Copie a pagamento: è normale?

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Ciao a tutti, mi sono appena iscritta. Sono Loredana L. e mi piace scrivere (e leggere) poesie e sporting romance.
Ho un dubbio: ho proposto una mia storia a una piccola casa editrice. Non ho pagato niente né sono vincolata all'acquisto di copie.
Ora però ho un dubbio. Prima del lancio mi hanno detto che se voglio (nessuna costrizione né "Caldo invito") posso comprare delle copie cartacee a prezzo di stampa, anche per rivenderle.
Secondo voi è normale?
O è una forma di editoria a pagamento?
Non ho mai pubblicato prima, non so se è una cosa che fanno le piccolissime CE, di mettere a disposizione delle copie a prezzo di stampa...

Re: Copie a pagamento: è normale?

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Grazie per la risposta. A me è sembrato strano perchè sapevo che le CE mettono a disposizione delle copie gratis per la pubblicità. Non ho mai sentito di nessun autore "Serio" portarsi dietro le copie prepagate da vendere. Mi sembra strano. Non dovrebbe essere la CE a distribuire?

Re: Copie a pagamento: è normale?

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LoredanaElle wrote: Fri Jul 05, 2024 9:46 pmposso comprare delle copie cartacee a prezzo di stampa, anche per rivenderle.
Cosa intendi per "prezzo di stampa"?
Non è un'espressione che si usa in editoria; se intendi "prezzo di copertina" allora non è una procedura corretta: l'autore ha diritto a una percentuale di sconto sulle copie che acquista per sé (di solito si aggira attorno al 30%).
LoredanaElle wrote: Fri Jul 05, 2024 11:45 pmsapevo che le CE mettono a disposizione delle copie gratis per la pubblicità.
le case editrici in genere forniscono un piccolo (molto piccolo, anche in caso di grandissime case editrici) numero di copie gratuite all'autore. Parliamo di un numero inferiore a dieci, per intenderci; se è una piccola casa editrice solitamente inferiore a cinque.
La pubblicità cosa c'entra? La pubblicità è compito dell'ufficio stampa, di cui in genere le piccole case editrici sono sprovviste.
LoredanaElle wrote: Fri Jul 05, 2024 11:45 pmNon ho mai sentito di nessun autore "Serio" portarsi dietro le copie prepagate da vendere. Mi sembra strano. Non dovrebbe essere la CE a distribuire?
Prima parli di pubblicità, ora di vendite: fatico a seguire il filo del discorso. 
Per pubblicità intendo che la casa editrice regala il tuo libro al professor XY perché potrebbe farlo adottare, al blogger Pinco Pallino sperando che lo consigli nel suo blog, al giornalista Tizio augurandosi che lo citi nel suo programma e via di seguito.
La casa editrice invece le cede a te, con varie modalità, affinché tu possa organizzare delle presentazioni nelle quali venderle a chi interverrà (e non sarai certo considerata una scrittrice "poco seria" per questo motivo).
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Copie a pagamento: è normale?

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Hai centrato il problema: non ho scritto in modo confuso. Mi hanno scritto loro così.
 
Ho chiesto quante copie mi spettano gratuitamente per mostrarle in giro (so che questo lo si fa, ho letto di un autore che raccontava di portarsi sempre dietro un suo libro per mostrarlo "Casualmente" a chi incontrava) e mi hanno risposto che non è obbligatorio acquistarle copie, ma se ho bisogno di regalarle posso comprarle dall'editore al "Prezzo di stampa" (se dici che in editoria questa dicitura non si usa, mi sembra evidente che questa "CE" ha qualcosina che non va). Se compro copie a prezzo di stampa, posso anche rivenderle.
 
A me puzza di "Non vogliamo essere etichettati EAP perchè non costringiamo nessuno ma francamente non abbiamo idea di come venderle, perciò se le compri tu autore noi rientriamo delle spese e tu puoi guadagnarci vendendole a tua zia".
Sbaglio?

Re: Copie a pagamento: è normale?

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Ciao @LoredanaElle, concordo con quanto scritto da @Marcello: purtroppo, CE piuttosto piccole forniscono pochissime (o per niente affatto) copie gratuite agli autori, mentre le più grandi arrivano a darne 10 (15 nel più fortunato dei casi).
Le copie gratuite, generalmente, l'autore le dona a contatti stampa personali (blogger, influencer, ecc...), o a relatori che desiderano coinvolgere nelle presentazioni.
In alternativa possono concordare con la CE che questa invii a sue spese alcune copie gratuite del libro ai contatti stampa dell'autore (parliamo sempre di CE non piccolissime).
Per il resto, l'autore ha sempre diritto di acquistare delle copie a un costo ridotto (dal 30 al 50% del prezzo di copertina).
Quanto alla vendita diretta da parte dell'autore (presentazioni fuori dalle librerie), le CE medie e grandi, come anche le piccole più note e di qualità, prevedono di solito il conto vendita (le cedono all'autore gratis e lui trattiene una percentuale sul venduto, inviando alla CE la somma che le spetta e l'eventuale invenduto). L'alternativa è che l'autore le pre acquisti scontate (sempre con sconto tra il 30 e il 50%) e trattenga per sé tutto il ricavato della vendita.
In tutto ciò non c'è niente di strano, è la prassi di quasi tutte le CE e non è EAP. 
Sempre, però, che non vi sia obbligo esplicito o velato a farlo e tutto sia solo facoltà dell'autore.

Re: Copie a pagamento: è normale?

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Va bene, allora. Se è normale per una piccola CE sono più tranquilla. Avevo paura di essere finita in una EAP che finge di non esserlo. Sarebbe la terza volta che prendo un bidone ed ero molto arrabbiata.
No, non c'è stato obbligo di acquisto (se ci fosse stato, non mi sarei posta il problema: cestinare tutto e ricominciare).
Grazie a tutti e due.

Re: Copie a pagamento: è normale?

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LoredanaElle wrote: Sat Jul 06, 2024 8:59 amma se ho bisogno di regalarle posso comprarle dall'editore al "Prezzo di stampa" (se dici che in editoria questa dicitura non si usa, mi sembra evidente che questa "CE" ha qualcosina che non va)
Di solito è il 30 o 50% e si parla di prezzo di copertina, ma in sintesi può corrispondere proprio al costo di stampa.
In pratica, rispetto a quanto l'editore paga la stampa alla tipografia, c'è sempre un rincaro, perché l'editore deve pagare le royalties all'autore, le spese di distribuzione, le spese di promozione, la percentuale di vendita al libraio, l'IVA, ecc...
In sostanza, quel 30 o 50% corrisponde più o meno a questo, e poiché la CE risparmia su tutto ciò che ho indicato, quando l'autore si occupa della vendita diretta (bypassando distribuzione, promozione, librerie) percepisce una percentuale maggiore rispetto alle sue regolari royalties.
Non c'è assolutamente nulla che non vada, a prescindere che ti abbiano parlato di prezzo di stampa o di copertina, la sostanza non varia granché.

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