L'ultimo treno
L'ho guardato andar via
nel suo ritardo urgente
l'ultimo treno della notte.
Minute luci bianche
ogni attimo più lontane
come un rimpianto
che il buio inghiottiva.
Quanti persi amore mio
nel mare dei tuoi occhi
o come animali feriti
sanguinare alla lama del sorriso
esclusi dal tuo sguardo.
Il mio inutile biglietto giace
nel cestino del binario sette.
Dici che sono pazzo
mi chiedi se ho bevuto.
Tacciono le nostre voci rotte,
non c'è desiderio o rivelazione
nel nostro letto disfatto
né stazioni ignote senza nome
o rimpianto di fine viaggio.