[MI 151] La traiettoria del sasso

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Traccia di mezzogiorno.

La traiettoria del sasso

Ultimo
Otagen ossecca.
La scritta dallo schermo mi guarda beffarda. Il bug si è innescato. La pistola accanto al mouse ammicca anche lei verso di me. La prendo e la carico. Impugno il calcio e me la punto alla tempia. Mi gusto gli ultimi istanti prima del caos.

Penultimo
"Gentile sig. Ranieri,
La sua offerta è allettante, non lo nascondo. Ma deve capire che non ho intenzione di venire meno ai miei principi. Lei non ci crederà, ma quando ho capito cosa abbiamo fatto, ho lottato fino allo stremo per distruggere questo nemico subdolo e invisibile. Fuggire a Nuova Elba con Ada non è una soluzione che si confà a ciò che mi ha ispirato fin dagli esordi dei tremori. Senza contare che sarebbe inutile.
Le auguro comunque ogni bene e colgo l'occasione per salutarla cordialmente.
Ing. GianMaria Clezi"
La mail è pronta. La rileggo ancora una volta e mi pare scritta bene. Educata ma ferma. Lo schermo inizia a lampeggiare. È meglio non perdere tempo e inviarla. Il signor Ranieri se ne farà una ragione. Ha usato Ada come ultima arma, sfoderata come un asso dalla manica, per attirarmi nella sua isola artificiale e salvarsi. Che illuso! Che potere posso avere io sulla mia creatura se non quello di vederla crescere e compiersi nel suo destino? Non posso fare niente per fermarla se non ammirarne l'ascesa e il compimento. Sono solo colui che ha lanciato il sasso e che lo guarda percorrere la sua traiettoria fino all'inevitabile schianto a terra.
"Elitneg sig. Ranieri,"
Il tremore ha inizio: i pixel della prima parola sobbalzano e si invertono. Il viso sorridente di Ada appare all'improvviso come salva-schermo. Il sistema non regge quasi più e mi affretto a muovere il mouse. Ada scompare e spunta la mail alterata:
"Elitmeg gis. Ireinar,
Al aus atreffo e etnattella."
Premo invio prima che si alteri del tutto. Sullo schermo appare un'altra immagine come salva-schermo: siamo io e Ada insieme, abbracciati. Con un coltello, impugnato da entrambi, tagliamo la torta nuziale. La scritta di panna dice: "Eroma onrete". Sorrido alla traiettoria del sasso.

Terzultimo
Al molo c'è una donna ad attendermi. Non è Ada, ma la sua cameriera. Mi accoglie con aria fredda e distaccata:
- La signora non poteva venire e ha mandato me.
- Lo vedo - rispondo con altrettanto distacco.
Mi incammino dietro di lei, il trolley ci segue e il rumore delle ruote sull'acciottolato è l'unico suono che ci accompagna. Percorriamo un sentiero che si addentra nella vegetazione. Fa caldo e la fatica si fa sentire, sento le goccioline di sudore che mi rigano la schiena. Quando si intravede la costruzione tra le frasche, la cameriera si ferma e mi si para davanti:
- Lei è un mostro - mi dice con disarmante semplicità.
Non ha alcun senso provare a giustificarmi e non lo faccio.
- Ha ragione, non lo nego. A mia discolpa posso solo dire che non pensavo che le conseguenze potessero essere così tragiche.
Per la prima volta da quando l'ho vista mi sorride. È una cameriera adesso, deduco che prima doveva essere ricca, però è giovane e bella, quindi i tremori non hanno avuto conseguenze del tutto nefaste su di lei.
- Come si chiama? - le chiedo.
- Anna.
Una risata sgorga spontanea da entrambi.
- Beh, Anna, non le è andata poi così male. Ha guadagnato in bellezza e giovinezza e non c'è pericolo che il suo bel nome si alteri. Pensa davvero che io sia un mostro?
- Ingegner Izilc, mi ha tolto i miei agi, le mie comodità. Ora mi tocca pure lavorare... - risponde senza smettere di sorridere - Prego, si accomodi in casa, i signori Ireinar la stanno aspettando.

