[CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Blackout Poetry
Traccia: Diario del primo amore, di Giacomo Leopardi


[font=Arial, "sans-serif"]Diario del primo amore (Giacomo Leopardi)[/font][font=Arial, "sans-serif"]

Svegliatomi prima del giorno (né più ho ridormito), mi sono ricominciati, com’è naturale, o più veramente continuati gli stessi pensieri, e dirò pure che io avea prima di addormentarmi considerato che il sonno mi suole grandemente infievolire e quasi ammorzare le idee del giorno innanzi specialmente delle riforme e degli atti di persone nuove, temendo che questa volta non mi avvenisse così. Ma quelle per lo contrario essendosi continuate anche nel sonno, mi si sono riaffacciate alla mente freschissime e quasi rinvigorite. E perché la finestra della mia stanza risponde in un cortile che dà lume all’androne di casa, io sentendo passar gente così per tempo, subito mi sono accorto che i forestieri si preparavano al partire, e con grandissima pazienza e impazienza, sentendo prima passare i cavalli, poi arrivar la carrozza, poi andar gente su e giù, ho aspettato un buon pezzo coll’orecchio avidissimamente teso, credendo a ogni momento che discendesse la Signora, per sentirne la voce l’ultima volta; e l’ho sentita. Non m’ha saputo dispiacere questa partenza, perché io prevedeva che avrei dovuto passare una trista giornata se i forestieri si fossero trattenuti. Ed ora la passo con quei moti specificati di sopra, e aggiungici un doloretto acerbo che mi prende ogni volta che mi ricordo dei dì passati, ricordanza malinconica oltre a quanto io potrei dire, e quando il ritorno delle stesse ore e circostanze della vita, mi richiama alla memoria quelle di que’ giorni, vedendomi dintorno un gran voto, e stringendomisi amaramente il cuore. Il quale tenerissimo, teneramente e subitamente si apre, ma solo solissimo per quel suo oggetto, ché per qualche altro questi pensieri m’hanno fatto e della mente e degli occhi oltremodo schivo e modestissimo, tanto ch’io non soffro di fissare lo sguardo nel viso sia deforme (che se più o manco m’annoi, non lo so ben discernere) o sia bello o chicchessia, né in figure o cose tali; parendomi che quella vista contamini la purità di quei pensieri e di quella idea ed immagine spirante e visibilissima che ho nella mente. E così il sentir parlare di quella persona, mi scuote e tormenta –come a chi si tastasse o palpeggiasse una parte del corpo addoloratissima, e spesso mi fa rabbia e nausea; come veramente mi mette a soqquadro lo stomaco e mi fa disperare il sentir discorsi allegri, e in genere io tacendo sempre, sfuggo quanto più posso il sentir parlare, massime negli accessi di quei pensieri. a petto ai quali ogni cosa mi par feccia, e molte ne disprezzo che prima non disprezzava, anche lo studio, al quale ho l’intelletto chiusissimo, e quasi anche, benché forse non del tutto, la gloria. E sono sorvegliatissimo al cibo, la qual cosa noto come non ordinaria in me né anche nelle maggiori angosce, e però indizio di vero turbamento. Se questo è amore, che io non so, questa è la prima volta che io lo provo in età da farci sopra qualche considerazione; ed eccomi di diciannove anni e mezzo, innamorato. E veggo bene che l’amore dev’esser cosa amarissima, e che io purtroppo (dico dell’amor tenero e sentimentale) ne sarò sempre schiavo. Benché questo presente (il quale, come ieri sera quasi subito dopo il giuocare, pensai, probabilmente è nato dall’inesperienza e dalla novità del diletto) son certo che il tempo fra pochissimo lo guarirà: e questo non so bene se mi piaccia o mi dispiaccia, salvo che la saviezza mi fa dire a me stesso di sì. Volendo pur dare qualche alleggiamento al mio cuore, e non sapendo né volendo farlo altrimenti che collo scrivere, né potendo oggi scrivere altro, tentato il verso, e trovatolo restio, ho scritto queste righe, anche ad oggetto di speculare minutamente le viscere dell’amore, e di poter sempre riandare appuntino la prima vera entrata nel mio cuore di questa sovrana passione.[/font]


[font=Arial, "sans-serif"] [/font]



Nostalgie di un fuggiasco


Prima del giorno
gli stessi pensieri
e prima di addormentarmi
idee del giorno e persone nuove
si sono riaffacciate alla mente.
In un cortile
i forestieri si preparavano a partire,
gente su e giù, per sentirne la voce;
l’ho sentita.
Ogni volta che ricordo
il ritorno della vita
il cuore si apre,
ma questi pensieri io soffro di fissare,
immagine spirante che ho nella mente.
Sentir parlare mi tormenta,
mi fa disperare sentir discorsi allegri
sempre sfuggo il sentir parlare.
Indizio di vero turbamento.
Amore cosa amarissima,
questo presente lo guarirà
Non so dire a me stesso di sì.
Al mio cuore, trovatolo restio,
ho scritto queste righe,
questa sovrana passione.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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@Alberto Tosciri Caspita! che dire! tra quelle lette, la tua è quella riuscita meglio, grande armonia e continuità, in poche parole non si percepisce alcuna forzatura. Tutti ci siamo attenuti allo stretto necessario per tirare fuori qualcosa di vagamente sensato, tu hai fatto un lavoro straordinario. Nella strofa che segue si  percepisce una forte inadeguatezza del tuo personaggio nello stare in mezzo agli altri:  
"Sentir parlare mi tormenta, 
mi fa disperare sentir discorsi allegri 
sempre fuggo il sentir parlare"

Se posso permettermi avverto perfino una nota autobiografica.
In più hai mantenuto tutto il pregio della scrittura leopardiana.
Per te, con grande sincerità, solo complimenti.

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Grazie davvero, molto gentile @Adel J. Pellitteri

Nell' Off topic del contest avevo confessato che per me questo stile Blackout Poetry mi era familiare prima di averne ancora consapevolezza, se pure la Blackout Poetry esisteva negli anni Ottanta; lo usavo per una parte del lavoro che facevo: estrapolare da qualsiasi testo delle frasi di senso compiuto, botta e risposta, parola d'ordine e controparola. Una cosa molto prosaica e direi piuttosto squallida, ma nessuno era in grado di farlo o ne aveva voglia, io mi trovavo a mio agio e allora lo facevano fare a me, pensando di farmi un dispetto, mentre invece mi divertivo, ma senza darlo a vedere...

Devo dire che amo molto Giacomo Leopardi, ho cercato di mantenere il suo stile, del resto le parole sono tutte sue, per quanto abbia un po' modificato gli intenti...
Adel J. Pellitteri wrote: Tue May 06, 2025 9:12 amSe posso permettermi avverto perfino una nota autobiografica.
Sì. Questo è dolorosamente vero. La vita è bella in compagnia dei nostri simili, fin dall'infanzia. Per alcuni questo non è stato possibile. I ricordi e le sofferenze rimangono.

Ciao
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Alberto Tosciri wrote: Sun May 04, 2025 7:24 pmIn un cortile
Mi ha commosso l’accenno al cortile, perché ricordo che è un luogo di grande importanza nel tuo immaginario. Mi pare che tu sia riuscito a costruire un testo in qualche modo autobiografico e ciò è molto interessante.
Alberto Tosciri wrote: Sun May 04, 2025 7:24 pmNon so dire a me stesso di sì.
La presenza della negazione capovolge il senso originario e lo rende solo tuo: una prova ulteriore delle infinite risorse della tecnica che sperimentiamo.
Bella e triste, @Alberto Tosciri
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Grazie @Ippolita
Ippolita wrote: Tue May 06, 2025 11:39 pmBella e triste
Già. Questa tecnica della Blackout Poetry è interessante e "micidiale".
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Complimenti @Alberto Tosciri, probabilmente la poesia più completa e articolata di questo contest.
Nella mia totale ignoranza, l'ho trovata la più studiata, incisiva e complessa.

Mi hai raccontato tantissimo: di te, della vita, dell'inizio di una giornata.

Vorrei dirti di più, ma non ne capisco moltissimo. Posso solo confermare che mi è piaciuta e che si è percepito forte il messaggio.

A rileggerti super volentieri.

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Ti ringrazio tanto @Claire1987
Claire1987 wrote: Wed May 07, 2025 8:16 pmVorrei dirti di più, ma non ne capisco moltissimo. Posso solo confermare che mi è piaciuta e che si è percepito forte il messaggio.
Non pensare che io sia un esperto di poesia, mi piace tantissimo ma non so scriverne e anzi mi scuso con chi la poesia la pratica davvero con sapienza, passione e maestria. Ogni tanto riesco a combinare qualcosa di passabile, come con la Blackout Poetry.

Penso che da qualunque testo si possa estrapolare quello che si vuole: le parole sono parole, così come rappresentano un fatto ne possono rappresentre un altro, basta cambiare il loro ordine. 
Io poi, per mia abitudine e tendenza, non riesco mai a essere ermetico, criptico, specie con la poesia, che non è il mio campo e proprio per questo cerco di renderlo "coltivabile", semplice e comprensibile, sia dicendo cose belle che cose un po' tristi.
Claire1987 wrote: Wed May 07, 2025 8:16 pmA rileggerti super volentieri.
Questa è la cosa più bella per me, mi fa piacere. Ancora grazie.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Devo premettere, @Alberto Tosciri, che non capisco praticamente niente di poesia, quindi prendi questo commento come sensazione/i a lettura. Ti faccio questa premessa perché tra questi versi
Alberto Tosciri wrote: Sun May 04, 2025 7:24 pmIndizio di vero turbamento.
Amore cosa amarissima,
ho avvertito un grosso stacco tra tutta la prima parte fatta di sensazioni della voce narrante e l'ultima, un po' il dietro le quinte. Tutta la prima parte l'ho trovata meravigliosa nella forma e nel significato e mi ha fatto venire in mente le volte che in agorà o con Flambar (sul WD) raccontavate della vostra vita vissuta (la tua nell'esercito se non erro). Ho percepito molto sotto questo punto. L'ultima parte sembra quasi un respiro a freddo su quanto detto sopra.
Comunque, niente da dire ma solo da imparare. :libro:  
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Sentir parlare mi tormenta,
mi fa disperare sentir discorsi allegri
sempre sfuggo il sentir parlare.
Indizio di vero turbamento.

Questa è la parte che più mi piace, un disprezzo sartriano nei confronti dell'umanità 
Sono d'accordo, schifosissimi esseri umani!
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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@bwv582
bwv582 wrote: Thu May 08, 2025 11:04 amDevo premettere, @Alberto Tosciri, che non capisco praticamente niente di poesia, quindi prendi questo commento come sensazione/i a lettura.
Tranquillo: nemmeno io capisco di poesia.
bwv582 wrote: Thu May 08, 2025 11:04 amTi faccio questa premessa perché tra questi versi
Sì, di stacchi ce ne sono innumerevoli. Non è difficile ma alquanto macchinoso unire il tutto in qualcosa che dia l’impressione di avere un senso.
bwv582 wrote: Thu May 08, 2025 11:04 amTutta la prima parte l'ho trovata meravigliosa nella forma e nel significato e mi ha fatto venire in mente le volte che in agorà o con Flambar (sul WD) raccontavate della vostra vita vissuta (la tua nell'esercito se non erro). Ho percepito molto sotto questo punto. L'ultima parte sembra quasi un respiro a freddo su quanto detto sopra.
Ricordo Flambar e le chiacchierate sulla vita. Sì, la mia nell’Esercito. Ora sono in pensione.
bwv582 wrote: Thu May 08, 2025 11:04 amComunque, niente da dire ma solo da imparare. :libro:  
Ti ringrazio, ma non sono un buon maestro. Mi sarebbe piaciuto esserlo, lo confesso. Forse avrei potuto, ma non lo sono.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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@NanoVetricida
NanoVetricida wrote: Thu May 08, 2025 12:36 pmSentir parlare mi tormenta,
mi fa disperare sentir discorsi allegri
sempre sfuggo il sentir parlare.
Indizio di vero turbamento.

Questa è la parte che più mi piace, un disprezzo sartriano nei confronti dell'umanità 
Ah, il grande Sartre!
Ho sempre ammirato un vero marxista che rifiutava stalinismo e capitalismo! E come non ammirare, nella produzione teatrale, il fantastico dramma claustrofobico “I sequestrati di Altona?” Vidi la trasposizione cinematografica fatta da Vittorio De Sica e in seguito lessi il libro che mi turbò e affascinò moltissimo allo stesso tempo.

Sentire parlare i propri simili, disperarsi per mille motivi, forse anche per non essere stati inclusi, sfuggire i propri simili non è normale.
Penso sia l’inizio di un turbamento grave se non di una vera e propria patologia.
NanoVetricida wrote: Thu May 08, 2025 12:36 pmSono d'accordo, schifosissimi esseri umani!
Non bisogna disperare.
In questi giorni un nuovo Papa cristiano ri-comincia a parlare di Dio e di Gesù nei suoi discorsi e spero si continui così.
Ho notato, da sempre, che la fisionomia di certi ceffi del mondo, permeati di assoluta certezza sulle loro convinzioni terra terra, cambia all'improvviso quando qualcuno gli sbatte, letteramente, il messaggio cristiano in faccia.
Assumono parvenze umane che sembrano promettere bene.
Ho visto una sorta di smarrimento in molti noti ceffi televisivi, e anche nella gente comune, di tutti i tipi e generi, facce attonite che non avevano mai preso in considerazione che ci fossero uomini che credessero e rappresentassero qualcosa che loro non sono in grado di concepire e tantomeno comprendere.
Last edited by Alberto Tosciri on Sat May 10, 2025 7:55 pm, edited 1 time in total.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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Grande Alberto, i sequestrati di altona è l'apoteosi, che piacere conoscere qualcuno che abbia letto questo testo. Massima stima  
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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NanoVetricida wrote: Sat May 10, 2025 7:40 pmGrande Alberto, i sequestrati di altona è l'apoteosi, che piacere conoscere qualcuno che abbia letto questo testo. Massima stima
Dovrebbero farlo leggere anche nelle scuole, ma non sono ottimista.
Ti ringrazio per la stima. È reciproca.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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ciao @Alberto Tosciri 

Vedo che hai cercato di non buttare via niente, come sana abitudine  :D

Ne hai tirato fuori un pezzo facile nella lettura e di facile comprensione.. L'avevi detto che sei un artista della blackout..
Mi accodo all'idea che sia di taglio autobiografico, e comunque, l'dea del fuggiasco mi piace. Chi non scappa, rimane intrappolato...
Ciao, a si biri..
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP 18] Nostalgie di un fuggiasco

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bestseller2020 wrote: Sun May 11, 2025 12:07 pmVedo che hai cercato di non buttare via niente, come sana abitudine 
Non mi sono mai piaciuti gli sprechi...  :D
bestseller2020 wrote: Sun May 11, 2025 12:07 pmL'avevi detto che sei un artista della blackout..
Prima che nascesse, il che dovrebbe far pensare...  :D
bestseller2020 wrote: Sun May 11, 2025 12:07 pmMi accodo all'idea che sia di taglio autobiografico, e comunque, l'dea del fuggiasco mi piace. Chi non scappa, rimane intrappolato...
Penso che tutti gli uomini siano dei fuggiaschi: consapevoli o inconsapevoli.
Io, purtroppo o per fortuna, non so, sono sempre stato consapevole. Ho sempre visto la gabbia e i suoi guardiani.
La cosa non è piacevole, credimi, e ancora meno essere intrappolati perchè la fuga, non che sia impossibile ma, con tutte le pastoie che ci hanno messo, è tortuosa.

Ciao a si biri  :D
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

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