Traccia 2. In memoria
Un corpo
immerso in un fluido
riceve una spinta
dal basso verso l'alto
pari al peso del volume
del fluido spostato –
siamo corpi di carne
tenera facile a ferirsi
pensieri leggeri
amorosi sensi
come piume
potremmo volteggiare –
ma la fisica ragiona sui pesi
per questo Chagall non l'amava.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
2@Ippolita ciao
Amo Chagall, la leggerezza delle figure in volo. Una leggerezza che accentua l’orrore del volo di cui stiamo celebrando la memoria.
Carne tenera, vulnerabile. Questo siamo, ma nella nostra duplice natura umana e divina siamo anche anime, sogni, desideri, amore.
Ho trovato questo tuoi versi dirompenti.
Amo Chagall, la leggerezza delle figure in volo. Una leggerezza che accentua l’orrore del volo di cui stiamo celebrando la memoria.
Carne tenera, vulnerabile. Questo siamo, ma nella nostra duplice natura umana e divina siamo anche anime, sogni, desideri, amore.
Ho trovato questo tuoi versi dirompenti.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
3@Monica wrote: Ho trovato questo tuoi versi dirompenti.@Ippolita
Concordo, e aggiungo che, dal mio punto di vista, li trovo spietatamente lucidi. Le parole, soprattutto nella poesia, vivono anche di associazione e quel rimando all'11 settembre, a quei corpi che precipitavano, ormai scolpiti nella memoria storica collettiva, rende i tuoi versi... Non so, non trovo una parola che illustri quest'inedito accostamento tra la leggerezza dello spirito e la pesantezza dell'orrore, o forse dovrei dire della storia dato che gli orrori si susseguono quasi quotidianamente, anche se non tutti hanno il privilegio, si fa per dire, di assurgere a tanta legittima enfasi mediatica. Non è una poesia per cui si possano spendere aggettivi di natura estetica - bella , brutta - ma di certo sono parole che colpiscono e rimangono.
Ci sta un bel wow. Ciao, Ippolita.

Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
5@Ippolita
Sempre bello leggere i tuoi lampi imprevedibili dove vadano a parare.
I tuoi versi hanno un senso "oltre" e sai dargli ritmo.
Qui, per metà, la tua poesia è un postulato di fisica noto.
Ma per l'altra metà è un pensiero sconfortante e delicato insieme.
Chagall

