Ho smesso di amarti

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Commento: Il canto di una pazza viewtopic.php?p=8527#p8527

Ho smesso di amarti
la prima volta che ingoiai...
La felicità...
e così che si inizia...
Pianti, sorrisi,
capirai solo col tempo.
Giù per il tubo,
tra plastica e farmacia
ci devo essere
anch'io.
Pillola tonda come il MONDO.
Ho smesso di amarti per
il camice che porto,
ansia e follia in vita stretta.
Questa non è finzione...
Ho smesso di amarti,
arresa non so più vedermi
nei tuoi colli verdi!
Troppo meravigliosi per me.
Resta il ricordo del mio posto assicurato
tra scuola e polizia.
Carina all'ultimo banco con note di...
- Che ci provo?-
Ho smesso di amarti in pieno agosto,
quando nell’ora serale mi cullavo in
una coperta di lana.
Panico contro un fischio diretto,
una lama,
tentavo di non mangiare nocivo.
Vivevo per obbligo.
Ho smesso di amarti,
per le maschere che porto
larghe e strette per ira di me stessa
tra il naturale riposo
e il trascorrere del sole.
Ho smesso di amarti,
quando un valore è svanito
nella tempesta di non essere equa.
Bionda, mora o castana? Poca importa...
ho smesso di amarti senza i se.
Non sarò mai come vorrei,
perciò ho smesso di amarmi.
:laughing-lettersrofl: :happy-smileyflower:

Re: Ho smesso di amarti

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Ciao @Floriana , ho dovuto rileggere più volte questa tua poesia per farmi un'idea del suo senso. Alla fine ho trovato un'interpretazione possibile, anche se non sono certo che sia quella che volevi dargli. Comunque sia, è così che l'ho intesa.
Voglio partire dalla chiusa:
"Non sarò mai come vorrei,
perciò ho smesso di amarmi."
Sembra quasi che l'autrice, non riuscendo ad essere come vorrebbe, smetta di amarsi. Quindi credo che l'ho smesso di amarti reiterato dei versi precedenti si riferiscano non a una persona ma a se stessa a quello che si è, che non coincide con l'immagine ideale di ciò che si vorrebbe essere. La reiterazione dei versi "Ho smesso di amarti" l'ho trovato in tal senso funzionale, come se la protagonista ne fosse ossessionata.

"Ho smesso di amarti
la prima volta che ingoiai...
La felicità..."
ingoiare la felicità, bel verso mi fa pensare come una persona che si sforzi ad assimilare un sentimento che dovrebbe essere positivo ma non lo è, la devi ingoiare questa felicità, quasi ti andasse per traverso.

"Giù per il tubo,
tra plastica e farmacia
ci devo essere
anch'io.
Pillola tonda come il MONDO."
Questi sono altri versi che ho apprezzato molto, da qualche parte ci devo essere, non posso essere persa in mezzo ad ansiolitici, pillole e chissà cos'altro. Da qualche parte la mia chimica ci deve essere ancora. Versi disperati, molto efficaci a parer mio.

Ne ho riportati alcuni, ma ce ne sono altri molto belli come ad esempio "Bionda, mora o castana? Poco importa" (qui deve esserti scappata una a perchè hai scritto poca importa) dove l'interesse per l'aspetto estetico, per la protagonista, ormai è nullo.
In altre parti però mi sembra ti dilunghi in versi non altrettanto efficaci. Insomma, io questa bella poesia l'asciugherei un pochino. Ma questa è solo una mia opinione che spero non ti disturbi.

Grazie per questa bella e stimolante lettura.
Cordiali salutti,

Mirko
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