Cento passi sulle stesse nuvole
fra batuffoli teneri di pioggia
tiepida o radianti stelle:
v’invidiavano quelle.
...
Doccia fredda dalle stesse nuvole,
sguardi attenti a misurare spazio
con precisi compassi:
fra voi…
almeno cento passi.
Re: Almeno cento passi
2i peidi che camminano sulle nuvole non lasciano tracce
e se non lasciano tracce come potremmo contare i passi?
contare i passi sulle nuvole significa cadere
perchè le nuvole stanno in alto e non sopportano alcun contare.
se camminiamo senza lasciare orme sempre faremo un solo passo
fare un solo passo in questo modo significa essere il mondo..
così fare un solo passo è il destino santo che ci concedono le nuvole quando ci lasciano camminnare in alto.
per commentare tutto questo cito il buddhismo
il maestro Ma tzu indicò nel cielo il volo di alcune gru ad un discepolo.
dopo qualche secondo chiese al discepolo: dove sono adesso? e il discepolo le indicò più lontano.
il maestro allora gli strinse il naso con forza.
ecco perchè le nuvole faranno cadere chi cammina in cielo contando i passi.
e se non lasciano tracce come potremmo contare i passi?
contare i passi sulle nuvole significa cadere
perchè le nuvole stanno in alto e non sopportano alcun contare.
se camminiamo senza lasciare orme sempre faremo un solo passo
fare un solo passo in questo modo significa essere il mondo..
così fare un solo passo è il destino santo che ci concedono le nuvole quando ci lasciano camminnare in alto.
per commentare tutto questo cito il buddhismo
il maestro Ma tzu indicò nel cielo il volo di alcune gru ad un discepolo.
dopo qualche secondo chiese al discepolo: dove sono adesso? e il discepolo le indicò più lontano.
il maestro allora gli strinse il naso con forza.
ecco perchè le nuvole faranno cadere chi cammina in cielo contando i passi.
Re: Almeno cento passi
3Si cammina su un mondo parallelo, superiore alle banali quotidianità, in certe situazioni, che però non durano, anzi, spesso precipitano come pioggia.
Anche il parallelo che fai tu,@milarepa , rende l'idea che non si possa stare più di tanto col naso per aria.
Siamo ancorati per forza di gravità in questo mondo.
Ma sai, riguardo ai passi sulle nuvole, c'è chi li sa fare, come c'è chi cammina sui carboni ardenti senza per questo scottarsi.
Grazie del passaggio, e di essere qui con noi.
Anche il parallelo che fai tu,@milarepa , rende l'idea che non si possa stare più di tanto col naso per aria.
Siamo ancorati per forza di gravità in questo mondo.
Ma sai, riguardo ai passi sulle nuvole, c'è chi li sa fare, come c'è chi cammina sui carboni ardenti senza per questo scottarsi.
Grazie del passaggio, e di essere qui con noi.

Re: Almeno cento passi
4c'è uun racconto sufi
un uomo è sprofondato in intensa meditazione . il sapore dei cieli lo attraversa e l'uomo estasiato cheide a Dio di farlo rimanere nella gioia di questi sapori E dio glli risponde: a me non piacciono coloro che fuggono.
si sono poi i dieci tori dello zen.
nella prima compilazione l'ultimo toro era simboleggiato da un cerchio vuoto.
ma un maestro ne aggunse altri due e l'ultimo raffigurava il ritorno al mercato.
morale della favola: il cielo non ti serve per scordare la terra ma per fartela incontrare veramente perchè il mondo come dice la stessa parola è il puro.
è assai peculiare che l'esistenza dell'uomo si svolga tra due parole : mondo e cielo.
il mondo è mondo cioè il puro e il cielo è anche celo, nascondo.
c(i)elo mostra come l'evidente sia il luogo abile dei grandi nascondimenti .
il puro ci viene nascosto dal suo essere il manifesto che parla in ogni davanti.
è in questo senso che nel buddhismo samsara e nirvana sono la stessa cosa.
riguardo ai cento passi sulle nuvole.
se conti i passi le nuvole se ne rammaricheranno perchè il conteggio distrae dalla bellezza.
Noi inn fondo soffriamo e moriamo perchè consideriamo ogni adesso come un ponte.
un uomo è sprofondato in intensa meditazione . il sapore dei cieli lo attraversa e l'uomo estasiato cheide a Dio di farlo rimanere nella gioia di questi sapori E dio glli risponde: a me non piacciono coloro che fuggono.
si sono poi i dieci tori dello zen.
nella prima compilazione l'ultimo toro era simboleggiato da un cerchio vuoto.
ma un maestro ne aggunse altri due e l'ultimo raffigurava il ritorno al mercato.
morale della favola: il cielo non ti serve per scordare la terra ma per fartela incontrare veramente perchè il mondo come dice la stessa parola è il puro.
è assai peculiare che l'esistenza dell'uomo si svolga tra due parole : mondo e cielo.
il mondo è mondo cioè il puro e il cielo è anche celo, nascondo.
c(i)elo mostra come l'evidente sia il luogo abile dei grandi nascondimenti .
il puro ci viene nascosto dal suo essere il manifesto che parla in ogni davanti.
è in questo senso che nel buddhismo samsara e nirvana sono la stessa cosa.
riguardo ai cento passi sulle nuvole.
se conti i passi le nuvole se ne rammaricheranno perchè il conteggio distrae dalla bellezza.
Noi inn fondo soffriamo e moriamo perchè consideriamo ogni adesso come un ponte.