Fox and Sparrows

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Buongiorno,
qualcuno conosce questa casa editrice? avete informazioni riguardo?

Re: Fox and Sparrows

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Un amico ha pubblicato nella collana di saggistica con F&S. Mi ha detto che non gli sono stati chiesti contributi o acquisti copie coatti. E' una realtà locale (zona Prato-Firenze) agli inizi, che offre anche servizi editoriali (vedi sito) probabilmente a pagamento. Sulla distribuzione non saprei dire ma il libro di cui sopra è arrivato in libreria in tempi ordinari, ed è presente anche negli store on line

Re: Fox and Sparrows

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Conosciuta grazie a questo post, decido di "testarla" per la comunità. 
Invio il mio romanzo e dopo poco (troppo poco... nello specifico, meno di un mese) ricevo parere favorevole e un invito a una videochiamata (iter per me inusuale, e glielo dico, ma che non trovo sgradevole o inopportuno, quindi accetto) per "darci un volto" e "guardarci in faccia" (cosa che, per inciso, uno dei due risposabili con cui è avvenuto il colloquio non farà quasi mai).
La chiacchierata informativa mira a comprendere se ci sia "affinità", e unità di pensiero e di vedute sul prodotto libro (perché è un prodotto e si deve vendere, fa notare, trovandomi, per altro, d'accordo e inducendomi a pensare: "finalmente qualcuno che prende sul serio il proprio ruolo"...)
Per farla breve, il punto, in realtà, si rivelerà essere il medesimo di sempre: "siamo piccoli, e l'autore si deve impegnare in prima persona, e blablabla"
Per farla ancora più breve, il contratto offerto è free, ma in uno dei punti dello stesso si indica che se l'autore non si rende disponibile a partecipare ad almeno tre eventi, organizzati dall'editore, e, durante questi, non si vendono almeno ottanta copie, le rimanenti (quelle invendute) devono essere acquistate dall'autore (cosa che, durante la videochiamata, non era emersa... magari è sfuggita a me? Non credo).
Avremmo dovuto risentirci dopo Pasqua per discuterne meglio, ma lui non ha richiamato me, e io non ho richiamato lui. 
Possiamo dire che non è scoccata la scintilla. Già, perché, al di là della battuta, un editore dovrebbe innamorarsi di ciò che va a immettere sul mercato, parimenti, un autore dovrebbe fidarsi ciecamente della persona a cui cede i diritti della propria opera, solo così si può avere la (vaga) speranza che la cosa funzioni.

Infine, permettetemi una piccola postilla, solo in apparenza off topic (non è mirata specificamente a questo editore... ma a tutti), e comunque, a mio avviso, necessaria.
Smettiamola con la retorica più o meno implicita, e sempre onnipresente, in certe circostanze, che "siamo piccoli, quindi, se le cose vanno male è colpa tua, perché sei un borioso, o, nella migliore delle ipotesi, pigrissimo, scrittore che non ha coscienza del mondo editoriale in Italia". 
Basta! 
Io ho avuto la fortuna di lavorare, tra gli altri, con un editore piccolissimo, che si è fatto in quattro, mi ha invitato nella sua città, pagandomi persino treno e pernottamento, e ha organizzato, nei primi, difficilissimi, tempi del covid, due presentazioni. Se VUOI, PUOI.
Si stampa meno, si lavora in sinergia con l'autore, si fa un lavoro di marketing mirato, a seconda della tematica trattata, e massiccio, altrimenti, se l'obbiettivo è quello di smerciare ad amici e parenti quanto basta per rientrare delle spese, a me non interessa. 
Nel caso la cosa mi solleticasse, c'è sempre la tipografia sotto casa, un editore non mi serve a niente.
Io di amici e parenti non ne ho, e comunque, anche l'avessi, non avrei alcun interesse a "farmi conoscere" da chi sa già chi sono (o magari sa a malapena leggere... "Ciao, collega di lavoro che saluto a malapena, e che l'ultimo libro che hai letto è quello imposto dalla professoressa d'italiano, trent'anni fa. Vuoi partecipare alla mia presentazione e comprare il mio romanzo?" ).
Detto ciò, scusandomi per la prolissità, vi auguro d'innamoravi presto di qualcuno che ha a cuore ciò che avete scritto. 
Under a pale grey sky, we shall...

Re: Fox and Sparrows

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Grazie @dfense.
Intanto sposto la discussione nella sezione apposita, che è "Dubbi editoriali".

