[MI178] Una bara mi hai mostrato, mi ci sono coricato
"Prese un respiro profondo, e guardando le sue mani sporche di sangue capì che sarebbe andato tutto bene".
Sì, pensava Osiride, mi stai smembrando e scagliando le quattordici parti di me nel mondo che ci conosce. Ma la mia testa la salverò e con essa io mi rifarò una vita. Si ricongiungerà con le altri parti e io rinascerò, non come semplice sovrano d'Egitto - quello fallo pure tu - ma come Signore unico e incontrastato dell'Oltretomba.
Sarà il tuo cane Anubi, che ha tanto di me, a imbalsamarmi e prepararmi all'eternità.
Così lui guardava le mani lorde di sangue di Seth, il fratricida, e capiva che sarebbe andato tutto bene:
dalla fine l'inizio!
Non per nulla:
Per cominciare, la loro madre Nut, dea del cielo, così l'aveva messo in guardia sin da piccolo:
"Tuo fratello Seth è rabbioso, feroce e prepotente ed ha una forza immane. Fin da prima della nascita, mi sembrava di crescere una serpe in seno, inesausta nel girare in tondo. Sai com'è nato? Non ha aspettato il termine: impaziente e furibondo per l'attesa, mi ha sfondato la pancia per uscire...
Guardati da lui, non provocarlo mai, stai ai margini della sua visuale. Ignoralo e lui, forse, ti ignorerà."
Osiride, col suo temperamento solare e propositivo, venne scelto dal padre, Geb, il dio della Terra, per comandare l'Egitto. All'epoca, infatti, non erano i faraoni, ma gli dei, a governare il più ricco e fertile Paese della terra. Da sovrano lungimirante, aveva insegnato al popolo ad avere rispetto del grande fiume sacro e come incanalarlo per rendere fertile e ricco il limo e i raccolti del terreno. Oltre all'agricoltura, era rinomato e venerato soprattutto per avere insegnato la vendemmia e la produzione del vino.
La sposa doveva essere di stirpe reale, giocoforza una sorella: fu Iside la prescelta.
Iside non era solo affascinante e industriosa ma anche creativa e con capacità artistiche. Aveva inventato un nuovo strumento musicale che creava suoni argentini, il sistro, e quando lo suonava lei pareva persino dare una nota gioiosa e positiva al volgere degli eventi.
I due si amavano e si completavano. Sembravano procedere senza toccare terra.
Ma l'ombra della perfezione li precedeva e li seguiva, oscurando la loro luce: è difficile per il resto del mondo amare chi è perfetto.
Seth e Nefti, fratello e sorella della coppia reale, si sentivano una coppia di serie B, come figli di un dio minore, ed erano di fatto attanagliati dalla gelosia.
Si leggeva, negli elenchi della successione dinastica regale, che Nefti, sposa di Seth, era sterile. E, con questo, dicendo non della donna ma della dea, si alludeva al fatto che "la terra troppo compatta e indurita è assolutamente sterile e infeconda". Ed era un pensiero maschilista in quanto lungi dal considerare anche solo l'ipotesi della sterilità di Seth.
Nefti, da divinità femmina, sapeva però di poter vantare crediti presso il padre.
"Padre, esigo un bonus per cambio aspetto, il tempo di giacere con Osiride nei panni di Iside".
"Giacerai subito dopo con tuo marito Seth, così non avrà tema di non essere il padre del nascituro e non scatenerà la sua funesta ira: mi raccomando" e la figlia acconsentì seria all'ovvio, senza mostrare superbia e fare spallucce.
Così fu preparata la strada al concepimento di Anubi, il futuro imbalsamatore e preparatore dell'eternità del padre.
Era stata una notte stellata, predisposta al meglio dalla loro madre, la dea del cielo Nut:
Lei:
Che io possa essere tra le tue braccia,
è la preghiera che trapela dai mei occhi!
Il contemplarti li illumina
in quest'ora
che si prolunga in eterno
fintanto che io giaccio con te.
Lui:
Oh Iside nuova ed antica:
riconosco a fatica
le note fattezze e le forme
cui mi credevo avvezzo.
I tuoi occhi
dove opaca leggevo la noia
ora specchiano fulgida luce
dai miei!
