Labocontest n.18 Off Topic

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Non si può dire che il grande Adriano non sia un tipo originale: davvero unico nel suo genere.

Beh, se avete piacere di approfondire l'argomento vi aspetto domenica 16 novembre per l'avvio del nuovo 
Labocontest n. 18
E non dimenticate di portare con voi tutta la vostra creatività, la voglia di mettersi in gioco, nonché tutto quello che avete accumulato nella vostra esperienza di aspiranti scrittori per condividerlo con noi.
Non mancate.

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Poeta Zaza wrote: mi ispira molto questo Laboratorio
Anche a me ispira tantissimo: Ho sempre cercato di essere originale nei miei testi, ma non so se ci sono riuscita davvero. 
Le idee nascono da ciò che ci circonda e da quello che condividiamo con gli altri, quindi spesso mi chiedo: se un’idea può balenare nella mia mente, perché non potrebbe balenare anche in quella di molti altri? 
Ci ho pensato dopo l'apertura del topic del labocontest e ho capito che l'oroginalità non sta tanto nella materia prima quanto in come la si tratta: 
La stessa idea può diventare riconoscibile per la voce, i dettagli scelti, l’angolazione e la struttura che le impone lo scrittore?
Non so se sono riuscita a spiegarmi. Ma appena avremo le tracce, vedrò di spiegarmi meglio scrivendo

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Anche a me ispira molto. Fun fact su di me, sono figlia delle fanfiction e ne ho scritte e lette quante più ne possa contare, quindi è sempre una sfida creare cose originali essendo fan delle opere derivative. Non so se c'entra qualcosa ma, se dovesse, sono ben allenata...  :libro:

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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@Albascura  :)

Secondo me, parlando in linea generale, un testo è originale quando suscita sorpresa in chi lo legge. 

Spesso, questa sorpresa è positiva per il lettore (che non se l'aspettava), e quindi è apprezzata.  :si:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Albascura wrote: Ma appena avremo le tracce, vedrò di spiegarmi meglio scrivendo
Tracce non ce ne saranno, il tema è libero, se male non ho interpretato le parole di @Poldo

Per quanto riguarda i racconti, dovendo ovviamente cercare di essere il più originali possibile, saranno a tema libero, senza vincoli di genere. So che a volte troppa libertà può generare un senso di disorientamento, ma d'altra parte credo che proprio da questo disorientamento potrebbero nascere le intuizioni giuste per creare qualcosa di veramente originale.

Penso di aver capito, a modo mio, posso sbagliare, cosa intende  @Poldo. La troppa libertà può davvero generare un senso di disorientamento. Le regole e i limiti attirano l'uomo perché incutono sensazioni di una certa relativa sicurezza nell'ambito in cui muoversi. Poi però, ritengo si possa provare euforia, appagamento anche dal senso di libertà insito in ognuno di noi, che porta a voler uscire dai suddetti limiti. 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Alberto Tosciri wrote: Tracce non ce ne saranno, il tema è libero, se male non ho interpretato le parole di @Poldo

Per quanto riguarda i racconti, dovendo ovviamente cercare di essere il più originali possibile, saranno a tema libero, senza vincoli di genere. So che a volte troppa libertà può generare un senso di disorientamento, ma d'altra parte credo che proprio da questo disorientamento potrebbero nascere le intuizioni giuste per creare qualcosa di veramente originale.

Penso di aver capito, a modo mio, posso sbagliare, cosa intende  @Poldo. La troppa libertà può davvero generare un senso di disorientamento. Le regole e i limiti attirano l'uomo perché incutono sensazioni di una certa relativa sicurezza nell'ambito in cui muoversi. Poi però, ritengo si possa provare euforia, appagamento anche dal senso di libertà insito in ognuno di noi, che porta a voler uscire dai suddetti limiti. 
Secondo me, la traccia, se c'è, è positiva nel senso che, oltre a risvegliarci un ricordo o un input che ci "aiuta" a costruire, è un metro di paragone interessante e entusiasmante con i testi degli altri partecipanti.

Pazienza...  io sono tra quelli disorientati...  :scapiangere:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Alberto Tosciri wrote: Tracce non ce ne saranno, il tema è libero, se male non ho interpretato le parole di @Poldo

Per quanto riguarda i racconti, dovendo ovviamente cercare di essere il più originali possibile, saranno a tema libero, senza vincoli di genere. So che a volte troppa libertà può generare un senso di disorientamento, ma d'altra parte credo che proprio da questo disorientamento potrebbero nascere le intuizioni giuste per creare qualcosa di veramente originale.