Re: Fox and Sparrows

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dfense wrote: Thu May 08, 2025 11:22 am Conosciuta grazie a questo post, decido di "testarla" per la comunità. 
Invio il mio romanzo e dopo poco (troppo poco... nello specifico, meno di un mese) ricevo parere favorevole e un invito a una videochiamata (iter per me inusuale, e glielo dico, ma che non trovo sgradevole o inopportuno, quindi accetto) per "darci un volto" e "guardarci in faccia" (cosa che, per inciso, uno dei due risposabili con cui è avvenuto il colloquio non farà quasi mai).
La chiacchierata informativa mira a comprendere se ci sia "affinità", e unità di pensiero e di vedute sul prodotto libro (perché è un prodotto e si deve vendere, fa notare, trovandomi, per altro, d'accordo e inducendomi a pensare: "finalmente qualcuno che prende sul serio il proprio ruolo"...)
Per farla breve, il punto, in realtà, si rivelerà essere il medesimo di sempre: "siamo piccoli, e l'autore si deve impegnare in prima persona, e blablabla"
Per farla ancora più breve, il contratto offerto è free, ma in uno dei punti dello stesso si indica che se l'autore non si rende disponibile a partecipare ad almeno tre eventi, organizzati dall'editore, e, durante questi, non si vendono almeno ottanta copie, le rimanenti (quelle invendute) devono essere acquistate dall'autore (cosa che, durante la videochiamata, non era emersa... magari è sfuggita a me? Non credo).
Posso confermare modalità ed esperienza.
Gli editori si sono rivelati amichevoli e ben informati sull'opera, ma non molto trasparenti sulle modalità dell'accordo, almeno fino all'invio della proposta.
Quelli che sembravano obiettivi interni e buona prassi, sono in realtà vincoli contrattuali: devi partecipare ad almeno 3 presentazioni e vendere un certo numero di copie (100, nel mio caso), altrimenti dovrai acquistare i volumi rimanenti.
“Knowledge is the greatest tool of the mortal mind, outweighing anything made by mortal hands. Before anything else can exist, the idea must exist.”

Re: Fox and Sparrows

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@Bjorkenny

Questo non è assolutamente vero.

«L’AUTORE si impegna a rendersi disponibile per la presentazione dell’OPERA in occasione di eventi, fiere e incontri, fino al raggiungimento di 100 (cento) copie vendute attraverso tali canali e per tutta la durata del presente contratto. Gli eventi saranno concordati di volta in volta, tenendo conto degli impegni dell’AUTORE e dell’EDITORE.
Nel caso in cui l’AUTORE non partecipi ad almeno 3 (tre) degli eventi proposti nel corso della durata contrattuale, sarà tenuto ad acquistare, a proprie spese, il numero di copie mancanti al raggiungimento delle 100  (cento) unità vendute tramite questi canali.»

Che è ben diverso da quello che sostiene lei: «devi partecipare ad almeno 3 presentazioni e vendere un certo numero di copie (100, nel mio caso), altrimenti dovrai acquistare i volumi rimanenti.»

La prossima volta, cerchi di leggere con più calma, e vedrà che riuscirà a cogliere la semantica della frase.

Anche la casa editrice si deve tutelare da chi prova ad approfittarsi della pubblicazione gratuita, e questa è una clausola che vede l’autore costretto a essere coinvolto, non certo a comprarsi delle copie. 
Last edited by F&S on Sat May 10, 2025 10:10 am, edited 1 time in total.

Re: Fox and Sparrows

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@dfense
Gentile "autore",
felici di non averla richiamata, evidentemente ci avevamo visto giusto dato che ci ha fatto perdere del tempo per “testarci” a favore della comunità.
Detto questo, chi si vuol convincere che per raggiungere qualche risultato l’autore non debba essere coinvolto nella promozione di un libro, si racconta una favola. La realtà dei fatti, nel complesso mondo editoriale, è ben diversa.
La casa editrice non cerca ghostwriters, ma autori che ambiscono a un ruolo di vero autore, a un confronto con un pubblico di lettori, a raccontare il proprio libro in mezzo alle persone.
Riprendo parte del messaggio che le abbiamo inviato privatamente: dubito che esistano editori che vadano in giro tutto l'anno a presentare libri di autori emergenti e amatoriali senza MAI richiedere la presenza dell'autore. E se anche esistessero, in quanti andrebbero a una presentazione di un libro dove l'autore non è mai presente?
Facciamo promozione, sponsorizzazioni a pagamento, collaborazioni a pagamento, procacciamo recensioni, concorsi (a pagamento), frequentiamo fiere, organizziamo le presentazioni; investiamo, soldi e tempo. Facciamo tutto il necessario per far andar bene un libro. Chiediamo l'intervento dell'autore solamente una volta all'anno, e non di accollarsi il nostro lavoro.
Il dispiacere più grosso riguarda il fatto che proprio sotto il topic della nostra casa editrice (indipendente, nata da poco, totalmente gratuita che sta provando a farsi spazio tra la miriade di case editrici di bassa qualità con l'intento di migliorare l'editoria, per autori e lettori, e mossa da pura passione perché non ci si arricchisce pubblicando emergenti) abbia deciso di far partire un'invettiva contro le piccole case editrici, con parole che noi non abbiamo mai usato e mai ci sogneremmo di farlo.