Quartultimo
Mario Ranieri mi mostra il planisfero. L'isola di Nuova Elba sorge agli antipodi esatti rispetto alla sua omologa toscana. Ha la stessa forma e, immagino, la stessa fisionomia. Il marito di Ada mi mostra anche la mappa dell'isola: rispetto alla sua omonima mi pare molto più spoglia ed essenziale, ma suppongo che l'imperfezione sia voluta.
- Caro GianMaria, questo è il sogno di Ada che si realizza, lo sa? Andare a vivere in un'isola disabitata, abbandonare la caotica Milano, rovesciare del tutto le proprie sorti.
Il mio sguardo vaga per lo studio, non oso guardare Mario negli occhi.
- Gradisce un cognac? O forse dovrei già dire un cagnoc? Che mi dice, GianMaria, sarà altrettanto buono nel suo mondo alla rovescia?
Mi costringo a guardarlo negli occhi, in fondo anche lui ha le sue responsabilità. Senza il suo finanziamento il progetto sarebbe rimasto tale.
- Signor Ranieri, il progetto dei tremori l'ha voluto anche lei. Ha dimenticato l'entusiasmo ai risultati dei primi esperimenti? Un mondo virtuale in cui tutto si ribalta, le lettere invertono il loro senso e i destini si rovesciano?
- Un mondo virtuale, ha detto bene. Non un mondo reale.
- Non potevo prevedere questa conseguenza - mento. Che il mondo virtuale avrebbe rovesciato la sua natura e il suo destino, scambiandosi con il mondo reale, è la logica conseguenza del principio stesso di ribaltamento che i tremori hanno scatenato. E io lo sapevo già, mio malgrado.
Mario sospira, sembra credermi: - Ma che Ada non sarà più mia moglie, l'avevi previsto, GianMaria?
Non rispondo. Non riesco a mentire su questo.

Quintultimo
Lo schermo trema. Le icone del desktop si invertono, le scritte si ribaltano. Guardo il mio avatar nel mondo virtuale. AiramNaig è nella sua casa di Nuova Elba, seduto sul divano accanto a sua moglie Ada. Ai loro piedi c'è un gatto. Ada lo chiama: - Vieni, Xam. 
Il gatto le salta sulle ginocchia e si acciambella. Ho un sussulto. Mi alzo e iniziò a chiamare Max, il mio cane. Non risponde. Lo trovo accasciato in cucina.

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Ciao @ivalibri, ho letto il tuo racconto con piacere. Piccola curiosità: quando ho iniziato a studiare sviluppo software, ormai parecchi anni fa, un mio compagno di corso aveva avuto la grandiosa idea di criptare le password dei suoi utenti ribaltando le stringhe...mi sa che aveva il bug del tuo mondo in testa, lui!

Scherzi a parte, è un racconto piacevole, si parla di mondo virtuale, bug, progetti informatici, quindi tutto nel mio mondo, e mentirei se dicessi che non sia affine ai miei gusti. Avrei però giocato un pò di più sul fatto che il mondo si fosse ribaltato non soltanto nei nomi e nelle parole, ma anche nel modo stesso in cui il mondo virtuale funziona.
ivalibri ha scritto: Un mondo virtuale, ha detto bene. Non un mondo reale.
Questo passaggio mi è piaciuto, l'ho visto un pò nell'ottica della critica molto contemporanea alla digitalizzazione della vita.

Complimenti, ci si legge in giro! :)

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Ciao @Ólafr,
Grazie per il commento e l'apprezzamento. Gli altri due racconti con la pistola alla tempia li devo ancora leggere, a questo punto sono molto curiosa...
Davvero un tuo compagno di corso ha avuto un'idea simile? È proprio vero che la realtà supera la fantasia. Sono contenta comunque che le mie fantasie informatiche, ambito in cui sono assolutamente ignorante, abbiano l'approvazione di un addetto ai lavori! Grazie ancora!
Ciao @Loscrittoreincolore, mi fai un complimentone perché le tue idee sono sempre fighissime! Grazie!

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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@ivalibri Ciao!
Bel racconto, ben scritto. Mi è piaciuto molto il crescendo del Penultimo: mi sono ritrovato a pensare che doveva sbrigarsi a spedire la mail!

Nell'Ultimo non mi convince pienamente questa costruzione, la trovo un po' involuta. 
ivalibri ha scritto: La scritta dallo schermo mi guarda beffarda. Il bug si è innescato. La pistola accanto al mouse ammicca anche lei verso di me.
Forse sarebbe stato più fluido: "Il bug si è innescato e la scritta dallo schermo mi guarda beffarda.   Anche la pistola accanto al mouse ammicca verso di me."

il Terz'ultimo funziona molto bene e mi è piaciuta in particolare la figura della cameriera ex padrona (rivoluzione!)

Ho trovato leggermente più macchinoso il Quart'ultimo. L'ho dovuto rileggere un paio di volte per afferrare bene il senso e il who's who.

Quint'ultimo molto efficace con un dubbio: perché un gatto al posto del cane? Come opposto? Allora xé gli umani rimarrebbero tali e non, ad esempio, scimmie?

Quisquilie e pinzillacchere; brava perché mi hai fatto divertire e scervellare!

a MI-leggerci! 

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Brava @ivalibri, racconto molto divertente, che ricorda i racconti dell'assurdo di metà secolo scorso.
La prosa estremamente educata ha reso il tutto ancor più divertente, mentre le vicende, sempre più improbabili, si dipanavano; anche la scelta dei contrari è più che azzeccata. A tratti il succedersi inverso degli eventi mi ha confuso, ma credo ci stia e faccia parte del gioco, dato che anche i protagonisti sono in balia di ciò che accade. :D
A rileggerci!

