Nightafter wrote:
Dolce come desiderio
il vino della tua bocca
confondeva i miei pensieri,
grani di rosario e preghiere mute,
di parole mai sussurrate
Questra strofa esprime contemporaneamente sensualità e spiritualità, l'attrazione fisica nei primi due versi "il vino della tua bocca", e quella spirituale negli ultimi due "grani di rosario... mai sussurrate" che rimanda al proprio intimo.
Strofa superlativa, bellissima!
Nightafter wrote:
Siamo quelli che passano
quelli che sono stati
Il tuo sguardo chiuso
come linea di frontiera
al mio cuore clandestino.
Qui parliamo del tempo ormai trascorso che ha finito per allontanare i due amanti. Le parole
chiuso, frontiera, clandestino sono determinanti per definire il concetto di separazione. Mi piacciono molto anche i due versi iniziali: Siamo quelli che passano, quelli che sono stati.
Belli, belli,belli.
Nightafter wrote:
Sei il mio cielo livido
di nuvole gonfie e rancore
memorie lucenti come lacrime
perle di collana disperse
nella notte di temporale.
Qui c'è tutto il dolore per ciò si è perso del tutto. Non resta altro che il rancore. Le perle di collana disperse sono le gioie perdute, quelle del tempo trascorso iniseme.
"Nella notte di temporale", cioè nel tempo della vecchiaia.
Più chiaro di così!
Si percepisce il tono malinconico e struggente che attraversa di stadi di un amore nel percorso di una vita intera.
Che dire? Le tue poesie mi colpiscono sempre, sono un universo dove non si può fare altro che precipitarci dentro.
Braverrimo.
Mi sovviene una mia poesia di recente composizione, che volge verso altro respiro. Sono certa che possa fare strizzare gli occhi (è una sorta di fiastrocca), ma sappiamo bene che la spontaneità è la migliore penna per buttare giù versi.
È nata così e vado a cercarla per postarla.
Mi piace questo tempo ritrovato per commentare e leggervi.