Re: Fox and Sparrows

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Solo per confermare, come detto privatamente, (e come presumo si evinca dal post scritto sopra) che i virgolettati e i corsivi sono "generici", ossia relativi a un malcostume (un "sentimento " nei confronti dello scrittore più o meno emergente) generalizzato tra i piccoli editori.
Ovvio che se non conosco una realtà nuova la "testo". Se non so cosa offre, e/o, non ci sono testimonianze su di essa è l'unico modo che ho per capire con chi o a che fare (non è che lo faccio così, tanto per scrivere, poi, la mia opinione qui. Anche se il termine "testare" può fare pensare a ciò)
Per il resto, benvenuti sul forum.
Anche se la cosa (la modalità, diciamo, e il vostro conseguente ingresso qui) vi ha infastidito, sono certo che questo chiarimento "pubblico" vi gioverà, aiutandovi, per altro, a "non perdere tempo", in futuro.
Di certo, ora, chi si rivolgerà a voi saprà, nel dettaglio, cosa aspettarsi, che piaccia o meno... e se non piace, appunto, a rivolgersi altrove.
Under a pale grey sky, we shall...

Re: Fox and Sparrows

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F&S wrote: Sat May 10, 2025 10:07 am @Bjorkenny

Questo non è assolutamente vero.

«L’AUTORE si impegna a rendersi disponibile per la presentazione dell’OPERA in occasione di eventi, fiere e incontri, fino al raggiungimento di 100 (cento) copie vendute attraverso tali canali e per tutta la durata del presente contratto. Gli eventi saranno concordati di volta in volta, tenendo conto degli impegni dell’AUTORE e dell’EDITORE.
Nel caso in cui l’AUTORE non partecipi ad almeno 3 (tre) degli eventi proposti nel corso della durata contrattuale, sarà tenuto ad acquistare, a proprie spese, il numero di copie mancanti al raggiungimento delle 100  (cento) unità vendute tramite questi canali.»

Che è ben diverso da quello che sostiene lei: «devi partecipare ad almeno 3 presentazioni e vendere un certo numero di copie (100, nel mio caso), altrimenti dovrai acquistare i volumi rimanenti.»

La prossima volta, cerchi di leggere con più calma, e vedrà che riuscirà a cogliere la semantica della frase.

Anche la casa editrice si deve tutelare da chi prova ad approfittarsi della pubblicazione gratuita, e questa è una clausola che vede l’autore costretto a essere coinvolto, non certo a comprarsi delle copie. 
Il problema non risiede nella semantica, ma nel significato implicito.
Giacché si sta parlando di un vincolo contrattuale, mi risulta che "si impegna a" e "sarà tenuto a" equivalgano a un dovere.
Potrebbe spiegarmi quale sia la differenza fra ciò che ho parafrasato (se non partecipi ad ALMENO 3 presentazioni, raggiungendo un totale di X copie vendute, dovrai acquistare quelle rimanenti per tale soglia) e il significato che mi sfugge nella sua clausola?


Ps: il mio intervento non voleva in alcun modo criticare la vostra linea editoriale, rispetto alla quale non entro nel merito. Ogni editore è libero di tutelarsi come preferisce, io ho soltanto riportato la mia esperienza (in maniera, mi sembra, cortese e priva di informazioni sensibili).
“Knowledge is the greatest tool of the mortal mind, outweighing anything made by mortal hands. Before anything else can exist, the idea must exist.”

Re: Fox and Sparrows

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@Bjorkenny

Certamente, ci siamo iscritti appositamente per chiarirci.

Dalla nostra clausola è chiaro che se un autore partecipa alle tre presentazioni di cui sopra, è libero da ogni vincolo, che si vendano 0, 10 o 1000 copie. Per noi, l’importante, è che l’autore sia presente.

Lei, ci corregga se sbagliamo, intende che le tre presentazioni siano direttamente legate all’obiettivo di vendita. Ma non è così. Rilegga quel passaggio attentamente, per piacere.

La clausola mira a impegnare l’autore con la sua presenza, non a fargli acquistare copie. Purtroppo, capita che un autore si disinteressi completamente della promozione a seguito della pubblicazione del libro e, una casa editrice come la nostra, che punta molto sulla vendita diretta del libro (pur avendo un buon distributore nazionale), si trova in difficoltà a tenere eventi senza la presenza dell’autore, che tra l’altro è spesso richiesta direttamente dai lettori stessi.
Con questa clausola, invece, l’autore è tenuto a presentarsi.


Speriamo di essere stati chiari, questa volta. 

Re: Fox and Sparrows

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F&S wrote: Sat May 10, 2025 2:42 pm @Bjorkenny

Lei, ci corregga se sbagliamo, intende che le tre presentazioni siano direttamente legate all’obiettivo di vendita. Ma non è così. Rilegga quel passaggio attentamente, per piacere.
Assolutamente, perciò ho scritto "partecipare e vendere", piuttosto che "partecipare per vendere", ma forse mi sono espresso in maniera fraintendibile.
Per il resto, ribadisco, nulla da togliere al vostro marchio, anzi credo che questi interventi siano apprezzabili e rafforzino la cortese impressione che mi avevate trasmesso.
“Knowledge is the greatest tool of the mortal mind, outweighing anything made by mortal hands. Before anything else can exist, the idea must exist.”

