@Francis851 Siamo qui per confrontarci, e, soprattutto, per leggere gli interventi generosi che gli altri ritengono opportuno di dedicarci. Per questo, ti ringrazio di avermi letto e per il tuo parere, che percepisco come disinteressato e sincero.
Chiaramente il corsivo da te riportato e la definizione di bulimia riflessiva sono parole mie, con cui ho cercato di accogliere in modo oggettivo le criticità segnalate dall’editor, tanto da introdurle con l’espressione “salutari frustrate”.
Ho già messo in atto il tuo suggerimento, forse, per colpa della mia scrittura, ti sei “perso dentro” il mio post, altrimenti avresti inteso che la versione che ho pubblicato è diversa da quella inviata all’agenzia: è più lineare, meno contorta e alleggerita di molte pagine. Tuttavia non posso cambiare il mio stile e il mio tono, che - pur con tutte le loro imperfezioni, o forse proprio grazie ad esse - mi consentono di infondere alla scrittura un ritmo interno, un’architettura di suoni e cadenze che considero essenziale per trasmettere una sensazione che vada oltre il mero contenuto delle parole. E in questo fanno la loro parte le digressioni, che mi aiutano a creare l’atmosfera necessaria a comunicare al lettore qualcosa di più profondo che non si esaurisca nel significato immediato di ciò che sta leggendo.
Poi magari sono io a restare allucinato dalle suggestioni che vorrei suscitare negli altri, ma trovo conforto pensando a quello che Moravia fa dire a un suo personaggio: “Ci sono libri imperfettissimi, malcostruiti, farraginosi, disordinati, ma vivi, che leggiamo e leggeremo sempre; e ci sono libri invece perfetti in ogni particolare, ben architettati, ben composti, ordinati e levigati ma morti che gettiamo via con tutta la loro perfezione di cui non sappiamo che fare.”
Re: [Agenzia] Walkabout Literary Agency
52Tenere questa agenzia lontano come la peste nera! Incompetenza totale nella valutazione dei manoscritti. Le schede di valutazione non servono a niente, se non a spillare soldi. La prassi è sempre la stessa: lusinghe iniziali, demolizione del lavoro, proposta di "salvezza".