Traccia uno- Speranza.
Sono stato dove il sole si leva
l'umana terra di geishe dai fianchi serrati
da lustrini e lanterne appese , occhi socchiusi,
immaginarmi d'amore e di mandorla
Ho percorso acquitrini e campi di riso
l'umana terra di esili donne
gialle di pelle e di paglia, rivestite nel capo
immaginare Dei soggiogati dal drago
E della umana terra, rossa d'argilla,
ho immagini di uomini scuri dalla pelle indomita,
uniti nella danza, calpestare a piedi nudi
evocare le urla possenti di elefanti e leoni
Non corrono più i guerrieri vestiti di piume
nella umana terra dell'ovest, dove bisonti,
lente carovane, per le praterie erano liberi,
oggi immagine di grigi grattacieli
Sono nato nella umana terra
di uomini vincitori del tempo
dove il mare persino si è chinato
ed il vento acquietato per ascoltare
il respiro dell'umana terra che accoglie,
senza fare distingui, e mi chiedo:
perché non riesci a immaginare
una sola terra di uomini senza confini?
Re: [LP18] Umana Terra
3Ciao @bestseller2020 . Trovo che tu abbia centrato pienamente il senso della traccia. L’ultima quartina è un chiaro omaggio a Imagine.
Mi incuriosisce il fatto che tu abbia riservato un ampio spazio alle donne del Sol Levante. Pensavi a Yoko Ono?
Mi incuriosisce il fatto che tu abbia riservato un ampio spazio alle donne del Sol Levante. Pensavi a Yoko Ono?
Re: [LP18] Umana Terra
4@Monica wrote: Ciao @bestseller2020 . Trovo che tu abbia centrato pienamente il senso della traccia. L’ultima quartina è un chiaro omaggio a Imagine.
Mi incuriosisce il fatto che tu abbia riservato un ampio spazio alle donne del Sol Levante. Pensavi a Yoko Ono?

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP18] Umana Terra
5@bestseller2020
Bravo! Una bella poesia, il cui succo è:
se questo è il mondo che conoscevo e che credevo di padroneggiare con gli uomini liberi, com'è che c'è chi pensa che non è, che non sarà mai così?
La risposta è:
Abbiamo perso la sicurezza (anche la millanteria) di chi stava troppo bene per curarsi di altro che non del suo orticello.
Ora ci hanno aperto gli occhi sul fatto che sulla terra sarà molto difficile "condividere in fratellanza il mondo intero".