Re: Fox and Sparrows

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@Bjorkenny Felici di esserci chiariti.

Siamo i primi a credere in un’editoria gratuita, senza nessun sotterfugio che miri a spillare soldi all’autore stesso, dal quale in cambio chiediamo un minimo supporto. 

I nostri autori, infatti, godono di una trasparenza credo unica o quasi nel nostro campo. Vengono resi partecipi di tutto quello che facciamo e anche di quanto si guadagna da un canale di vendita piuttosto che da un altro.

Buon fine settimana.

Re: Fox and Sparrows

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Buonasera @F&S e grazie per essere intervenuti a chiarire, ci fa piacere se vorrete continuare a interagire con noi per offrire nuove ed eventuali altre spiegazioni.
Mi permetto di riepilogare perché non ho compreso bene la prassi e mi sorge qualche ulteriore dubbio.
Premetto che sono concorde sul fatto che l'autore debba impegnarsi per promuovere il proprio libro come può (anche se la legge sul diritto d'autore prevede la promozione tra i doveri dell'editore); è giusto che l'autore collabori nel suo stesso interesse, perché il libro non si vende da sé, specie se si tratta di un esordiente.
Ciò che non ho capito bene è: voi organizzate una serie di eventi durante l'anno (o partecipate a fiere) e chiedete che l'autore partecipi ad almeno tre di essi, è così?
Immagino che l'autore lo faccia a proprie spese, per cui sarebbe più conveniente per lui/lei se gli eventi fossero nelle sue vicinanze; altrimenti, pagarsi viaggio, vitto, alloggio, per tre eventi, è un costo non da poco. L'autore ci va a perdere anche vendendo le 100 copie, a mio parere.
Come funziona, in tal caso? Cioè se tutti gli eventi (o la maggior parte) sono fuori mano per l'autore?
E se i tre eventi li organizza lui/lei da sé, vale ugualmente, ai fini del venir meno del vincolo di acquisto delle copie residue?
Un'altra cosa che non mi è chiara è la seguente:
F&S wrote: Sat May 10, 2025 10:07 am
«L’AUTORE si impegna a rendersi disponibile per la presentazione dell’OPERA in occasione di eventi, fiere e incontri, fino al raggiungimento di 100 (cento) copie vendute attraverso tali canali e per tutta la durata del presente contratto.
Ciò vuol dire che l'autore deve continuare a partecipare agli eventi fino al raggiungimento delle 100 copie vendute? Sempre a proprie spese?
F&S wrote: Sat May 10, 2025 10:07 amNel caso in cui l’AUTORE non partecipi ad almeno 3 (tre) degli eventi proposti nel corso della durata contrattuale, sarà tenuto ad acquistare, a proprie spese, il numero di copie mancanti al raggiungimento delle 100  (cento) unità vendute tramite questi canali
Se non partecipa ai tre eventi dovrà acquistare l'invenduto, se partecipa è libero da tale obbligo?

Perdonatemi ma non mi è molto chiaro, perché in un post dite: 
F&S wrote: Sat May 10, 2025 2:42 pmè chiaro che se un autore partecipa alle tre presentazioni di cui sopra, è libero da ogni vincolo, che si vendano 0, 10 o 1000 copie. Per noi, l’importante, è che l’autore sia presente.
Quindi, in teoria, l'obbligo di acquisto dell'invenduto viene meno partecipando ai tre eventi.
Però nella prima citazione è scritto che l'autore dovrà partecipare fino al raggiungimento di almeno 100 copie vendute. 

Quando viene meno, esattamente, il vincolo di acquisto, se deve partecipare fino al raggiungimento di tale obiettivo "per tutta la durata del contratto"? Avviene dopo i 3 eventi, ma deve ugualmente partecipare agli altri fino alla vendita di 100 copie?
In un post scrivete che chiedete la presenza dell'autore una volta all'anno (nel senso che la durata del contratto è triennale?):
F&S wrote:Chiediamo l'intervento dell'autore solamente una volta all'anno, e non di accollarsi il nostro lavoro.
Perdonate il mio limite, ma non ho ben compreso il meccanismo, o forse il significato delle clausole.

Edit
Scusate, aggiungo un'ultima perplessità, perché voi scrivete: 
F&s wrote:Anche la casa editrice si deve tutelare da chi prova ad approfittarsi della pubblicazione gratuita
Ciò varrebbe se questa fosse una scelta della vostra casa editrice, un servizio gratuito offerto in controtendenza a quanto normalmente previsto. Ma se è la legge a stabilire che la pubblicazione debba avvenire a titolo gratuito (in realtà è uno scambio: "io, editore, mi impegno a pubblicare e diffondere la tua opera con i miei mezzi, beneficiando del tuo diritto di sfruttamento economico dell'opera in quanto autore e, per ripagarti della cessione di tale diritto, ti offro una piccola percentuale sulle mie vendite") in che cosa l'autore dovrebbe "approfittarsene"? 

