[MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Traccia di mezzogiorno. Fuori dell'abitato di Malbork



Un odore di fritto aleggia ad apertura di pagina, anzi soffritto, soffritto di cipolla, un po' bruciaticcio, perché nella cipolla ci sono delle venature che diventano viola e poi brune, e soprattutto il bordo.


Ho capito: sei in imbarazzo. Stai guardando il risultato di quell'attimo di distrazione. Ludmilla ti è passata vicino, nella sua vestaglia di seta, quella che ti ispira, alla mattina, il buonumore.
Ti sei fatto fregare dal fuoco troppo alto, dai minuti che passavano, dalle nudità celate e sfiorite di lei, e mentre fissi i suoi contorni, il tuo fritto di aglio è finito bruciato.

Se c'è un odore che mi piace alla mattina è questo ammazza vampiri del tuo paese”.

Ludmilla, da buona ungherese, ama l'aglio e un soffritto con cipolla neanche a parlarne. Così sei costretto a adoperarti affinché partecipi a impestare l'aria della città di Malbork.

“ L'aglio allontana il malocchio, ricordatelo bene! E poi dà a questi rospetti un gusto delizioso”, ti ha detto lei.
E già, in questo posto sfigato dove non ti può capitare un bel niente, ci hanno provato in tanti a esorcizzare la noia. Questa non ti riesce a eliminarla, intrisa com'è di quel vissuto cittadino quotidiano. Il commissario Grunck non arresta nessuno: è messo lì per figura. Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.

Siete usciti, alla fine, con addosso quell'odore di soffritto andato a male e siete andati in biblioteca a restituire i libri presi in prestito: Cucinare in tre mosse e Occhio alla fiamma.

Abbiamo appena ricevuto il nuovo ricettario di Saffert che parla di come salare al punto giusto”.

Non puoi fare a meno di sorprenderti. Finalmente il libro giusto per usare il sale al modo giusto.
Tu lettore stai pensando: ma che fesseria di libro è questo? Ma che serve un libro per usare il sale? Ma bisogna essere deficienti per leggere un libro del genere. Ma tu invece: “ ecco il libro che aspettavo da una vita. Ludmilla pare concordare. Dopo il libro per come non bruciare il soffritto, e tutti gli altri, tipo: Cento uova , Pere stracotte, Pesce senza testa, L'assaggio a mani nude... insomma, la cultura te la sei fatta.

“ Che noia, che noia. A Malbork non c'è neanche un ristorante dove mangiare, e all'unico bar, non sanno neanche cos'è un tramezzino. Ma che posto è questo, ti starai chiedendo. Un posto dove tutti cucinano con l'aglio al posto della cipolla, dove non capita niente e tutti non hanno una beata mazza da fare? Ma! Non lo so neanch'io.”

Mentre lui e Ludmilla tornano a casa, lui ha un sussulto: quando abbiamo finito di leggere tutti i libri di cucina che stanno in biblioteca cosa faremo nelle nostre giornate?

Non credo che i libri finiranno, lo sa bene Ludmilla, ci sono miliardi di varianti ai libri come Cuocere e ricuocere, Impastare e rimpastare, Condire e scondire.

Tu lettore ti chiederai a questo punto: Ma in questa biblioteca non ci sono altro che libri di cucina inutili? La risposta è sì!

Adesso i due pensano ai bei tempi in cui passavano le ore a guardare gli indici di borsa del mercato azionario, per vedere i guadagni realizzati, ore dal parrucchiere a parlare con le amiche, mentre qualcuna ti dava lo smalto alle unghie. Giorni di sui campi da golf a parlare tra un lancio e l'altro, di acquisizioni in giro per il mondo. “ Appena gli esquimesi saranno una valida forza lavoro li metteremo a fare microcip al posto di questi ingordi di africani”.

Ma poi quel fuoco nucleare improvviso sceso dal cielo, a spazzare via la follia del mondo; padroni e servi, ricchi e poveri, sogni di un tozzo di pane e sogni di una villa con piscina a Bel-Air.

“Sono passati venti anni da quando abbiamo bruciato tutti i libri!”, ricorda Ludmilla.
Lui annuisce: “Però va bene che è stato giusto bruciare tutti i libri di romanzi, di storia, di tutta la letteratura mondiale, che il Governo ha ritenuto essere la causa della guerra, ma almeno salvare qualche copia di Playboi”.
“ Come al solito non pensi ad altro. Io avrei tenuto qualche copia di Vanity fair o di Vogue”.
“ Però non è stato male lo spettacolo della guerra termonucleare che abbiamo vissuto nella comodità del nostro bunker ”.
“ Peccato che non abbiamo registrato l'evento, l'avremmo potuto guardare comodamente sul divano, sgranocchiando crostini all'aglio, per poi ricordare quanto furono belli quei tempi!!”

