[MI151] Ritorno al 2021

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Traccia di mezzogiorno


“Piacere: Ulisse! Nascerò fra 27 anni.”
“Io Rebecca, nascerò fra 260 anni.”
“Piacere, Marco, io nascerò fra 3.500 anni.”
“Gix, fra 2.300.000 di anni.”
Imbarazzati.
Curiosi.
Nessuno aveva il coraggio di parlare.
Poi Ulisse, il primo futuro nascituro, si fece coraggio e ruppe il silenzio:
“Cosa mangiate?”
“Ormoni alla griglia, gusto pollo al limone. Sono i miei preferiti” rispose Rebecca.
“Mangiare: questo verbo non esiste più. Non ne abbiamo più bisogno da più di mille anni” rispose Marco.
“E come vi nutrite?” chiese Ulisse.
Una volta al mese inseriamo, da una piccola fessura creata nell'ombelico, una fialetta che ci rilascia lentamente tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno.”
“E tu?” chiesero a Gix
Rimase in silenzio; era l'unico che, teoricamente, poteva sapere tutto. Si presentava con la fisionomia di un bambino alto poco più di un metro.
“Perché hanno mandato un bambino che non sa neanche parlare?” domandò Rebecca.
“Non sono proprio un bambino: ho 427 anni!” rispose Gix.
“Lo sapevo che c'era qualcosa di strano!” replicò Marco.
“Come, lo sapevi?” domandò Ulisse.
“Ti sembra normale avere la pelle verde?” si associò Rebecca.
“Forse è un rettiliano” proseguì Ulisse.
“Quindi, quanto vive un essere umano nella vostra epoca?” chiese Marco.
“Essere umano? Sono estinti da più di un milioni di anni”
“Eh! Estinti?”
“Ma allora tu cosa sei?
“Sono un'illusione, un ricordo materializzato. Ecco ora sparisco...zzzz.”
“Ehi! Noooo! Torna tra noi! Siamo così curiosi di conoscere il futuro!” esclamò Ulisse.
“Futuro? Il futuro sono io: fra 260 anni!” rispose Rebecca.
“O io: tra 3.500 anni. Il nostro amico Gix, invece, mi sembra oltre il futuro.”
“Ecco, ritorno fra voi: zzzzz” e riapparve come prima, nello stesso punto.
“Ma se la razza umana è estinta, da chi è abitata la terra?” chiese Marco.
“Da pensieri materializzati, come me. Prima che si estinguesse, abbiamo messo a punto un sistema per far vivere i nostri pensieri.”
“Perché? A che scopo? Che senso ha una terra vissuta da soli pensieri” partì una voce.
È un messaggio per i futuri visitatori, per spiegargli la nostra storia. E poi, siamo sempre noi a guidare i pensieri.”
“Noi? Ma non hai detto che eravate estinti?”
“Dalla Terra, ma ci siamo trasferiti in un altro pianeta simile.”
“Perché?”
“Quando la terra diventa una palla di fuoco, provate a viverci voi.”
“Penso di capire cosa è successo” intuì Marco.
“Non dirmi che è stato il solito meteorite” dissero gli altri.
“Anche se antichi, avete un discreto acume” concluse Gix.
“Quindi? Siete riusciti a sfuggire alla catastrofe?”
“Se sono qui a raccontarvi...sapevamo dell'evento e ci siamo preparati per tempo alla migrazione.”
“E dove siete andati?”
“A solo qualche anno luce dalla terra: un bel pianetino.”
“Ed era abitato?” domandò Rebecca.
“Sì, da pensieri materializzati, simili a quelli che abbiamo lasciato sulla terra.”
“Inizio ad essere confuso” disse Ulisse.
“Cioè, vuoi dire che qualcuno che ha abitato in quel pianeta dove siete emigrati, non aveva più le condizioni per vivere ed è dovuto partire lasciando dei messaggi in modo che il successivo visitatore, l'uomo, avrebbe compreso il perché della partenza?”
“Esattamente!” rispose Gix
“Quindi, immagino che il clima dev'essere stato invivibile, inabitabile; una palla di fuoco o di ghiaccio?”
“Al contrario! Per noi è stato un paradiso: clima mite tutto l'anno; risorse naturali infinite; cibo in abbondanza che si auto produceva.”
“Continuo a non capire. Perché sono andati via gli abitanti di quel pianeta?” continuava Ulisse.
“Gradualmente iniziarono ad essere allergici all'ossigeno: all'inizio delle semplici macchioline, poi un prurito, bolle che scoppiavano, pelle che si squamava, fino al soffocamento.”
“Pazzesco!” dissero tutti “E di che cosa avevano bisogno per vivere.”
“Di solo idrogeno. Non hanno fatto fatica a trovare un altro posto con quelle caratteristiche.”
“Solo dei batteri possono vivere immersi in quel tipo di gas allo stato liquido” rispose Marco, l'unico che riusciva a seguirlo.
“Ma qui non parliamo di batteri, ma di esseri di una grandezza animale!” esclamò Rebecca disorientata.
“E chi l'ha detto” intervenne Gix. “Bravo Marco, hai colto il punto. Infatti parliamo di colonie di batteri, ma della grandezza di un T-rex”
“Ma cosa dici? Batteri giganti? E di cosa si nutrirebbero?” chiese incredulo Ulisse.
“Logico: di altri batteri più deboli; nella naturale guerra dove il più forte vince. Per uno strano caso, uno su un milione cresceva anche di volume; e più cresceva e più diventava vorace fino a divorare il corpo che lo conteneva.”
“Che orrore!” esclamarono tutti. “E qual'era il corpo che lo conteneva?”
“Un gigantesco fiore bianco che odorava di pecorino”
“Per me ci sta prendendo in giro” ridacchiò Ulisse
“Aspetta! Quindi erano vegetariani?” chiese Rebecca mostrando interesse.
“Già, poi il grande fiore ha sviluppato degli anticorpi, delle tossine, che hanno messo in crisi tutta la colonia di batteri, provocandone il lento annientamento. Trovarono un altro ospite che odorava di taleggio, si riadattarono ma poi arrivò il problema dell'ossigeno...”
“E che aspetto avevano questi batteri giganti?” chiese Rebecca un po' schifata, solitamente molto impressionabile verso ogni tipo di bestia.
“Assomigliavano un po' allo strucocciniglio”
“Ma che cos'è?!” chiesero tutti.
“Già, siete troppo giovani. E' una nostra creazione in laboratorio: un incrocio tra lo struzzo, la coccinella e il coniglio.”
“Secondo me questo è scappato da un centro psichiatrico!” continuò sempre più spazientito Ulisse.
“Lasciamolo finire. Quindi li avete creati voi? Perché? E a che scopo fare questo incrocio?”
“Nessuno. L'epoca di far le cose seguendo uno scopo è finita da due milioni di anni.”
“Anche se sono avanti nel futuro, non ce la posso più fare. Vi saluto!” disse Marco.
“Aspetta, Marco, avrei io una curiosità da chiederti. Ma la Panda la fanno ancora da voi?”
“Che cos'è?” rispose Marco
“Sì, cos'è?” si aggregò Rebecca.
“Niente, un pensiero démodé” rispose Ulisse. “Che strane coincidenze: fra 27 nascerò e oggi è il mio compleanno, ho fatto un mutuo di trent'anni di cui ne ho pagati solo tre. Spero di non entrare nel club dei 27.”
“Che cos'è?”
“Era un modo per definire alcuni geni musicali scomparsi misteriosamente a quell'età. In effetti non corro questo rischio.”
“Sarei proprio curioso di vedere come vivevano in questo istante” disse Gix.
“Anche noi” si associarono Rebecca e Marco.
“Non vi perdete niente” rispose Ulisse. “I miei genitori mi parlavano spesso di quello che era successo in quel periodo.”
“Ma sì! È sempre bello vedere le abitudini del passato” disse Rebecca.
“Passato? E' archeologia umanoide. Non esiste più il concetto di...”
“Non ti sopporto più!” sbuffò Marco rivolgendosi a Gix.
Scostarono la tenda della stanza in cui si erano ritrovati che dava su una grande piazza contornata da palazzi. Un'insegna luminosa indicava la data: 03-02-2021. Cerano negozi, macchine parcheggiate, bar, ristoranti. Ma nessuno in giro. Tutto fermo. Un silenzio rotto solo dal cinguettio di vari uccellini.
“Ve lo avevo detto che non vi perdevate nulla” disse Ulisse.
“Avevate cambiato il giorno con la notte?” chiese Rebecca
“Notte? Da noi la notte è un concetto...”
“Non ce ne frega!!!” lo fermarono, sempre lui, prima che finisse la frase.
“No” rispose Ulisse. Si diceva che a cavallo di quell'anno non si poteva più uscire di casa.”
“Bene, è stato bello ma è arrivato il momento di tornare al nostro tempo” dissero Marco e Rebecca.
“Non si può, è vietato qualsiasi spostamento, anche nel tempo” rispose Ulisse.
“Eh! Perché mai?”
“Uno strano virus che incombe.”
“E per quanto dovremmo restare qui?”
“Credo qualche mese.”
“Stai scherzando? Qualche mese con questo nanetto?” replicò Marco.
“Scusate, dimenticate che sono un pensiero materializzato. Ciao ciao.”
Ma la porta restò chiusa anche ai pensieri.
Non restava altro che aspettare.