Grazie in anticipo se potrete chiarire.  :)

Re: Fox and Sparrows

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@ElleryQ 
Specifico che sono una profana, ma per attenermi alla semantica del periodo io direi che si tratta di due clausole distinte che disciplinano due diversi tipi di adempimento del contratto da parte dell'autore.
La prima clausola è questa: L’AUTORE si impegna a rendersi disponibile per la presentazione dell’OPERA in occasione di eventi, fiere e incontri, fino al raggiungimento di 100 (cento) copie vendute attraverso tali canali e per tutta la durata del presente contratto. Gli eventi saranno concordati di volta in volta, tenendo conto degli impegni dell’AUTORE e dell’EDITORE.
La seconda clausola è questa: Nel caso in cui l’AUTORE non partecipi ad almeno 3 (tre) degli eventi proposti nel corso della durata contrattuale, sarà tenuto ad acquistare, a proprie spese, il numero di copie mancanti al raggiungimento delle 100  (cento) unità vendute tramite questi canali
Una volta che l'autore ha accettato il contratto questo si considera adempiuto sia acquistando fino a cento copie e rendendosi disponibile per fiere, eventi ecc. sia partecipando ad almeno tre eventi tra quelli proposti. Quindi vanno adempiute non alternativamente ma congiuntamente. 
Se si ritiene che le clausole siano contraddittorie (specificando il medesimo caso, l'identica attività, con due disposizioni diverse), da ignorante credo che nel caso in cui il contratto abbia le caratteristiche del contratto standard (quelli che firmiamo per luce e telefoni ecc. in moduli precompilati),  dovrebbe valere quella più favorevole alla parte che ha aderito. Ma questo è un contratto standard? A mio avviso no. Perché le parti possono benissimo concordarlo. 
E se lo fosse, un contratto standard, qual è la clausola più favorevole? Anche qui dipende da caso a caso.
In ogni caso non adempiendo ci si espone al rischio di essere citati dalla parte che richiede l'adempimento del contratto per come è stato concordato o per come si è aderito ad esso
Consiglio: quando si firma un contratto lo si deve leggere e prendere tempo per pesarlo e valutarlo, a meno che non si tratti di un contratto standard (che ho scoperto avere protezioni di legge in più per la parte che aderisce). Se una clausola non ci piace lo si fa presente e si chiede di correggerla o eliminarla, altrimenti la si accetta.
Scrivo da cittadina oggi più consapevole che ha sbattuto la testa varie volte contro il classico muro e a proprie spese, non da esperta di contratti.

Re: Fox and Sparrows

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Perdona @Simona M., ma il mio dubbio non riguarda tanto l'alternatività o contraddittorietà delle clausole, quanto il: "quando viene meno l'obbligo, da parte dell'autore, di partecipare agli eventi"?
Se mi si dice: "l'autore deve impegnarsi a partecipare ad almeno 3 eventi per tutta la durata del contratto (ed è diverso se la durata è di 2, 5 o 10 anni) e poi è libero dall'acquisto delle copie residuali, anche se nei 3 eventi se ne vendono 0 o 1000 copie". E poi un'altra clausola (o la stessa) prevede che l'impegno a partecipare perduri per tutta la durata del contratto fino al raggiungimento di 100 copie vendute, io capisco che, da autore, sarei libero dall'acquisto delle copie residue, ma sarei tenuto comunque a partecipare (presumo a mie spese) agli eventi, fino alla vendita di almeno 100 copie.
Quindi ok, io autore non sono più tenuto all'acquisto dopo 3 eventi ai quali partecipo, ma sono tenuto comunque a partecipare agli altri per un tot di anni (durata del contratto) fino al raggiungimento dell'obiettivo di vendita.
Dov'è la gratuità, in questo caso, se devo investire di mio affinché l'editore raggiunga un suo obiettivo di vendita?
Ovviamente il contratto di edizione standard non include queste clausole, ma poiché reso flessibile dalla LdA, può prevedere diversi accordi tra le parti.  
Tuttavia alcuni accordi, talvolta (parlo in generale e non del caso specifico), si configurano come escamotage per aggirare i doveri previsti dalla legge.
La LdA, in sé, predispone quindi tutele, diritti e doveri, per autore e editore. Fa comunque salvo il diritto di aggiungere clausole e regolare in maniera più dettagliata il rapporto. Tuttavia questo non può trasformasi in un "patto leonino" (termine che qui uso impropriamente e in senso metaforico) a favore di una sola delle parti e a scapito dell'altra. 
Come tu dici, eventuali clausole vessatorie devono essere individuate, discusse, negoziate. Nel caso in cui siano "irremovibili" e quindi non negoziabili, sta all'autore decidere se accettarle o meno.
Qui si sta solo chiedendo all'editore di specificare meglio i meccanismi, poiché la disposizione combinata di più clausole, o "la semantica" di ciascuna di esse, in un contratto porta a un determinato risultato.
Abbiamo la fortuna che l'editore interagisca con noi per spiegare bene il senso, affinché non ci siano fraintendimenti sul suo operato e sull'interpretazione delle clausole.
Attendiamo quindi spiegazioni.  :)