Penso di aver capito, a modo mio, posso sbagliare, cosa intende  @Poldo. La troppa libertà può davvero generare un senso di disorientamento. Le regole e i limiti attirano l'uomo perché incutono sensazioni di una certa relativa sicurezza nell'ambito in cui muoversi. Poi però, ritengo si possa provare euforia, appagamento anche dal senso di libertà insito in ognuno di noi, che porta a voler uscire dai suddetti limiti. 
Esatto.
Inoltre, se ci pensi, la tua riflessione potrebbe eventualmente rivelarsi una traccia interessante per chi ne ha bisogno. ;)

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Poldo wrote: Inoltre, se ci pensi, la tua riflessione potrebbe eventualmente rivelarsi una traccia interessante per chi ne ha bisogno. ;)
Penso di sì, mi farebbe piacere anche se non ci pensavo come traccia.  In ogni caso sarebbe una traccia applicabile in svariate circostanze, sarebbe sempre diversa e non si esaurirebbe mai... un po' come l'Ulisse di Dante che una volta al sicuro nella sua casa, nella sua terra,  confini ben definiti, non riesce a starci e con i suoi vecchi amici fidati decide di lasciare le cose conosciute e andare oltre le colonne d'Ercole...
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Non credo che parteciperò a questo contest (come agli altri del resto), ma mi ha incuriosito il tema proposto.
Nel senso che non l'ho proprio compreso.
Cosa significa scrivere un racconto "originale"?
Io credo che ogni racconto scritto di nostro pugno sia di per sé un "originale", poiché possiede la nostra particolare e indelebile impronta.
Allora mi chiedo che significa scrivere un racconto a tema libero originale?
Bastava fermarsi a un "racconto a tema libero", o no?

L’originalità non è semplicemente “fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima” – questa è una definizione infantile e, in ultima analisi, impossibile in un mondo saturo di tracce umane.L’originalità profonda è la capacità di ricomporre elementi già esistenti in una configurazione che rivela una verità personale inedita, una prospettiva che prima era invisibile o inarticolata.
È l’arte di essere inevitabilmente se stessi in modo così radicale che, anche utilizzando materiali comuni (parole, immagini, suoni, gesti), il risultato porta un’impronta impossibile da confondere o da replicare autenticamente.
Alcuni livelli di originalità, dal più superficiale al più profondo:
  1. Originalità formale
    Inventare una tecnica nuova (es. Picasso che spacca la prospettiva o Joyce che frantuma la sintassi). È visibile, spettacolare, ma spesso datata: ciò che sconvolse ieri oggi è accademia.
  2. Originalità di contenuto
    Dire qualcosa che nessuno aveva osato dire (es. Nietzsche con “Dio è morto”, o Kafka con la burocrazia come incubo metafisico). Potente, ma rischia di diventare slogan o luogo comune una volta assimilata.
  3. Originalità esistenziale (la più rara)
    Non si tratta di cosa dici o come lo dici, ma di chi sei mentre lo fai. È l’originalità di un van Gogh, di un Pasolini, di una Simone Weil: una voce che vibra a una frequenza unica perché proviene da una ferita, da una visione, da un rapporto col mondo che non è trasferibile. Anche se usassero le stesse 100 parole di sempre, le caricherebbero di un’energia che le rende irripetibili.
Nietzsche lo diceva meglio:
«Diventare ciò che si è».
L’originalità autentica non è invenzione ex nihilo, è fedeltà spietata al proprio demone interiore fino al punto in cui la tua necessità personale coincide con una necessità universale ancora senza nome.
In altre parole:
  • La maggior parte delle persone copia.
  • Alcuni inventano.
  • Pochi diventano inevitabili.
Essere originali, nel senso profondo, significa raggiungere quel punto in cui, se tu non avessi esistito, una certa sfumatura del reale sarebbe rimasta per sempre muta.
È una responsabilità spaventosa, più che un merito.
Ed è l’unica cosa che, alla fine, lascia un graffio vero sul tempo.

Un saluto a tutti.

Re: Labocontest n.18 Off Topic

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Grande @Nightafter
Mi è piaciuto il tuo intervento
"L’originalità autentica è fedeltà spietata al proprio demone interiore fino al punto in cui la tua necessità personale coincide con una necessità universale ancora senza nome" mi sembra una definizione eccellente!
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

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