Lo so che latito, ma è solo perché in questo periodo ho più cose da fare che tempo per farle. E spero che questo periodo finisca presto: io amo sopra ogni cosa perdere tempo, camminare senza meta con le mani in tasca e leggere sul divano.
Però ogni tanto passo di qui e leggo. Così, adesso che mi hai taggata, ti becchi un commento lampo.
Tu sei bravo a far diventare una traccia diversa da quella che è, pur rispettandola in pieno. Qui il labirinto è l'appartamento, è il pensiero del protagonista e labirintica è anche la prosa, che gira e gira intorno al nucleo del racconto (avvicinandosi e allontanandosi) e sembra non raggiungerlo mai. Invece, alla fine, eccolo lì.
Sarò sincera: leggendo, a un certo punto ho pensato che mi stessi prendendo in giro, sono stata tentata di piantare lì tutto. Continuavo a non capire dove volessi andare a parare. Invece per fortuna sono arrivata alla fine. Solo: dopo tanta vaghezza, il finale secondo me è un po' troppo esplicito, un po' troppo spiattellato in faccia al lettore - come se tu volessi assicurarti che chi legge abbia capito. Ecco: lo limerei un poco.
Sempre se gli incursori limano senza rischiare allergie, s'intende.