Re: Fox and Sparrows

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Buonasera, nel 2024  ho pubblicato con la F&S e mi sembra giusto raccontarvi la mia esperienza. Scrivo dal 2015 (tramite auto pubblicazione e tramite editoria indipendente). Sinceramente con loro della F&S, Amedeo e Daniela, mi sono trovata benissimo: ragazzi giovani ma molto preparati e competenti, chiari e amanti dei libri. Una realtà editoriale appena nata che non chiede alcun contributo per la stampa e che si impegna a distribuire e pubblicizzare i volumi pubblicati. Ultimamente siamo stati alla Fiera dell’editoria indipendente a Livorno ed è stata davvero un’esperienza interessante e umanamente ricca. Per cui non posso che dirne bene. La clausola contrattuale a cui si è fatto riferimento nei messaggi precedenti non vincola assolutamente all’acquisto di libri, ma sprona l’autore ad impegnarsi per pubblicizzare il proprio volume parlandone, presentandolo e partecipando agli eventi organizzati. So che è stata una clausola necessaria perché purtroppo non è così scontato come sembra e la casa editrice si è trovata più volte alle prese con autori che, inspiegabilmente, pubblicano per poi sparire. Considerando che stiamo parlando di una realtà editoriale piccola, indipendente e nata da poco si può quindi comprendere anche la necessità di clausole come questa. Sperando di essere stata di aiuto, un caro saluto 
Silvia

Re: Fox and Sparrows

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Grazie per il tuo intervento, @Silvia. Noto che è il tuo primo post e ai neo iscritti chiediamo, in via preliminare, di farsi conoscere dalla nostra comunità nel topic apposito ("Presentazioni"), prima di interagire in altre sezioni. 
Anche perché, diversamente, potrebbe apparire che chi si iscrive lo faccia solo con l'intento di criticare, o di "sponsorizzare", l'operato di determinate CE. Purtroppo può succedere, per cui, abbi pazienza, ma chiediamo di attenersi ad alcune regole.

È sempre molto incoraggiante conoscere autori soddisfatti del proprio rapporto con l'editore; in questo difficile ambito, non dico che sia una rarità ma è di certo meno frequente. Per cui benvenga, siamo lieti di conoscere testimonianze positive.
D'altra parte, il tuo piacevole apporto non risponde ad alcune domande poste. E ciò non per criticare o mettere in dubbio l'operato di F&S, alias Daniela e Amedeo. Al contrario, per dare loro modo di chiarire dei dubbi che possono sorgere. Nel mio post ho fatto un po' da "avvocato del diavolo", perché da autore quelle domande me le sarei poste.
E allora meglio chiarirle, con il solo intento di evidenziare la buona fede e l'atteggiamento collaborativo dell'editore, che invito ancora a intervenire.
Senza nulla togliere al tuo intervento, di certo prezioso.

È importante che un autore partecipi alla promozione del libro, perché i lettori sono sempre desiderosi di conoscere dettagli e aneddoti e lo scrittore crea il proprio pubblico anche attraverso la relazione diretta, l'interazione in presenza, il firma copie ecc... Questo vale per le grandi realtà e a maggior ragione per le piccole, specie se l'autore è un esordiente e desidera emergere da tale condizione.
Fermo restando che, personalmente, comprendo gli intenti delle clausole, vorrei, tuttavia, che venissero chiariti i dubbi che leggendo possono ingenerarsi. E chi, meglio dello stesso editore, è più titolato a farlo?
Allo stesso modo in cui una CE chiede all'autore di uscire dal paravento delle pagine e agire in prima persona, ci farebbe piacere che anche gli editori interagissero su questo forum con maggiore frequenza, e non solo per "giustificarsi" o "discolparsi".
Questo forum non è solo informativo, è nato anche come piazza d'incontro tra operatori del settore. L'apporto degli editori sarebbe molto utile al confronto. Il creare una relazione di fiducia potrebbe essere d'aiuto all'editore per fare un buon scouting, che sia a vantaggio di ambo le parti in assoluta trasparenza.
Come le CE prediligono gli autori che non abbandonano il campo, così ci piacerebbe che gli editori facessero qui con noi... e senza clausole da parte nostra.  :)

Re: Fox and Sparrows

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Letti tutti gli interventi del topic, la mia impressione nei confronti di questa CE è positiva (chi mi conosce, sa che ciò si verifica raramente). Rimane, come giustamente rilevato da @ElleryQ, il problema della localizzazione degli eventi: se fosse l'autore a scegliere dove, almeno per quelli obbligatori, sparirebbe ogni neo sulle pretese dell'editore. Viaggi, pernottamenti e pranzi e cene al ristorante, oggi più che mai rappresentano un costo sostenibile solo da chi non ha problemi economici, classe che in questo Paese fa parte di una minoranza che vede diminuire, di giorno in giorno, il numero degli appartenenti. Un saluto.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Fox and Sparrows

