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da Cheguevara
@liberanos Con una ricerca accurata sono riuscito a individuare qualche vera agenzia di rappresentanza, cioè che non ti obbliga a passare per servizi a pagamento, dalla lettura all'editing, per accettare di rappresentarti. Sono mosche bianche, che percepiscono solo la percentuale sulle royalties e su eventuali anticipi, che per un esordiente rappresentano un miraggio. E i loro autori, come è visibile dagli elenchi sul sito, sono pubblicati da case editrici note e di rilievo. Problema: qualcuna è piena e non accetta più manoscritti, per qualcun'altra devi metterti a mezzanotte in punto del primo del mese ad inviare, ma se non sei tra i primi dieci riprova il mese prossimo, qualcun'altra ancora ti risponderà, solo se troverà interessante il tuo manoscritto, entro sei mesi. L'alternativa è provare direttamente con piccole CE. Se l'opera è valida qualcuna disposta a pubblicarti la trovi, poi iniziano un'altra serie di problemi: staff inadeguati, editing inesistenti o discutibili, promozione affidata all'autore, eccetera. E incassare le magre royalties non è scontato. Ci sono già capitato tre volte, cioè sempre, ma malgrado tutto continuo a scrivere. E' una condanna, pazienza, l'importante è partecipare eppoi, che la speranza sia l'ultima a morire è cosa nota.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]