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Ciao @Kasimiro. Delizioso! Proprio una bella idea per il tuo percorso a rebour. La scelta di utilizzare esclusivamente i dialoghi rende fruibile la lettura e non stanca. Ganzo!  👍

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Ciao! Un racconto molto interessante che mischia molti elementi sia del tempo, che dello spazio. La scelta dei dialoghi però funziona egregiamente e aiuta il lettore a dipanarsi fra i vari piani! Piaciuto! <3

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Storie di varia umanità, vissuta o da vivere, i cui esponenti - staccati da ordini di tempo spropositati -  si incrociano ai tempi nostri, in una notte in coprifuoco da Covid19, a raccontarsi il loro tempo e le forme della loro esistenza. 
Quattro vite agli antipodi del tempo, della forma e dello spazio, che convergono in un lockdown imprevedibile.
Un racconto sul fantastico-fantascientifico, ben scritto, originale, ironico e simpatico. @Kasimiro   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Ciao @Kasimiro, il tuo racconto mi è piaciuto, soprattutto perchè sei riuscito a unire quattro vite e personalità così diverse tra loro, e poi a chi non piacerebbe sapere cosa succederà in futuro? Già, ma quale futuro, 260 anni, 3500 anni o 2 milioni? :P

Sia io che te abbiamo raccontato la fine della Terra, la tua narrazione lascia però sicuramente una prospettiva più positiva, di rinascita...come ci vorrebbe in questo periodo. 
Kasimiro wrote: A solo qualche anno luce dalla terra: un bel pianetino.”
In queste due occasioni ti sei scordato la lettera maiuscola in "Terra".
Kasimiro wrote: Cerano negozi, macchine parcheggiate, bar, ristoranti.
Piccolissima svista.


Complimenti, comunque, un racconto che ho trovato molto simpatico! :)

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Ciao @Kasimiro
Bel racconto, quasi un flusso di coscienza fatto di dialoghi, che strizza l'occhio a chimica, fisica e biologia, con chicche fuori contesto come la Panda, il Taleggio e altre cose che danno il tenore comico della storia.
Dialoghi molto divertenti e resi bene, si ha quasi l'impressione che i personaggi si parlino sopra a tratti.

Complimenti! (y)

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Wow, che fantasia e che mega flashone! Piaciuto un sacco, @Kasimiro.
Più che a ritroso, devo dire, qui si parla di confusione e negazione dei piani temporali (e con la scelta di Ulisse credo tu abbia voluto strizzare l'occhio alle tematiche del mio racconto allo scorso MI ;-) declinandole però in maniera del tutto diversa e originale).
Molto bello. Sul piano del rispetto della traccia ti salvo in corner, perché descrivi prima la terra andare a fuoco e poi il perché, ma, ripeto, più che a ritroso è un racconto dove il tempo è un paradosso.
Bella prova comunque, e molto molto originale. Attento ad alcune quisquiglie, alcune battute mi sembrano un po' telefonate ("il solito meteorite"), e sai fare di meglio. Non perderti i punti per strada a fine frase. Ciaux
Scrittore maledetto due volte

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Grazie @monica@Loscrittoreincolore@Poeta Zaza@olafr (grazie per avermi segnalato le sviste) @Shinobi.
Contento che sia stata una lettura piacevole.
Grazie @Edu per l'apprezzamento e i minimali ma sempre preziosi consigli.
Ma pensa l'inconscio...mi sono reso conto solo alla fine del nome Ulisse. E a l'inconscio non si comanda.
Mi stavo perdendo anch'io nei meandri del tempo. Ho cercato di recuperare alla fine.

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Kasimiro wrote: Mi stavo perdendo anch'io nei meandri del tempo. Ho cercato di recuperare alla fine.
Un pochetto pure io èh!
Mammamia che fantasia! molto molto gradevole, Gix è il mio personaggio preferito.

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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@Kasimiro 
davvero un racconto interessante, ben scritto e con dialoghi veramente efficaci!
2 commenti:
1. strozzerei Gix!
2. ma con tutto il Tempo a disposizione, 'sti poveretti si dovevano incontrare in pieno lockdown?