Bravo! Una bella poesia, il cui succo è:
se questo è il mondo che conoscevo e che credevo di padroneggiare con gli uomini liberi, com'è che c'è chi pensa che non è, che non sarà mai così?
La risposta è:
Abbiamo perso la sicurezza (anche la millanteria) di chi stava troppo bene per curarsi di altro che non del suo orticello.
Ora ci hanno aperto gli occhi sul fatto che sulla terra sarà molto difficile "condividere in fratellanza il mondo intero".
Re: [LP18] Umana Terra
6bestseller2020 wrote: Traccia uno- Speranza.Trovo la tua poesia splendida, sebbene manchi di equilibrio con quel verso in più dedicato alle donne dagli occhi a mandorla.
Sono stato dove il sole si leva
l'umana terra di geishe dai fianchi serrati
da lustrini e lanterne appese , occhi socchiusi,
immaginarmi d'amore e di mandorla
Che i confini esistano ancora è una convinzione errata, nessuna nazione riesce più a contenere la sua sola cultura e il proprio popolo. La terra di conquiste e conquistatori con le bandiere e designarne il possesso fa parte del passato, ma ce ne renderemo conto solo dopo molto altro dolore. Come te confido nel fatto che verrà un giorno in cui la terra sarà di tutti indistinamente e ogni nazione opererà la sua giuristizione al pari di una semplice città con tanto di sindaco. Bravissimo
Re: [LP18] Umana Terra
7Ciao @bestseller2020, la tua poesia mi ha condotta ovunque per tornare alla nostra terra dell'accoglienza e a quella fatidica domanda
Ho apprezzato molto la scorrevolezza generale, la seconda strofa forse per me la più originale con quel desiderio di riscatto.
Mi è piaciuto il fatto che questo tuo viaggio sia in realtà un ritorno a un'unica umana terra auspicabile, fatta di accoglienza. Di questo viaggio mi sono sentita parte già dalla prima lettura. Grazie.
bestseller2020 wrote: perché non riesci a immaginareche tante volte ho posto anche io al genere umano.
una sola terra di uomini senza confini?
Ho apprezzato molto la scorrevolezza generale, la seconda strofa forse per me la più originale con quel desiderio di riscatto.
Mi è piaciuto il fatto che questo tuo viaggio sia in realtà un ritorno a un'unica umana terra auspicabile, fatta di accoglienza. Di questo viaggio mi sono sentita parte già dalla prima lettura. Grazie.
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars
Re: [LP18] Umana Terra
8Graziosa questa poesia, @bestseller2020, piena di colori e risonante di campanellini, di grida d'animali della savana, e se permetti un po' delle canzoni di John Lennon. Hai messo "umana terra" in ogni strofa, con effetto enfatico, affrontando il rischio di essere monotono forse per ribadire il concetto che tu la terra la vedi "umana", ossia come una specie di paradiso terrestre. Hai citato l'Asia, l'Africa, l'America (non però quella di Bush) e infine l'Europa, dove peraltro alla luce dei cambiamenti climatici in atto spero che sia vero che siamo
Complimenti
bestseller2020 wrote: uomini vincitori del tempoHai messo qualche anacoluto, credo voluto (scusa la rima) in un andamento che direi "dinoccolato" e però insieme danzante.
dove il mare persino si è chinato
ed il vento acquietato per ascoltare
Complimenti

Re: [LP18] Umana Terra
9particolare questo componimento @bestseller2020 hai ripetuto umana terra enfaticamente (e qui concordo con @Gianfranco P ) forse con un po' troppa "insistenza" tuttavia ne colgo l'intento che ci tenessi particolarmente.
Mi è piaciuta soprattutto la strofa
Mi è piaciuta soprattutto la strofa
bestseller2020 wrote: il respiro dell'umana terra che accoglie,dove qui la traccia è pienamente centrata. Bravo.
senza fare distingui, e mi chiedo:
perché non riesci a immaginare
una sola terra di uomini senza confini?
Re: [LP18] Umana Terra
10bestseller2020 wrote: Sono stato dove il sole si levaA una prima lettura mi è parso che la carrellata di continenti, peraltro piacevolissima, fosse uniforme per contenuto; rileggendo attentamente, invece, ho notato che riservi agli Stati Uniti un trattamento ben diverso: sottolinei lo scempio nei nativi e la desolazione dell'attuale paesaggio. Non escludo che l'allusione ai grattacieli riguardi la seconda traccia.
l'umana terra di geishe dai fianchi serrati
da lustrini e lanterne appese , occhi socchiusi,
immaginarmi d'amore e di mandorla
Ho percorso acquitrini e campi di riso
l'umana terra di esili donne
gialle di pelle e di paglia, rivestite nel capo
immaginare Dei soggiogati dal drago
E della umana terra, rossa d'argilla,
ho immagini di uomini scuri dalla pelle indomita,
uniti nella danza, calpestare a piedi nudi
evocare le urla possenti di elefanti e leoni
Non corrono più i guerrieri vestiti di piume
nella umana terra dell'ovest, dove bisonti,
lente carovane, per le praterie erano liberi,
oggi immagine di grigi grattacieli
Sono nato nella umana terra
di uomini vincitori del tempo
dove il mare persino si è chinato
ed il vento acquietato per ascoltare
il respiro dell'umana terra che accoglie,
senza fare distingui, e mi chiedo:
perché non riesci a immaginare
una sola terra di uomini senza confini?
I tuoi versi mi paiono più belli di quelli della canzone di Lennon cui si ispirano, più intensi e ricchi di colori.
La ripetizione non mi ha infastidita, anzi, l'ho apprezzata.
Grazie, @bestseller2020.