ciao
@Intes MK-69
Credo che tu abbia interpretato bene la traccia. I versi sono l'esatta rappresentazione della miseria e del disagio dei meno ambienti. ma vi è anche un lato che combacia: il tono, il registro quasi sprezzante dell'autore, verso le condizioni umane dettate dalla emarginazione. Niente questioni politiche si colgono dei versi, proprio come nel racconto. L'autore non giustifica, non spiega il perché di tale condizione. Ne rappresenta solo la vita squallida, senza darne giustificazione. persino Lazzaro non si lamenta, ne se la prende con il mondo.
L'uniche cose che non mi tornano:
Intes MK-69 wrote: Sat Jul 31, 2021 11:18 am
Se tu possedessi un bicchiere adatto
non lo riempirei con l'acqua di mare
Perché questo "tu" ? prosegui con "non lo riempirei". Quindi, lui ha il bicchiere e te riempi?
Mi pare che tu giochi sui contenitori, e sui loro contenuti:
Intes MK-69 wrote: Sat Jul 31, 2021 11:18 amSono come un recipiente sbeccato
Intes MK-69 wrote: Sat Jul 31, 2021 11:18 amsvuoto la pioggia per donarla ai sassi.
sopra ti assurgi a chi compie l'azione di riempire, poi ti dai la connotazione di contenitore, per finire a ritornare colui che svuota..
insomma, un po caotico nella rappresentazione dei ruoli...
@Ippolita direbbe: ma chi è l'io lirico qui?

scherzo!
Per il resto, mi è piaciuta molto la chiusura:
Intes MK-69 wrote: Sat Jul 31, 2021 11:18 am
Sotto l'ombra oblunga della tua croce
ogni giorno ritorno, a morire.
Questa frase te la passo come commento personale dell'autore (te), perché non credo che l'avesse in mente l'autore del racconto. ciao

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio