[LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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M'imposi d'amare l'ombra

M’imposi d’amare l’ombra
proiettata dall’antica luce dei ricordi,
fulgidi e vivi: danzano a familiari note,
rammenti? I passi, le risa, i silenzi,
troppo grandi adesso per una mente sola,
indossano la giusta veste dei sogni.
Ora, il mio quotidiano costeggiar la sabbia
prima dei flutti, seduto su una panchina
bianca come me, qui sorseggio un conversar
sordo col quieto orizzonte e, dimentico
degli anni, con una mano protesa afferro il vento,
con l’altra tocco una nostra foto, immortali
in un dove e in un quando che appartiene
a te non più ormai e nemmeno a me.
Quel possederci antico, commestibile, di carne
s’è fatto nuovo in una forma fruibile solo a noi,
libero da ogni umano giogo, in dolci carezze
ariose, baci di salsedine, cinguettii di uccelli.
A te pensando, mi sovviene il promesso sempre,
composto come la sabbia di tanti granelli,
e il mare che libere lascia le onde infrante
di tornare senza minaccia, pressione, dominio
alcuno. Così io attendo.
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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@Elegiac Mi è piaciuta molto l’atmosfera che hai saputo rappresentare in questi versi. Un amore vivo e carnale che è ancora intatto lì dove si trova: nel proprio tempo.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Grazie per il tuo apprezzamento, @@Monica :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Sei una gran bella scoperta come poeta, bravo bravo (y) @Elegiac :)
Elegiac wrote:
M’imposi d’amare l’ombra
proiettata dall’antica luce dei ricordi,


Non la luce della realtà che non si possiede più...

qui sorseggio un conversar
sordo col quieto orizzonte


un silenzioso appagarsi...

e, dimentico
degli anni, con una mano protesa afferro il vento,


certi automatismi non si scordano con l'età...

con l’altra tocco una nostra foto, immortali
in un dove e in un quando che appartiene
a te non più ormai e nemmeno a me.


Secondo me, quel dove e quel quando invece sono sempre vostri.


Quel possederci antico, commestibile, di carne
s’è fatto nuovo in una forma fruibile solo a noi,

che bella questa espressione, valida per ogni età del cuore...

libero da ogni umano giogo, in dolci carezze
ariose, baci di salsedine, cinguettii di uccelli.
A te pensando, mi sovviene il promesso sempre,
composto come la sabbia di tanti granelli,


e il mare che libere lascia le onde infrante
di tornare senza minaccia, pressione, dominio
alcuno. Così io attendo.

Magistrale questo finale.
Ci vedo il vero amore che lascia libero l'amato di andare e venire, sempre accogliente, mai minaccioso o dominante.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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ciao @Elegiac . Quanto mi piacciono le poesie cariche di tensione e che si possono leggere tutta in un fiato, senza taglio del ritmo.
La parte evocativa con quella descrittiva sono molto in contrapposizione, al punto che, sembrano alla fine annullarsi, dato che nessuna delle due ha la forza di sopraffare l'altra. Direi che sono in perfetto equilibrio, ed io avrei preferito una netta vittoria della parte evocativa. ciao e a presto.. (y)
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Grazie per i vostri commenti, @Poeta Zaza e @bestseller2020 :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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ciao @Elegiac
Elegiac wrote: M’imposi d’amare l’ombra
proiettata dall’antica luce dei ricordi,
fulgidi e vivi:
Basterebbe solo questo. Perché amare l'ombra dei ricordi? Perché imporselo? Cosa può essere successo? Io me lo domando. Sto leggendo molte poesie dove vedo proiettate molte delle mie situazioni, del mio vissuto, perciò mi pongo delle domande che per quanto mi riguarda spero potranno avere risposta, in un altro tempo e dimensione.
Elegiac wrote: I passi, le risa, i silenzi,
troppo grandi adesso per una mente sola,
indossano la giusta veste dei sogni.
Anche questo mi è dolorosamente familiare.
Elegiac wrote: Ora, il mio quotidiano costeggiar la sabbia
prima dei flutti, seduto su una panchina
bianca come me, qui sorseggio un conversar
sordo col quieto orizzonte e, dimentico
degli anni, con una mano protesa afferro il vento,
con l’altra tocco una nostra foto, immortali
in un dove e in un quando che appartiene
a te non più ormai e nemmeno a me.
Devi essere un veggente. Questa è la mia vita. Costeggio tutti i giorni la riva solitaria del mare davanti a casa, e mi siedo in panchine vuote, sferzato dal vento, avvolto in una vecchia giacca militare. E ripenso al passato.
Elegiac wrote:
Quel possederci antico, commestibile, di carne
s’è fatto nuovo in una forma fruibile solo a noi,
libero da ogni umano giogo, in dolci carezze
ariose, baci di salsedine, cinguettii di uccelli.
A te pensando, mi sovviene il promesso sempre,
composto come la sabbia di tanti granelli,
e il mare che libere lascia le onde infrante
di tornare senza minaccia, pressione, dominio
alcuno. Così io attendo.
Sublimazione dei ricordi d'amore nelle immagini della natura. Sono un grande conforto, un immenso balsamo per l'anima, così come l'ineffabile architettura delle distese di sabbia in riva al mare; costruzioni mentali e indotte dal divino, consigli, parole e costruzioni che cambiano in continuazione mutati dolcemente dal frangersi delle onde, onde che sembrano parlare, guidare, sgridare e confortare allo stesso tempo, ma senza invadere, senza infastidire quando capiscono che hai compreso la loro lingua. Si rimane ore a sentire quel linguaggio, ad attendere quelle parole mai sentite, sempre desiderate.

Spero di non aver distrutto i tuoi versi, nel qual caso chiedo scusa; da poco mi sono avvicinato alla poesia e ho la tendenza a rapportare i versi che leggo con le mie esperienze, quelle che sono state e quelle che avrebbero potuto essere.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Ciao, @Alberto Tosciri , e grazie per il tuo commento.
Non hai distrutto niente, anzi li hai arricchiti col tuo vissuto e non c'è niente di più bello di leggere qualcosa in cui ritrovarsi. Quindi, grazie a te.
A rileggerci!
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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C'è molto di Leopardi (e non solo di lui) in questo tuo componimento. Un'eco sfumata ma consistente, come un acquerello: nel lessico, nei temi, nel periodare. Nel mezzo, versi di grande impatto, antichi e moderni insieme:
Quel possederci antico, commestibile, di carne
s’è fatto nuovo in una forma fruibile solo a noi,
libero da ogni umano giogo, in dolci carezze
ariose, baci di salsedine, cinguettii di uccelli.
Attento alla psicologia del profondo l'accenno iniziale all'"ombra": senza essa saremmo scialbe figurine senza spessore. Attraverso la consapevolezza dei suoi abissi, invece, diventiamo esseri umani completi.
Già nel WD avevo notato la consistenza del tuo poetare, nutrito di classicità ma volto al nuovo. Hai a mio avviso una scrittura piena e avvolgente, che pare circondare il lettore come un profumo d'alta classe.
Grazie e un saluto, @Elegiac.
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Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Grazie a te per essere passata di qui e per le tue splendide parole, @Ippolita :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Questo componimento sembra articolarsi in quattro movimenti:
“Mi imposi…”
“Ora,…”
“Quel possederci…”
“A te pensando…”
Come se fossimo dapprima introdotti al tema da una dichiarazione esplicita del primo verso e poi la speculazione sul presente, sul ricordo e di nuovo sul presente terso dalla memoria. Suggestioni più eteree si alternano ad immagini più concrete: la veste dei sogni, la foto, il possedersi antico, i granelli di sabbia e la cosa migliore è che per quanto i movimenti siano distinti da chiari riferimenti, suggestioni e immagini si compenetrano e ogni movimento si intreccia all’altro come se i ricordi fossero impossibili da contenere in particolare sono riusciti i versi “con una mano protesa afferro il vento, / con l’altra tocco una nostra foto”

La chiusa sembra la naturale conclusione all’apertura “Mi imposi d’amare l’ombra – così io attendo” racchiude perfettamente il mondo che c’è fra questi due momenti, che possono essere contemporanei, ma nascondere un mondo di spazio e tempo.

A mio gusto, qualche volta i versi sono un po’ espliciti (come i due versi del dove e del quando), ma è – come ho detto – a gusto mio. Questo componimento è un’elegia degna del tuo nickname! X°
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Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Grazie per il tuo commento, @Max91 :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Ciao @Elegiac ,

Che bella questa poesia! Un senso di malinconia la pervade, ma si percepisce il piacere di un amorebormai lontano nel tempo che adesso è diventato:
Elegiac wrote:dolci carezze
ariose, baci di salsedine, cinguettii di uccelli
Sarà che adoro il mare e mi dona spesso sensazioni dolciamare passeggiare in riva da sola, ma questa poesia mi è arrivata dritta al cuore.

Talia :happy-sunny:

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Ciao, @Talia , e grazie per l’apprezzamento :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Ciao @Elegiac ,
e io ora cosa ti dico?
E' davvero difficile per me lasciarti un commento perché tu sei evidentemente un Maestro e io non sono nessuno.
Comunque fingerò di non essermi accorta di niente e ti dirò che la tua poesia arriva dritta dritta dove deve arrivare e anche se è chiarissima, per me nasconde diverse chiavi di lettura.
L'ho letta per tre giorni di fila e tutte le volte vi ho trovato sfumature nuove, nuove informazioni che, invece di schiarirmi le idee, mi hanno fatto dire: e se... e se... e se...
Alla fine mi piace pensare che questa sia una Elegia a quello che eravamo e che non siamo più.
Un po' malinconica, ma non troppo. In fondo ci rimangono ancora il mare, i ricordi, una fotografia e... l'attesa.
Non è poco, direi. ;)

Bravissimo Elegiac, scusami per il commento diciamo... "leggero" e grazie per averci regalato questi Versi.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [LP14] M'imposi d'amare l'ombra

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Ciao, @paolasenzalai.
Mi lusinghi con le tue parole. Grazie a te per aver commentato :)
Si finisce col non pensare nel momento in cui si smette di dubitare di tutto ciò in cui si trova il minimo sospetto di incertezza.

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