendo completamente e su tutti i fronti il messaggio dei tuoi versi, trovo che forse questi siano i meno ispirati tra quelli che ho letto tuoi.
(spero che potrai perdonarmi se sarò sincera, tieni conto che è solo la mia personalissima opinione e vale quel che vale)
Fondamentalmente il motivo è che sei stata troppo diretta nell'esprimere il messaggio.
Poeta Zaza wrote:Non uniformare il tuo pensieroIn questo verso, per esempio, non lasci spazio a interpretazioni o emozioni, esprimi, in termini anche piuttosto imperativi, un monito. Ripeto, non ho niente da sollevare sul contenuto del messaggio che condivido in pieno, ma è il modo, secondo me poco poetico che non risulta efficace. E praticamente tutto il corpo centrale della tua poesia è costruito con questo piglio che impone certi atteggiamenti che quasi va in contrasto col messaggio stesso, che è invece un inno alla pluralità, alla diversità e alla libertà di pensiero.
Il fatto poi che usi delle rime, che creano un certo ritmo (in questo sei molto brava in generale) trasforma il corpo centrale della poesia in una specie di slogan. Ma i toni rimangono così perentori che sembrano quelli di un padre che fa la ramanzina al figlioletto piuttosto che un invito ad accettare se stessi, il proprio modo di pensare e a non aver paura di non trovarsi allineati col pensiero comune. Ecco c'è questo stridente contrasto tra messaggio e modo di veicolarlo che, insieme alle rime baciate, lo fa sembrare quasi "falso" (sono certa che il tuo intento era sincero e spontaneo, io sto parlando della sensazione che arriva costruito con questa forma, hai quasi scatenato l'adolescente ribelle che è in me

Diverso è invece il discorso per l'incipit e la chiusa, dove rivedo la Poeta Zaza evocativa e capace di bei "voli poetici".
Poeta Zaza wrote: Non fare come quelli chePartiamo dagli ultimi tre versi. Pur usando anche qui un. Imperativo, l'ho trovato molto poco "paternalistico" perché è costruito con una metafora poetica. Tra l'altro ci ho percepito un riferimento anche alla favola di Esopo "La volpe e l'uva" (è troppo slta, allora è acerba non la voglio): il sole non so cosa sia quindi non mi interessa ma, ovviamente, nemmeno mi manca. Come può mancarmi una cosa che non conosco? E allora, di certo la tua poesia si trasforma non solo un inno alla diversità e alla libertà di pensiero, ma anche un invito alla conoscenza.
se non conoscono il sole ...
non gli manca.
I versi iniziali si amalgamano molto bene con questi tre finali. All'inizio c'è il buio, la notte e la pecora nera che si salva dal lupo perché sa confondersi col buio delka notte (l'idea della diversità che salva è buona anche se non trovo perfettamente calzante al resto questo salvataggio grazie a un trucco "mimetico", diciamo così. Salvarsi perché ci si confonde col buio va un po' in contrasto col dire poi di avere coraggio a esprimere le proprie idee), nel finale, per contrasto, c'è la luce del sole.
Sai che secondo me la tua poesia sarebbe molto più efficace con un taglio al corpo centrale? Mi permetto, oso, te la scrivo con i tagli:
La pecora nera di notte si salva dal lupo
perché lui scorge solo quelle bianche nel dirupo.
Non fare come quelli che se non conoscono il sole ...
non gli manca.
C'è, ovviamente, da trovare un buon modo per amalgamare le due parti ed io lavorerei un po' di più sull'immagine della pecora nera che si salva perché si nasconde nel buio, ma, nel complesso, questa è davvero una parte significativa e "forte" del tuo componimento.
Spero di averti detto qualcosa di interessante, almeno un po'

Talia

Re: La pecora nera
3@Talia , hai saputo scavare sul significato di questi versi molto a fondo, brava!
Posso solo aggiungere perché ho traghettato questo testo, sicuramente tra i meno ispirati dei mei, come tu hai notato.
Si tratta di un testo che ho scritto prima di approdare al WD, un forum che ha distrutto tante mie certezze poetiche dandomi insieme nuova linfa, nuovi orizzonti e un approccio molto, ma molto diverso ai miei versi. Ed è uno dei motivi per cui sono grata a quel forum.
Diciamo che ho voluto portare persino qui, al CdM, una poesia didattica e didascalica, che rivolgo in modo imperativo e supplicante insieme soprattutto a me stessa. Perché a volte predico bene e razzolo male, e a volte devio da quello che mi pongo come metodo e stile di percorso. E perché me la voglio tenere vicina, coi suoi moniti antichi, espressi in modo desueto e imperativo, e politicamente scorretti, ca va sans dire.
Grazie, @Talia
Sai che da tempo ti volevo dire che hai raggiunto una acuta sensibilità nell'interpretazione poetica?

Posso solo aggiungere perché ho traghettato questo testo, sicuramente tra i meno ispirati dei mei, come tu hai notato.
Si tratta di un testo che ho scritto prima di approdare al WD, un forum che ha distrutto tante mie certezze poetiche dandomi insieme nuova linfa, nuovi orizzonti e un approccio molto, ma molto diverso ai miei versi. Ed è uno dei motivi per cui sono grata a quel forum.
Diciamo che ho voluto portare persino qui, al CdM, una poesia didattica e didascalica, che rivolgo in modo imperativo e supplicante insieme soprattutto a me stessa. Perché a volte predico bene e razzolo male, e a volte devio da quello che mi pongo come metodo e stile di percorso. E perché me la voglio tenere vicina, coi suoi moniti antichi, espressi in modo desueto e imperativo, e politicamente scorretti, ca va sans dire.


Sai che da tempo ti volevo dire che hai raggiunto una acuta sensibilità nell'interpretazione poetica?