“ Appena il Governo metterà fine a questo lockdown voglio tornare a giocare a golf e mettere su qualche SPA per fare un bel investimento di derivati”. “ Io, invece, ho proprio voglia di farmi fare le unghie, non da quelle ingorde, avide, ladre estetiste che mi prendevano 30 dollari. Voglio ritornare da quelle cinesine che mi facevano tanti complimenti per quanto ero bella ed elegante, e mi chiedevano il giusto: solo 5 dollari. Insomma, 25 dollari di troppo! Cosa mai ci facevano con tutti i nostri soldi guadagnati in giorni di duro lavoro a Walt Streatt? Se il mondo è saltato in aria è per colpa di questi incontentabili affaristi, fomentatori di rivendicazioni infinite.”


A Malbrok cala la sera. Le padelle stanno sul fuoco con il soffritto a base di aglio e rospetti.
Ancora clave, di nuovo le clave. L'uomo sapiens riparte nella sua costruzione della società della follia attorno al fuoco: per il momento.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Un racconto a strati. Come le cipolle del resto. C'è un'ironia di fondo che ha una forza incredibile. Il vero motore di tutto ciò che hai saputo, benissimo, imbastire. Perfetto anche il modo in cui hai ripreso la narrazione originale e i suoi personaggi dandogli nuova vita e inserendoli in un contesto nuovo e fresco. Non era assolutamente facile, anzi. 
Unico neo, se così vogliamo definirlo, gli strafalcioni grammaticali come Wall Streatt per capirci, che credo al 99% siano voluti e vogliano rendere l'imbarbarimento grammaticale e cerebrale dei due che rinunciano ai libri, ma mentre leggevo hanno avuto il potere proprio di bloccarmi nella lettura. Chiaramente è l'effetto che cercavi, immagino e funziona benissimo, ma li avrei messi in corsivo o scritti in altro modo, così da avere un'efficacia maggiore. Chiaramente parliamo di gusto personale.
Il resto funziona perfettamente. La critica ai libri di cucina mi ha fatto ridere di gusto (quanti ce ne sono? Non se ne può più!) e anche i passaggi finali con la rinuncia ormai completa ai libri e il rogo di tutto ciò che è narrativa, come se appunto l'uomo decida di rinunciare all'ultima cosa che lo distingue dalle bestie: la fantasia. 
Un racconto a strati dicevo in apertura, che merita forse qualche rilettura per cogliere tutto ciò che hai piazzato qua e là nello scambio fra i due. Hai omaggiato Calvino in un modo eccezionale. Complimenti! <3 

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Ciao @bestseller2020,
Avevo commentato il tuo racconto e appena prima di postarlo, zac, si è impallato il PC e ora lo devo riscrivere. Che rabbia! Ma ce la posso fare...
Allora inizio col dirti che il tuo racconto mi è piaciuto, l'ho trovato originale e ricco di spunti. Infatti l'ho letto con interesse e curiosità.
Passo a lasciarti qualche impressione più puntuale.
bestseller2020 ha scritto: Ho capito: sei in imbarazzo
Non ho ben capito a chi si rivolge il testo quando usi la seconda persona. Qui pare rivolgersi al personaggio che vive con Ludmilla.
Ma poi nel seguito sembra rivolgersi al lettore.
bestseller2020 ha scritto: il tuo fritto di aglio è finito bruciato.
Non ben capito il passaggio dalla cipolla all'aglio. Certo, la cipolla c'era nell'incipit della traccia. Ma poi perché si passa all'aglio?
Mi piace comunque come hai presentato i personaggi, in maniera diretta e ironica.
bestseller2020 ha scritto: c'è un odore che mi piace alla mattina è questo ammazza vampiri del tuo paese”.
In tutto il testo non mi è chiaro l'uso del corsivo e delle virgolette. Proverei a uniformare il testo in maniera più chiara.
bestseller2020 ha scritto: quotidiano. Il commissario Grunck non arresta nessuno: è messo lì per figura. Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.
Bella questa parte con questo elenco di figure istituzionali inutili. Ti dico però il dubbio che ho avuto nel leggere. Allora, la città è in lockdown per immagino le radiazioni della bomba atomica, però i due personaggi escono per andare in biblioteca. Mi sono persa qualche passaggio?
Poi c'è la questione degli errori nei termini inglesi. Mi sono chiesta se fossero voluti. Ma allora in quel caso lo farei con tutti i termini in modo che sia chiaro che è una scelta voluta.
bestseller2020 ha scritto: Malbrok cala la sera. Le padelle stanno sul fuoco con il soffritto a base di aglio e rospetti.
Ancora clave, di nuovo le clave. L'uomo sapiens riparte nella sua costruzione della società della follia attorno al fuoco: per il momento.
Bello il finale. Così come è bella la scelta di mettere al centro della narrazione la cucina. Non ho capito cosa c'entrano le clave però. Forse è un riferimento ai mestoli di legno? Carina l'idea ma la esplicitare di più.
Bel racconto comunque. Piaciuto!

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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@ivalibri ciao... non hai afferrato il senso delle clave. La clava è il simbolo della arretratezza del genere umano. In questo caso è il simbolo della involuzione degli uomini. Ti faccio un esempio: Einstein diceva che non sapeva come si sarebbe svolta la terza Guerra mondiale, ma la quarta sì, appunto con le clave. La cipolla l'ho sostituita con l'aglio perché ha un odore molto più potente. Comunque " Wall streatt è solo un refuso, ricordavo male, anche perché l'inglese non è il mio pane... altri refusi in inglese non ne ho trovato... grazie del passaggio..
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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bestseller2020 ha scritto: Questa non ti riesce a eliminarla
Ciao @bestseller2020
secondo me suona meglio "Questa non ti riesce di eliminarla", non so, tu che dici?
bestseller2020 ha scritto: Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.
Bellissima questa parte :)
bestseller2020 ha scritto: Giorni di sui campi da golf
Occhio al refuso :)
bestseller2020 ha scritto: Ma poi quel fuoco nucleare improvviso sceso dal cielo, a spazzare via la follia del mondo; padroni e servi, ricchi e poveri, sogni di un tozzo di pane e sogni di una villa con piscina a Bel-Air
Bello

Il racconto mi è piaciuto, l'ho trovato ironico e ricco di spunti interessanti, di critica neanche troppo velata alla società attuale. C'è qualche incertezza/refuso, ma niente di grave (a proposito, mi sono dimenticato di segnalarti "Playboi": la forma corretta è "Playboy"), ma si tratta di sciocchezzuole.
Mi è piaciuta l'ambientazione in un futuro prossimo/in un presente alternativo, con l'umanità regredita all'epoca in cui, per farsi strada, non c'erano strumenti finanziari su cui speculare, ma solo... la clava :D
Insomma, un buon racconto
Alla prossima
Ciao

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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ciao @Loscrittoreincolore e grazie del passaggio. Ho un pessimo inglese purtroppo e mi sono affidato alla memoria.  :P

Ti confesso che non avevo una idea concreta per questa traccia e tutto mi è venuto man mano che scrivevo. Io e @Poeta Zaza siamo stati i temerari a seguire la traccia di mezzogiorno. Dico solo che per me non è stato facile, ma la voglia di cimentarmi in un racconto secondo l'idea dell'autore in seconda persona e quel "Tu lettore" mi ha fatto gola. Non so se ci sono riuscito. Ogni volta mi diverte sfidare le mie capacità. grazie ancora
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Ciao @bestseller2020 

passaggio veloce per dirti che mi è piaciuto :) 
bestseller2020 ha scritto: E già, in questo posto sfigato dove non ti può capitare un bel niente, ci hanno provato in tanti a esorcizzare la noia. Questa non ti riesce a eliminarla, intrisa com'è di quel vissuto cittadino quotidiano. Il commissario Grunck non arresta nessuno: è messo lì per figura. Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.
           Questa è una chicca. 


Mi piacciono anche i refusi sui termini inglesi, li terrei così come sono, e tanto per rimarcare il concetto che i lettori non sono tutti uguali, al contrario di altri commentatori non trovo azzeccatissimo il finale, credo che si spenga un po' la verve e che il messaggio, volutamente palese, lo sia un po' troppo. Parere personale, ovvio!
Già.