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Ciao, @ivalibri   :)

Per pigrizia, ho deciso di leggere il tuo racconto cominciando dal quintultimo brano, visto che si fa prima a seguire la trama.  ;)
ivalibri ha scritto: Mi alzo e iniziò  inizio a chiamare Max, il mio cane. Non risponde. 
ivalibri ha scritto: mio sguardo vaga per lo studio, non oso guardare Mario negli occhi.
- Gradisce un cognac? O forse dovrei già dire un cagnoc cangoc? Che mi dice, GianMaria, sarà altrettanto buono nel suo mondo alla rovescia?
Mi costringo a guardarlo negli occhi, in fondo anche lui ha le sue responsabilità
meglio i due punti dopo "occhi"
ivalibri ha scritto: - Ingegner Izelc Izilc, lei mi ha tolto i miei agi, le mie comodità. Ora mi tocca pure lavorare... - risponde senza smettere di sorridere - Prego, si accomodi in casa, i signori Ireinar la stanno aspettando.
Si chiama Clezi, quindi diventa Izelc.
ivalibri ha scritto: Il viso sorridente di Ada appare all'improvviso come salva-schermo
Qui io non capisco se era il suo salva-schermo abituale o se lo diventa adesso.
Nel primo caso, avrei preferito:
Il salva-schermo col viso sorridente di Ada appare all'improvviso.
ivalibri ha scritto: "Elitmeg gis. Ireinar,
Gentile al rovescio è Elitneg.
ivalibri ha scritto: Penultimo
Meglio sottolineato, come le altre parole con i numeri ordinali nel racconto, così si evidenzia meglio la progressione del brano.
ivalibri ha scritto: Ultimo
Meglio sottolineato.
ivalibri ha scritto: La traiettoria del sasso
Il titolo, secondo me, va messo in grassetto. Hai azzeccato la scelta del titolo:  :si:

Vado a cercare la più bella delle traiettorie del sasso:
ivalibri ha scritto: Sullo schermo appare un'altra immagine come salva-schermo: siamo io e Ada insieme, abbracciati. Con un coltello, impugnato da entrambi, tagliamo la torta nuziale. La scritta di panna dice: "Eroma onrete". Sorrido alla traiettoria del sasso.
Complimenti, cara @ivalibri   :)

Otlom otuicaip!   :si:   :sss:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Cara @ivalibri  ho letto il tuo racconto e penso che tu abbia avuto un'idea davvero brillante. Non so come hai fatto a non perdere la testa nel gestirla.
Nonostante mi sia piaciuto molto, mi sono sorte delle domande a cui non ho saputo rispondere con certezza. Credo di essere l'unica, visto i commenti precedenti. :arrossire: :facepalm:
L'ho riletto pure partendo dal basso. Sono proprio "ita", perdonami. :facepalm:

Al quintultimo non ho capito perché il cane schiatta e diventa un gatto, mentre lui su Nuova Elba ci va con l'avatar e Ada ci va con tutto il corpo (presumo senza schiattare nella realtà). O forse anche Ada è morta nella realtà?

Al penultimo non sono certa di aver capito perché Ranieri pensa di salvarsi facendo andare Clizi sull'isola. Pensa forse che il processo si annulli essendone il creatore?

A parte tutto, questi miei dubbi nulla tolgono alla tua bravura e alla disinvolutura con cui hai creato questo piccolo incredibile mondo. Notevole.
Ti faccio i miei complimenti. :sss:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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Cari @L @ @Shinobi  @@Monica @Edu @Poeta Zaza@ElmoInverso,
Grazie a tutti per i vostri preziosi commenti e suggerimenti. Confesso @ElmoInverso di averla perduta la testa nello scrivere questo racconto (sia per la difficoltà di andare all'indietro e sia per aver creato un mondo virtuale che voleva essere speculare al nostro) e quindi le incongruenze che tu e @L mi avete segnalato ci sono senz'altro. Un cane diventa un gatto non perché uno sia  il contrario dell'altro ma perché sono all'opposto come animali di compagnia, però uno muore e l'altro no; lo so, è un ragionamento forzato. Così come la faccenda che lui diventi il marito di lei. Sicuramente è un racconto che andrebbe rivisto con calma. 
Grazie @Poeta Zaza per le correzioni, non sono molto brava nel gioco di parlare (e scrivere) al contrario!

Re: [MI 151] La traiettoria del sasso

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ciao @ivalibri.  Deduco che questo nostro mondo " normale anche se incasinato" è mille volte meglio di certi mondi paralleli che vogliamo a tutti i costi inventarci. Detto questo, come al solito dichiaro la mia antipatia per il genere: è una questione viscerale contro tutti i mondi paralleli e disumanizzati.
Per il resto, hai messo tanto impegno e coraggio, ma la difficoltà del pezzo ti ha fatto perdere i pezzi per la strada narrativa...( minchia che complicato che sono pure io)  :D ciao  :P
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