Risulta più facile pubblicare quando non si è esordienti?

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Salve a tutti,
chiedo a chi abbia esperienze multiple di pubblicazione: si viene accolti meglio, a partire dalla lettera di presentazione, quando si comunica di non essere esordienti? Oppure potrebbe essere un'arma a doppio taglio? 
E' un passaggio utile o ininfluente nel curriculum letterario?
Quali sono le vostre esperienze a riguardo, e le sensazioni che ne avete tratto quando avete spedito il vostro secondo manoscritto?
“Knowledge is the greatest tool of the mortal mind, outweighing anything made by mortal hands. Before anything else can exist, the idea must exist.”

Re: Risulta più facile pubblicare quando non si è esordienti?

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Sul mondo editoriale è difficile che regnino regole uniformi e ciò che vale per un editore non è detto sia ben accetto per un altro. In generale direi che aver già pubblicato non costituisce un titolo di merito o almeno non un vantaggio. Sempre ammesso ma non concesso che qualcuno sia dia la pena di leggere il curriculum (cosa tutt'altro che scontata) la prima domanda che si pongono e che (eventualmente) ti pongono è: perché non continui a pubblicare con il precedente editore? Cosa è andato storto? Perché ti rivolgi altrove? Bisogna avere risposte plausibili (l'editore ha chiuso, per esempio) altrimenti si può essere identificati o come piantagrane o come autore di libri che non vendono.

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