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Ciao @bestseller2020 . Mi ė piaciuta molto La tua interpretazione della traccia. Il racconto offre tanti spunti ed è divertente e puzzolente al punto giusto.
La parte più riuscita è, secondo me, la descrizione degli abitanti del paese. In questo trovo perfettamente centrata “la consegna”. Quella che mi ha fatto storcere un po’ il naso ė il riferimento al nucleare. Troppo poco tempo trascorso dal disastro. Il nucleare non perdona… Considerato il tono generale della storia mi sarei inventata un’arma pestilenziale e non così reale. Comunque complimenti per questo delizioso soffritto letterario👍

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Ciao @bestseller2020 

Gradevole questo tuo racconto distopico aromatizzato all'aglio, mi sarei atteso qualche bruschetta per accompagnare i rospetti, ma poi ho compreso, nell'ultimare la lettura, che l'ambientazione era nel post catastrofe nucleare, quindi con penuria di materia prima per ottenere il pane casereccio da bruschetta.
Scherzi a parte, questa cosa del rogo dei libri, indicati come generatori della probabile perversione culturale che ha condotto la società umana verso l'autodistruzione nucleare, ricorda da una parte la fiction di un vecchio film di fantascienza catastrofica come Fahrenheit 451, ricavato dal libro di Ray Bradbury, dall'atra ci riporta alle
cosiddette Bücherverbrennungen, "roghi di libri" organizzati nel 1933 dalle autorità della Germania nazista, durante i quali vennero bruciati tutti i libri non corrispondenti all'ideologia nazista.

Il racconto è pervaso di una salace ironia e invita a riflettere sulla natura umana, che tende a replicare immemore gli errori del passato e sovente preferisce, piuttosto che affrontarne criticamente le cause oggettive, cercare un capro espiatorio in qualcosa che nulla a che vedere col reale problema.

Complimenti. Bella lettura.

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Ciao @bestseller2020 
Questo tuo racconto mi ha fatto venire in mente più che Calvino un altro scrittore, Philip K. Dick e due suoi romanzi, Cronache del dopobomba e L’uomo dei giochi a premio, che narrano sempre di una società che vive in vari modi dopo la catastrofe nucleare.
L’uomo si ambienta a tutto, basta vedere il mondo di oggi, ma ci deve sempre essere qualche eretico.
Mi sembra che i tuoi sopravvissuti vivano adeguandosi al presente, senza rimpianti, se non vaghi ricordi  nemmeno tanto nostalgici del passato.
Però mi piace la tua città di  Malbork, con quelle cariche istituzionali addirittura, il cui compito è fare niente e dove ci sono infiniti libri di cucina in tutte le salse, gli unici rimasti… c’è il tanto di fondare una nuova filosofia e religione culinaria, hai visto mai… le nuove civiltà a volte possono iniziare così, se hanno solo libri di cucina possono basare anche le leggi e le religioni su quelli… ne verrebbe fuori un romanzo molto interessante, una nuova vena del fantascientifico dopo la catastrofe.
Divertente il pensiero che fra tutti i libri distrutti dal governo non si sia pensato di salvare le riviste di Playboy. Magari è successo davvero in un universo alternativo e chissà a che punto sono della civiltà che hanno creato su quelle basi, di certo sono avanti.
Scherzi a parte ho apprezzato la tua ironia e anche le distorsioni in inglese,  vuoi per refuso o per dimostrazione della mancanza di corsi in quella città. Nemmeno io vado forte in quella lingua. Cosa vuoi, fin da piccolo ho scelto il tedesco; nel mio mondo alternativo la guerra l’avevano vinta loro, come nel romanzo La svastica sul Sole, sempre del mitico Philip K. Dick che mi ha influenzato.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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Caspita @bestseller2020 il tuo racconto mi ha spiazzato, molto ardito rispetto ad altri tuoi scritti, il che trova il mio apprezzamento. Ritrovo, anche se non ho letto nello specifico i racconti di ispirazione alla traccia, delle atmosfere calviniane. Non male le diverse trovate ironiche e la non troppo sottile satira verso la società.  Apprezzo molto la capacità di sperimentare e mettersi in gioco. Mi sembra anche fin troppa nostalgica l'idea della sopravvivenza dei soli libri di cucina e della visita alle biblioteche. Ormai le ricette le si guardano per lo più da uno schermo di 5 o 6 pollici.
Forse, ma è un gusto e anche un limite personale, questa frammentarietà della scrittura mi ha fatto perdere qualcosa.
Nel complesso mi è piaciuto il tuo approccio e l'originalità.
Alla prossima, ciao

Re: [MI158] Mezzogiorno d'aglio

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@bestseller2020 ciao!

E bravo! L'ho trovato veloce, ingaggiante e scoppiettante. Uno stile diverso dal solito, e me ne compiaccio.
Sì, ci sono aggiustamenti e sono sicuro che rileggendolo avrai pensato a cambiamenti, ma la sostanza è lì, in una città immaginaria e viva, dove persone vive e/o spente passano i loro dì, nell'aleggiare del soffritto di cipolle (o è aglio?!)

Grazie del racconto e scusa la brevità di questo mio, ma in questo giro non posso far altro!


A rileggerti!
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