Sempre bello leggere i tuoi lampi imprevedibili dove vadano a parare.
I tuoi versi hanno un senso "oltre" e sai dargli ritmo.
Qui, per metà, la tua poesia è un postulato di fisica noto.
Ma per l'altra metà è un pensiero sconfortante e delicato insieme.
Chagall
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
6Ippolita wrote: ma la fisica ragiona sui pesiL'accostamento tra la leggerezza dei soggetti dipinti da Chagall e la caduta con tutto il loro peso di chi era intrappolato nelle torri è sorprendente; il primo verso mi ha fatto corrugare un po' la fronte, ma anche questo, a pensarci bene, è arte: imporre l'attenzione è un richiamo che solo chi ha talento può operare.
per questo Chagall non l'amava
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
7@Monica, @Poeta Zaza, grazie.
Appena letta la traccia sulle torri, ha cominciato ha ronzarmi in testa il principio di Archimede e non c'è stato verso di escluderlo dal componimento. Poi ho pensato a Chagall, in particolare a questo dipinto:
https://images.app.goo.gl/eP4nLNMNb2RJHhpWA
ma anche a quello che gentilmente Zaza ha allegato.
Peccato che non voliamo, davvero.
Vi abbraccio! Grazie ancora.
Appena letta la traccia sulle torri, ha cominciato ha ronzarmi in testa il principio di Archimede e non c'è stato verso di escluderlo dal componimento. Poi ho pensato a Chagall, in particolare a questo dipinto:
https://images.app.goo.gl/eP4nLNMNb2RJHhpWA
ma anche a quello che gentilmente Zaza ha allegato.
Peccato che non voliamo, davvero.
Vi abbraccio! Grazie ancora.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
8@Bob66
Roberto, grazie. Per aver letto e per il giudizio positivo. Mi dispiace non trovarti tra i partecipanti. Grazie ancora.
Roberto, grazie. Per aver letto e per il giudizio positivo. Mi dispiace non trovarti tra i partecipanti. Grazie ancora.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
9@Ippolita ciao.
Una poesia dalla costruzione raffinata e rigorosa come un sillogismo.
Elemento A: Archimede, la fisica, la pesantezza dei corpi. Prima strofa.
Elemento B: I pensieri, i sentimenti e i corpi come corpi atti a sentire nella loro vulnerabilità. Seconda strofa.
Sintesi. L'inconciliabilità tra i corpi della fisica e quelli dell'emotività. Chagall. Terza strofa.
La costruzione metatestuale elude completamente il soggetto della poesia, pensato ma mai nominato e che fa riferimento al tema della traccia. Questo rende ancora più prezioso il rimando a Chagall che oltre a essere pittore di voli surreali da buon surrealista è testimone di quell'arte che apre a un mondo interiore che guarda oltre l'apparenza: la surrealtà appunto. Questo aspetto è un ponte tra l'arte e la vita vissuta. Si pensi al più celebre quadro surrealista: "Il bombardamento di Guernica" di Picasso, l'elemento umano in rapporto alla storicità è centrale nella poetica surrealista. La chiamata in causa di questa dimensione nobilità tutto il gioco metatestuale del componimento e di quel non detto così presente nella sua assenza tra le parole dei tuoi versi.
In sintesi ho aprezzato la tua poesia.
Una poesia dalla costruzione raffinata e rigorosa come un sillogismo.
Elemento A: Archimede, la fisica, la pesantezza dei corpi. Prima strofa.
Elemento B: I pensieri, i sentimenti e i corpi come corpi atti a sentire nella loro vulnerabilità. Seconda strofa.
Sintesi. L'inconciliabilità tra i corpi della fisica e quelli dell'emotività. Chagall. Terza strofa.
La costruzione metatestuale elude completamente il soggetto della poesia, pensato ma mai nominato e che fa riferimento al tema della traccia. Questo rende ancora più prezioso il rimando a Chagall che oltre a essere pittore di voli surreali da buon surrealista è testimone di quell'arte che apre a un mondo interiore che guarda oltre l'apparenza: la surrealtà appunto. Questo aspetto è un ponte tra l'arte e la vita vissuta. Si pensi al più celebre quadro surrealista: "Il bombardamento di Guernica" di Picasso, l'elemento umano in rapporto alla storicità è centrale nella poetica surrealista. La chiamata in causa di questa dimensione nobilità tutto il gioco metatestuale del componimento e di quel non detto così presente nella sua assenza tra le parole dei tuoi versi.
In sintesi ho aprezzato la tua poesia.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
10@Adel J. Pellitteri
Adelaide, grazie per le parole bellissime e immeritate e per essere qui con noi a festeggiare questo importante diciottesimo!

Adelaide, grazie per le parole bellissime e immeritate e per essere qui con noi a festeggiare questo importante diciottesimo!
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
11Come sempre @Ippolita non deludi mai.
La fisica della prima strofa introduce la fragilità biologica ed emotiva della seconda.
Hai una scrittura matura e stimolante, sempre impreziosita con riferimenti colti. Brava Ippy
La fisica della prima strofa introduce la fragilità biologica ed emotiva della seconda.
Ippolita wrote: come piumee di fatto è andata così per alcune cadute dalle torri.
potremmo volteggiare –
Ippolita wrote: ma la fisica ragiona sui pesiCredo che neanche Magritte l'amasse.
per questo Chagall non l'amava.
Hai una scrittura matura e stimolante, sempre impreziosita con riferimenti colti. Brava Ippy

"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
12Davvero @Ippolita sorprendente come citando Archimede e materia solida (i corpi in senso materiale delle vittime dell'11 settembre) nella prima strofa hai davvero con maestria tramesso la non tangibilità dei pensieri, nella seconda.
La chiusa con la frase di Chagall è molto bella.
Unica cosa io non credo che fisica ed emotività siano scisse.. ma non è questa la sede per approfondire tale concetto.
Bravissima!
La chiusa con la frase di Chagall è molto bella.
Unica cosa io non credo che fisica ed emotività siano scisse.. ma non è questa la sede per approfondire tale concetto.
Bravissima!
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
13@Anglares, grazie per il commento da cui, come sempre, c'è tanto da imparare. Sono contentissima che tu abbia apprezzato il mio lampo.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
14ciao @Ippolita . Secondo me l'ispirazione l'hai colta da un lungo periodo di vacanza
spensierata e leggera..
Come al solito originale, anticonformista, spregiudicata un tantino? Non può che essere un sincero lampo che ti è passato per la mente, perché si vede che non c'è niente di costruito. L'unica osservazione che farei, se me lo concedi, è che è poco poetica
poco sentimento!! ( azz... sentimento non si può dire) ciao a presto 

Come al solito originale, anticonformista, spregiudicata un tantino? Non può che essere un sincero lampo che ti è passato per la mente, perché si vede che non c'è niente di costruito. L'unica osservazione che farei, se me lo concedi, è che è poco poetica


Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
15Ciao @Ippolita,
questa poesia è "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, fa sorridere però, permettimi, come @bestseller2020 ci avrei desiderato più sentimento. Inoltre bisogna che ci chiariamo cosa si intende per seguire una traccia, perché qui non mi pare che ci sia "memoria" nè tanto meno una "traccia" della tragedia dell'11 settembre. Il fatto che Chagall non amasse la fisica non vol dire che noi non
In ogni caso, come ho detto, "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, che fa sorridere e ho letto con divertimento.Ciao
questa poesia è "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, fa sorridere però, permettimi, come @bestseller2020 ci avrei desiderato più sentimento. Inoltre bisogna che ci chiariamo cosa si intende per seguire una traccia, perché qui non mi pare che ci sia "memoria" nè tanto meno una "traccia" della tragedia dell'11 settembre. Il fatto che Chagall non amasse la fisica non vol dire che noi non
Ippolita wrote: siamo corpi di carneperché siamo fin troppo facili a ferirsi; e forse lo si poteva sviluppare di più.
tenera facile a ferirsi
In ogni caso, come ho detto, "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, che fa sorridere e ho letto con divertimento.Ciao

Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
16Felice di non deluderti, cara @ElmoInverso, e grazie per il tuo giudizio.
Grazie, inoltre, per Magritte: ho avuto quel dipinto per anni di fronte alla scrivania.
Grazie, inoltre, per Magritte: ho avuto quel dipinto per anni di fronte alla scrivania.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
18bestseller2020 wrote: ciao @Ippolita . Secondo me l'ispirazione l'hai colta da un lungo periodo di vacanzaCaro Best, più che vacanza io la chiamo trasloco estivo al mare, dove quasi sempre (a parte le ore sulla spiaggia, ovvio) ho da fare molto più che a casa di Roma, perché, insieme ai testi che mi porto dietro per lavoro, c'è sempre un via vai di ospiti (piacevolissimo, certo, ma comunque impegnativo).spensierata e leggera..
Come al solito originale, anticonformista, spregiudicata un tantino? Non può che essere un sincero lampo che ti è passato per la mente, perché si vede che non c'è niente di costruito. L'unica osservazione che farei, se me lo concedi, è che è poco poeticapoco sentimento!! ( azz... sentimento non si può dire) ciao a presto
Sulla mancanza di sentimento ti rispondo appena ringrazio Gianfranco. Ora vado a leggere i racconti del MI. Mannaggia che non ci sei!
Grazie mille per il tuo parere.
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
19Gianfranco P wrote: Ciao @Ippolita,Gentilissimo Gianfranco, ti ringrazio per la tua opinione. Riguardo al sentimento, forse abbiamo dello stesso un'idea differente: io cerco di evitare come la peste il sentimentalismo, e, dove il dolore esorbita, provo a mettere in atto misure di contenimento. Come in questo caso.
questa poesia è "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, fa sorridere però, permettimi, come @bestseller2020 ci avrei desiderato più sentimento. Inoltre bisogna che ci chiariamo cosa si intende per seguire una traccia, perché qui non mi pare che ci sia "memoria" nè tanto meno una "traccia" della tragedia dell'11 settembre. Il fatto che Chagall non amasse la fisica non vol dire che noi non
perché siamo fin troppo facili a ferirsi; e forse lo si poteva sviluppare di più.
In ogni caso, come ho detto, "uno svolazzo" delicato sulla scia dei corpi incorporei di Chagall, che fa sorridere e ho letto con divertimento.Ciao
Mi dispiace che il testo ti sia sembrato uno "svolazzo che fa sorridere", perchè le mie intenzioni erano di tutt'altra natura.
Riguardo all'adesione alla traccia, non ho perso di vista neppure per un nanosecondo la poesia di riferimento.
Ti ringrazio molto per l'attenzione e per la tua sincerità, che ho molto apprezzato.
Ciao!
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
20Ciao @Ippolita è sempre un piacere leggere le tue poesie sempre sorprendenti e sempre diverse le une dalle altre, rimango sempre a bocca aperta, brava davvero. Questa volta l'inizio mi ha spiazzato, ho pensato ma cosa sta facendo ippolita, è impazzita? Devo dirti che oltra ad avermi sconcertato eri riuscita, con quell'incipit, a solleticare la mia curiosità. In effetti leggere un principio di fisica come incipit di una poesia non è cosa che mi sia capitata spesso, anzi se devo essere sincero non mi è mai successo, ma forse può essere colpa mia, probabilmente dovrei leggere più spesso di quello che faccio. La seconda stanza non mi ha sgarbugliato la matassa, ho continuato a navigare in acque poco chiare (tanto per rimanere nel tema dei fluidi).
Gli ultimi due versi
La terza e ultima stanza funziona perfettamente come collante fra le due precedenti, il reale e l'ideale e ne mette a fuoco implacabilmente il contrasto.
Brava Ippolita, mi inchino sei veramente una Poetessa.
Cordiasli saluti,
Mirko
Gli ultimi due versi
Ippolita wrote: ma la fisica ragiona sui pesisono stati illuminanti e geniali. L'ossimoro fra i quadri di Chagall e i corpi che cadono è potente, è un vero pugno allo stomaco. Per quanti sforzi proviamo a fare per poter volare, cercando di dimenticarci del peso delle cose di tutti i giorni, ci sono sempre fatti e/o eventi che ci costringono a guardare la vita reale. Cadiamo sempre e non solo fisicamente, come purtroppo abbiamo visto in quelle tremende immagini dell'11 settembre, ma anche metaforicamente.
per questo Chagall non l'amava.
La terza e ultima stanza funziona perfettamente come collante fra le due precedenti, il reale e l'ideale e ne mette a fuoco implacabilmente il contrasto.
Brava Ippolita, mi inchino sei veramente una Poetessa.
Cordiasli saluti,
Mirko
Re: [LP18] Siamo corpi di carne tenera
21@Intes MK-69
Mirko, come ringraziarti per queste tue stupende parole, che non merito?
Sono io a inchinarmi alla tua benevolenza.
Un caro abbraccio.

Mirko, come ringraziarti per queste tue stupende parole, che non merito?
Sono io a inchinarmi alla tua benevolenza.
Un caro abbraccio.