Bravo!
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Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Kasimiro wrote: Piacere: Ulisse! Nascerò fra 27 anni.”
“Io Rebecca, nascerò fra 260 anni.”
“Piacere, Marco, io nascerò fra 3.500 anni.”
“Gix, fra 2.300.000 di anni.”
Imbarazzati.
Curiosi.
Nessuno aveva il coraggio di parlare.
Lo credo bene che nessuno aveva il coraggio di parlare! Mamma mia, 2.300.000 anni non si riesce neppure a pensarli.
Racconto carinissimo, @Kasimiro, in cui emerge la tua capacità di scrivere per i ragazzi. Pieno di trovate simpatiche e dialoghi fluidi. Una lode particolare all'inventiva. 
Grazie!
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Re: [MI151] Ritorno al 2021

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ciao @Kasimiro, ribadisco il concetto che sono contrario a qualsiasi mondo parallelo, figurati questo in mano alla confusione dei tempi, minzega....
ma cosa ci aspetta nel paradiso? io vorrei solo una spiaggia bianca e acqua trasparente, due spigole a pranzo, e una casetta di tronchi e bambù. :D

Anche te ti sei dato alla grande con i mondi paralleli... ciao a presto :D
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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@kasimiro, i miei complimenti.
Ho letto il tuo racconto con un misto di stupore, sorpresa e suspense. Avrei voluto sapere tanto di più sul nuovo pianeta, sui pensieri residenti e anche su come si sono incontrati questi personaggi.
Ma il messaggio più bello secondo me é proprio che se un mondo non fa per te, farà sicuramente per qualcun altro.
Bello, bello, bello!

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Ciao Kasy, qui sono tutti intelligenti, io invece mi sono "intortata" tra i 427 anni di Gix e il fatto che nascerà tra 2.300.000 anni, il fatto che si sono trovati tutti insieme, vivi presumo, ma non può essere un caso alla Benjamin Button perché i conti non mi tornano; forse c'è un teletrasporto o per caso devono ancora nascere e sono in un limbo, ma allora perché Gix ha 427 anni? Che ci fanno tutti insieme? Cosa vogliono da me? :facepalm:
L'unica cosa che mi torna è il mutuo di Ulisse che tra un anno potrà dire di averne pagati solo 2, povero Odisseo.

La verità è che mi sento stupida e che questi quesiti mi tormentano perché il racconto mi è piaciuto tantissimo. Non mi basta la formula magica "paradosso temporale". Vorrei capire la logica temporale che hai costruito a sostegno del tuo racconto. Kasy prendimi per mano e fammi sedere accanto ai tuoi bambini, poi spiegami come se avessi sette anni. Ti guarderò con gli occhioni pieni di meraviglia.

Il racconto è bello, i dialoghi mi piacciono. I tuoi tocchi d'ironia sono deliziosi. La Panda che non arriva al tempo di Rebecca mi ha fatta ridere come il club dei 27. Ti segnalo che in alcuni dialoghi non hai messo il punto interno a fine periodo e che in un paio di casi quando hai usato i puntini di sospensione hai scordato di inserire uno spazio dopo. Scemenze, insomma.

È sempre bello leggerti.
P.S.
(Ma tu e @ivalibri me la pagherete cara, questo mio povero cervello!) :bash:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [MI151] Ritorno al 2021

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Grazie @Alba359@L'illusoillusore (ho pensato che il privilegio del lockdown sarebbe stato bello condividerlo con altri!)
Grazie @Ippolita per il complimento sulla scrittura per ragazzi, mi fa molto piacere.
bestseller2020 wrote: ciao @Kasimiro, ribadisco il concetto che sono contrario a qualsiasi mondo parallelo, 
Mai dire mai. magari diventerai un autore di @bestseller2020 (magari 2022) su questi temi

Grazie @Almissima
Almissima wrote: Ho letto il tuo racconto con un misto di stupore, sorpresa e suspense. Avrei voluto sapere tanto di più sul nuovo pianeta, sui pensieri residenti e anche su come si sono incontrati questi personaggi.
@Mi hai dato lo spunto, magari vado avanti. Grazie ancora per i complimenti.


@ElmoInverso il tuo commento mi ha emozionato.
Sono partito dal fatto che c'è così tanta insicurezza sul futuro che anche a breve termine non sappiamo cosa possa accadere.
Gix è qualcosa che va oltre, di incomprensibile; ne abbiamo paura e preferiamo non sapere. Ma lui si diverte a provocarci e noi cerchiamo di zittirlo toppandoci le orecchie, anche chi è avanti di 3.500 anni.
Forse avrà influito il mio imminente cambio di dimora, dalla città a una casa in pietra molto spartana in montagna? Mettici anche qualche psichiatrico con cui ho a che fare per lavoro...
Spesso i bambini reagiscono con me come con Gix "Mi raccomando, non dire niente." hanno paura che possa fargli fare brutte figure. Ma io mi diverto un po' lo stesso a stuzzicarli.
Grazie ancora per le tue parole, le ho copiate.

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