Non temere la sete - Omaggio Poetico a "Il Piccolo Principe"

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piccolo esperimento scrittevole, una sorta di "reaction" a una recente lettura... (con annesso soundtrack, per chi vorrà)

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Da quando ho smesso
di guardare con gli occhi,
ricordo sempre
di non temere la sete.

Prima d'allora 
non sgorgava neanche una lacrima:
all'interno v'era solo
sabbia, calore. Un calore
che, seppur materno,
asfissiava ogni vento,
ogni battito.

Da allora
potrei perfino perire,
ma con l'acquazzone nell'anima,
in mezzo a mille venti.

Non è da ingenui rinnegare
la nostra bambinesca ingenuità?
Ora sento il mondo che cammina
al suono dei miei palpiti,
e spazzata via la scorza dura
del mio animo, tenterò
il gioco più sottovalutato
dagli uomini.

Da quando ho imparato
a guardare col cuore
ricordo sempre
di non temere la vita.

Re: Non temere la sete - Omaggio Poetico a "Il Piccolo Principe"

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Ciao,  @A Silent Kotobi      non credo che ci siamo mai incrociati sul forum, ma ho visto 0 risposte sul tuo testo e ho scelto la tua poesia per pubblicare la mia.

Questa poesia non si limita a raccontare un cambiamento: lo fai sentire. È un invito a vivere con intensità, ad abbracciare la fragilità come potenza. Leggerla è come assistere al momento esatto in cui una crisalide si apre. Mi è piaciuta moltissimo.

La voce che emerge dai tuoi versi è autentica, tormentata, ma anche libera. 
Ho letto poesie che parlano di rinascita, ma questa lo fa senza grandi dichiarazioni: è delicata, ma affonda. Quel passaggio sul "calore materno che asfissiava ogni vento" mi ha colpito… È una descrizione così viscerale dell’amore che protegge ma che può anche soffocare.

La seconda parte è davvero luminosa, come un varco che si apre: “Da allora / potrei perfino perire, / ma con l'acquazzone nell’anima” bellissima immagine! 
Sentire che la vulnerabilità diventa materia per diventare energia, forza è qualcosa che tocca nel profondo, mi vengono in mente mille immagini in cui ci rivedo situazioni, gente, storie… Ci tocca tutti, no?
Mi piace anche il riferimento alla “bambinesca ingenuità”: non la giudichi, la riabbracci. Una cosa rara e coraggiosa. 
E il finale è tipo… Un gran sospiro che risolve tutto. 
Guardare col cuore, non temere la vita. Che dire…Complimenti

Mi ha fatto pensare a certi periodi, quelli in cui sembrava tutto fermo o che andava storto ma sotto sotto c’era un fiume che scorreva.

Vorrei dirti anche qualcosa su come migliorarla ma è una poesia che ha già molto da dire.
Solo due cose:
Tendi  a spiegare troppo in certi punti, come nel finale. “Ricordo sempre / di non temere la vita” è bellissimo, ma il messaggio potrebbe guadagnare forza se lasciasse più spazio all’interpretazione.
Alcune parole sono molto evocative (come “acquazzone nell’anima” – splendida), ma in altri casi c'è il rischio di usare immagini già viste, come “scorza dura dell’animo”.
Di questo fanne ciò che vuoi, la poesia è bellissima anche così, anche la musica che ha scelto.
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Grazie di averla condivisa. [/font]

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