Voglio fare un picnic al cimitero
mi sono detta stamani allo specchio
perché sia chiaro alla morte che non la temo
ho sputato acqua e dentifricio
e dalla finestra ho gridato ai vicini
andiamo tutti
voglio la terra del camposanto
e stendere lì la tovaglia coi fiori
versare coca cola nei bicchieri
qualcuno porti chitarra e frittate
voglio mangiare tra le croci
contare gli anni di ciascuno
e a ciascuno dire ti amo
Re: Voglio fare un picnic al cimitero
2@Ippolita,carissima!
Non so ho già detto, in qualche altra circostanza, che ti reputo un’autrice poliedrica, capace di spaziare con sapienza e naturalezza dalla prosa alla poesia, ma, nell’incertezza, lo scrivo di nuovo.
Riesci sempre, inconsapevolmente, a far emergere la tua bellezza interiore.
Molto attenta e sensibile al disagio sociale, rappresenti l’amore nelle sue infinite sfaccettature ogni volta in maniera originale.
In questa poesia ribalti l’idea comune che si ha del cimitero: un luogo dove piangere i morti, dialogarci in silenzio; un luogo isolato, al di là del confine.
Il tuo, infatti, è un luogo d’incontro tra vivi e morti, rianimato dalla gioia e dalla condivisione; perché se c’è una cosa di cui la morte non può appropriarsi, questa, è proprio l’amore.
Fosse mia, inserirei uno spazio dopo “temo” e toglierei quello prima di “andiamo”, il resto lo trovo perfetto. Non potevo farne a meno, perdonami! Ora me ne vado.
Voglio fare un picnic al cimitero
mi sono detta stamani allo specchio
perché sia chiaro alla morte che non la temo
ho sputato acqua e dentifricio
e dalla finestra ho gridato ai vicini
andiamo tutti
voglio la terra del ..
Bravissima!
Non so ho già detto, in qualche altra circostanza, che ti reputo un’autrice poliedrica, capace di spaziare con sapienza e naturalezza dalla prosa alla poesia, ma, nell’incertezza, lo scrivo di nuovo.

Molto attenta e sensibile al disagio sociale, rappresenti l’amore nelle sue infinite sfaccettature ogni volta in maniera originale.
In questa poesia ribalti l’idea comune che si ha del cimitero: un luogo dove piangere i morti, dialogarci in silenzio; un luogo isolato, al di là del confine.
Il tuo, infatti, è un luogo d’incontro tra vivi e morti, rianimato dalla gioia e dalla condivisione; perché se c’è una cosa di cui la morte non può appropriarsi, questa, è proprio l’amore.
Fosse mia, inserirei uno spazio dopo “temo” e toglierei quello prima di “andiamo”, il resto lo trovo perfetto. Non potevo farne a meno, perdonami! Ora me ne vado.

Voglio fare un picnic al cimitero
mi sono detta stamani allo specchio
perché sia chiaro alla morte che non la temo
ho sputato acqua e dentifricio
e dalla finestra ho gridato ai vicini
andiamo tutti
voglio la terra del ..
Bravissima!

Re: Voglio fare un picnic al cimitero
3@Sira carissima, ma come posso ringraziarti per queste tue parole così generose? Sono felice che il messaggio giunga intatto, e sono d'accordo con te per lo stacco, decisamente migliore del mio. La versione originaria per il contest non presentava spaziature, che ho inserito qui, meditandoci a lungo ma senza che fossi convinta del tutto. Il tuo intervento, invece, mi sembra ottimo. Già per un altro mio testo inserito qui ho fatto tesoro di un tuo suggerimento sull'inserzione di uno stacco (l'ho evidenziato in spoiler).
Grazie davvero per la tua considerazione, e un abbraccio.
Grazie davvero per la tua considerazione, e un abbraccio.

Re: Voglio fare un picnic al cimitero
4Ciao @Ippolita , questa poesia è stata capace di strapparmi un sorriso amaro. Ti ho vista mentre neghi la morte e te ne prendi gioco sputando mentre la pensi. Un picnic fra le croci con le chitarre per voler far baldoria insieme ai defunti, negando che siano scomparsi. In realtà qualcosa è rimasto che la morte non può portarti via, l'amore che tu provi verso di loro e tutti gli anni che avete passato insieme che ti hanno lasciato un patrimonio di ricordi dolcissimi. Mi piacciono questi versi apparentemente leggeri che si caricano di significati rileggendoli con più attenzione.
Cari saluti,
Mirko
Cari saluti,
Mirko