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Cercheremo di rispondere, almeno sommariamente, ad alcuni dei vostri dubbi, non a quelli che riguardano politiche interne della casa editrice.
Purtroppo il tempo libero è poco, quindi scriveremo adesso un messaggio di recap generale. Se qualcuno avesse altre domande ci può contattare tramite il form sul nostro sito.
Realisticamente non avremo molto tempo per frequentare il forum, nonostante ce ne dispiaccia. Siamo intervenuti qui solo per difenderci dalla distorsione e mal interpretazione di una clausola.

Prima di procedere con le formalità contrattuali ecc., fissiamo una videochiamata o un incontro con l’autore per conoscerci, per capire se ci possiamo fidare dell’autore e per dare l’occasione all’autore di capire se si può fidar di noi. Più che sulle clausole, ci concentriamo sull’affinità umana e ovviamente sulla visione editoriale. Oltre alla qualità del libro, componente imprescindibile per una pubblicazione, noi fin da subito vogliamo capire se è possibile instaurare un rapporto di fiducia con l’autore. Ovviamente sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli, non è che cerchiamo nuovi amici.
Cerchiamo di scegliere delle persone realiste che possano essere coinvolte nel mondo editoriale con cognizione di causa. Evitiamo il tipo di persone che ti potrebbero in tribunale per una clausola del genere. Noi non siamo quel tipo di persone. Ed evitiamo anche quelle che si aspettano una promozione milionaria stile grande gruppo editoriale per il loro libro.

I contratti che proponiamo spesso vengono modificati in base alle nostre esigenze, a quelle dell’autore e soprattutto a quelle del libro, perché sarebbe surreale e deleterio promuovere e pubblicare ogni libro nel solito modo, anche dal punto di vista contrattuale.
Come giustamente fa notare @Simona M., se c’è qualcosa che non piace o che non torna, ci si confronta con l’editore e ci si viene incontro.

@ElleryQ
Al calcolo di queste famose 100 copie, fanno numero quelle che noi vendiamo dal nostro sito, che vendiamo agli eventi generali della casa editrice (quindi senza la presenza dell’autore), che vendiamo alle fiere e quelle che l’autore acquista (sempre che ne abbia il desiderio) per proprie necessità. Se l’obbiettivo non viene raggiunto nonostante il tutto sopra scritto, è evidente che abbiamo fatto noi un grosso errore di valutazione riguardo alle possibilità editoriali dell’opera in questione, e che quindi sarebbe controproducente continuare a organizzare una quarta o quinta presentazione.
A quel punto magari cerchiamo un canale di vendita differente. Ma ci auguriamo di non commettere questi errori.

Noi ci accolliamo gran parte della promozione, come specificato in qualche messaggio precedente. Niente di magico, ma cerchiamo di fare tutto quello che una casa editrice solitamente fa, o che comunque dovrebbe fare. Sappiamo bene che è compito nostro, ma lo facciamo nel limite delle nostre possibilità e del buon senso professionale ed economico.

Non siamo degli scellerati: se un autore abita in Calabria, non pretendiamo certo la sua presenza a una fiera in Liguria. Organizziamo o indichiamo eventi nei pressi della zona di residenza dell’autore, oltre ad altri tipi di attività. Sempre cose alla sua portata.

Per i dubbi più specifici vi invito a contattarci privatamente, ma per favore SOLO se sono dubbi finalizzati all’invio della vostra opera.

Re: Fox and Sparrows

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@F&S grazie per il vostro intervento e chiarimento dettagliato.
Comprendiamo il vostro poco tempo a disposizione... del resto, chi ne ha? Anche noi, qui, abbiamo tutti un'attività e delle priorità che servono a farci vivere. Benché, nell'interesse della "comunità editoriale" (che comprende anche CE e agenti, non solo autori desiderosi di condividere le proprie esperienze), incastriamo impegni professionali, personali e supporto a chi popola questo mondo editoriale, croce e delizia.
F&S wrote: Sat May 10, 2025 10:08 amcon l'intento di migliorare l'editoria, per autori e lettori, e mossa da pura passione
Esattamente il nostro intento, che ci spinge a ritagliare piccoli spazi nelle nostre giornate, "per pura passione", appunto.

