Ethan wrote: Ma di che stiamo parlando?
La tua esperienza e le tue riflessioni sono molto utili e interessanti
Tieni conto però che i motivi per cui si pubblica un libro sono molteplici, e l'aspetto economico per molti è quello meno importante. Neppure con una big si fanno dei veri guadagni. Un autore self che vende migliaia di copie di certo ne ricava qualcosa, ma è un numero astronomico da raggiungere senza un minimo di investimento, a meno di non essere degli influencer, o già famosi in qualche campo.
Insomma, la maggior parte degli scrittori non ha centinaia o migliaia di follower su cui contare, specie alla prima pubblicazione. Il rischio concreto è di mettere fuori un libro che (a essere molto ottimisti) compreranno poche centinaia di persone. Questo però è ancora il problema minore.
Il peggiore è che molti lettori e blogger (io per prima, a causa di brutte esperienze) non ama i libri self. Chi compra e legge pochi libri all'anno punta sui marchi famosi, o su quelli che ha sentito nominare più spesso. Diventa quindi difficile ottenere recensioni e pubblicità, o posti in libreria. Lo stesso, ovviamente, vale per le piccole CE, ma avere sul libro un marchio di qualche tipo lo pone già su un gradino più alto: qualcuno quel libro l'ha letto, sistemato (più o meno) e pubblicato.
Sull'editing invece sono del tutto d'accordo con te. Le piccole CE di solito fanno solo una correzione bozze (chiamata ottimisticamente editing) ma delle volte rischiano lo stesso di rovinare un testo invece di migliorarlo. Può essere un caso, ma i due libri miei che hanno fatto un editing meno invasivo sono quelli considerati più scorrevoli e coerenti come stile (quindi, a torto, considerati successivi). In un caso la CE è riuscita a fare danni perfino con l'impaginazione.
La promozione migliore finora l'hanno fatta una big e una piccola CE piena di entusiasmo (molto attiva sui social). Per gli altri due non solo ho dovuto arrangiarmi in tutto, ma in un caso la CE neanche ha risposto alle mie domande e proposte sulla promozione.
È soprattutto per questo che sto pensando anch'io al self. Se devo promuovermi da sola (dopo quattro libri almeno qualche contatto ce l'ho) e avere un editing che rovina il testo senza migliorarlo di una virgola, a questo punto mi arrangio. Anche l'editing di base lo posso fare da sola (e meglio di alcune CE). Piuttosto metto da parte qualcosa per una copertina professionale (più importante di quanto molti credano) e magari per qualche annuncio a pagamento.
Il mio scopo non è il guadagno, ma la diffusione del libro, quindi la possibilità di decidere da sola il prezzo e le offerte mi attira molto. In generale, il self è per molti versi da preferire (almeno alle piccole CE sconosciute). I costi si possono ammortizzare, ma solo se si imposta una strategia (cosa che non tutti gli autori sono disposti o in grado di fare). Nel mio caso, essendo totalmente negata nell'autopromozione, è un salto nel buio. Ma è comunque meglio che contare su una CE ed essere costantemente delusi. Almeno se va male sarà per mia scelta, non per la scarsa professionalità di altri.