Sarebbe bello, quindi, se il tempo che spendereste per rispondere "solo in privato", fosse diretto, ogni tanto, anche a un chiarimento pubblico. Sempre se dovessero esserci altri dubbi qui sul forum.
Cosa cambierebbe, del resto? Anzi, sarebbe un vantaggio per tutti: ne beneficerebbero gli utenti, che troverebbero già risposte date ad altri per i medesimi dubbi, e voi stessi, che non dovreste rispondere in privato a più domande identiche.
Questo, ovviamente, se e quando necessario; non chiediamo a nessun editore di farlo impiegando del tempo in maniera quotidiana o continuativa.
Ma del resto ognuno è libero di seguire le strategie che meglio crede, è naturale.
Buon lavoro e grazie ancora per il gradito intervento.  :)

Re: Fox and Sparrows

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@ElleryQ ti prego di scusarmi, non avevo letto le regole. Comunque ho già provveduto a presentarmi. Grazie mille.

Re: Fox and Sparrows

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Buongiorno a tutti.
Aggiungo alla conversazione la mia esperienza personale.
Ho pubblicato finora due romanzi, il primo con una casa editrice a pagamento (erroraccio di gioventù, non sapevo niente sull'editoria e mi sono buttato letteralmente sulla prima che mi è capitata a tiro) e il secondo, recentemente, con la Fox and Sparrows. Ho quindi esperienza di contratti volti a prendere i soldi dell'autore e scappare. L'EAP che "curò" il primo romanzo mi fece pagare 1400€ per pubblicare, mi accollò 20-30 copie da vendere in autonomia e fine. Per organizzare presentazioni feci tutto da solo, senza il minimo supporto, e chiaramente non c'erano distribuzione né promozione.
La F&S si è posta immediatamente come una casa editrice enormemente più investita, e siamo tuttora in continuo dialogo per organizzare presentazioni e materiale promozionale.

La clausola che ha generato la discussione (partecipare ad almeno tre presentazioni e vendere almeno 80 copie) è senz'altro stringente, ma un autore non può aspettarsi di potersi eclissare mentre la casa editrice vende per conto suo tutte le copie. Il libro ha un autore e quell'autore deve farsi vedere. Io interpreto la clausola di "partecipare ad almeno tre presentazioni" come una regola imposta dalla casa editrice dopo che altri buontemponi hanno pubblicato presso di loro il proprio libro per poi sparire e non presentare da nessuna parte. Un discorso di "libro che si vende magicamente senza l'intervento dell'autore" si può fare forse solo con autori già noti e famosi e pubblicati dalle due o tre case editrici più grandi del paese, non certo per tutte le altre, né per le EAP né per le case editrici piccole ma comunque non a pagamento come la F&S.

Anche la clausola sul minimo di copie vendute ha una funzione di tutela per la casa editrice: quelle copie vengono stampate a spese della casa editrice (l'autore non paga 1400€ in anticipo come feci io col mio primo romanzo) e poi quelle copie tocca venderle. Mi rendo conto che a un autore possa far storcere il naso l'idea che una casa editrice debba tutelarsi, ma nessuno fa il proprio lavoro gratis: la dura realtà è che quel libro tocca venderlo e quindi, ad esempio, tocca anche promuoverlo con eventi e presentazioni a cui l'autore per forza deve partecipare, in cui deve farsi vedere, interagire coi potenziali lettori ed aiutare a vendere il proprio prodotto.

In ultimo, mi sento di precisare che io non sono stato in alcun modo costretto dalla F&S a presentare secondo loro insindacabili modalità: al contrario, stiamo concordando le papabili città e librerie o simili insieme in modo che siano congeniali per entrambe le parti.

Il mio personalissimo parere è che l'Italia non sia più il paese giusto in cui pubblicare libri, che la concorrenza sia inutilmente enorme, che il mercato sia inquinato da un'infinità di libercoli insulsi a causa delle democratizzazione del processo di pubblicazione e l'abbattimento dei filtri qualitativi in entrata (salutiamo le EAP che per un po' di soldi pubblicano anche le filastrocche scritte sulla carta igienica) e quindi ci troviamo in un momento storico e un ambiente in cui si vendono pochi libri ad una platea ignorante e per venderli si suda. Pubblicare e stampare e vendere un libro è una scommessa sia per la casa editrice sia per l'editore, e c'è il rischio che quelle copie non si vendano e ci si rimetta, punto e basta. Io per primo non mi aspetto di vendere neanche una copia dei miei libri e prendo ogni copia venduta come un atto di carità.

Re: Fox and Sparrows

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TAscrittore wrote: Mon May 12, 2025 12:12 pmun'infinità di libercoli insulsi
Vero, ma a mio avviso i libercoli insulsi sono in commercio proprio perché l'editore non assume completamente su di sé il rischio d'impresa. Se lo facesse, ci sarebbero meno editori, meno libri, meno autori. E meno libercoli insulsi.

Re: Fox and Sparrows

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@Sineddoche 
Concordo. Un buon passo avanti sarebbe che le EAP sparissero dalla circolazione, ma il rischio d'impresa se lo deve assumere anche l'autore. I ruoli di autore e casa editrice sono chiaramente diversi e non intercambiabili, ma uno scrittore emergente o sconosciuto deve essere disposto a impegnarsi in prima persona per la promozione del libro, nei limiti del ragionevole, concordando e dialogando.

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