Ma un giorno Seth, il vendicativo, perfido e geloso fratello, gli tese un agguato. A una sontuosa festa, si presentò con un magnifico forziere, un baule ornato d'oro e pietre preziose, promettendo di offrirlo a chi vi si sarebbe adattato perfettamente. Molti furono coloro che tentarono la fortuna, con insuccesso. Fu Osiride ad aderirvi perfettamente. Ingannato come un ingenuo fanciullo, venne imprigionato di colpo nella cassa, che fu sigillata e gettata nelle acque impetuose del Nilo. Così sembrò compiersi la triste sorte di Osiride, spazzato via dalle onde, mentre Seth avrebbe avuto campo libero per impadronirsi del trono, inaugurando un'era di caos e desolazione.
Subito però la bella Iside, con il cuore straziato dal dolore, intraprese un pericoloso viaggio e riuscì a trovarlo.
Supplicò il padre di aiutarla:
"Padre mio, invoco il bonus-vita per il mio amato e figlio tuo Osiride. Ridagli la vita per il tempo di giacere un'ultima volta con me."
Geb posò brevemente la mano sugli occhi di Osiride e questi si aprirono sul viso della sua dolce sposa.
Aprì la bocca e lei gli alitò dolce lo spirito di vita per poi donarsi, magicamente, uno all'altra.
Così, la dea rimase fecondata del dio Horus, colui che l'avrebbe vendicato.
Il corpo di Osiride fu sfortunatamente ritrovato nello spazio di un mattino da Seth che, furioso, lo fece a pezzi e ne sparse le parti in modo che non potessero più essere ricomposte. Ma la forte dea sposa non si arrese e riuscì a ritrovare la testa. Iside scosse il suo prezioso sistro, e il suo dello strumento, argentino e amplificato, si levò nell'etere.
La testa prese posizione e con naturalezza chiamò a sé le altre parti, col cervello a comandare l'adesione tra membra e monconi, e, con la supervisione del dio mummificatore Anubi, lui e Iside ricomposero il cadavere e lo mummificarono affinché potesse rinascere. In questo modo, Osiride divenne il re dell’oltretomba. Avendo assaporato la morte, non poteva più regnare sulla platea dei vivi, ma su quella, incommensurabile, dei defunti come Sovrano e Giudice.
Per quanto riguarda Horus, crebbe sotto la protezione di sua madre. Iside. Quando fu abbastanza grande per combattere, sfidò Seth in una lotta titanica per vendicare suo padre e riportare la pace nel regno. Gli stessi dei furono testimoni di questo confronto epico, che scatenò gli elementi e sconvolse l'ordine costituito. Stremata dalle preoccupazioni per la sorte del figlio, Iside gli suggerì di chiedere un bonus-aspetto al nonno (solo il dio della terra aveva la facoltà di concederlo). Gli suggerì di farsi tramutare nel più imponente degli animali, l'elefante, e la madre lo avrebbe bardato con una portantina assicurata sul dorso, con un forziere scintillante d'oro e di gemme. Seth sarebbe caduto in trappola, schiacciato e spappolato nella sua avida curiosità. Ma Horus non volle bonus: voleva vincere con le sue forze.
Ma tutto ha un inizio e una fine, e venne il giorno in cui Horus finalmente trionfò sul perfido Seth, strappandogli gli occhi simboli del suo potere malvagio.
Occhi di colore rosso che, simbolicamente, indicava il caos, la rabbia, la violenza, il sangue, ma allo stesso tempo anche la forza e la vita.
*** *** ***
Osiride sapeva da sempre, in cuor suo, che non finiva tutto con la morte, anzi, sarebbe iniziato il suo infinito Regno dei Trapassati.
Traendo un profondo respiro, così si rivolgeva al suo carnefice, il fratello Seth, le cui mani erano sporche del suo sangue:
Io sono Osiride - parlo a Seth
Una bara mi hai mostrato,
mi ci sono coricato.
Sospettavo di un inganno,
perché tu sei un tiranno,
e dacché ti ho conosciuto
non mi sei punto piaciuto.
E, sebbene siam fratelli,
le minacce coi coltelli
me le posso ricordare:
non le hai fatte per scherzare.
E’ per Iside, mi dici,
che siam sempre due nemici,
ma lei sì, mi preferiva,
mentre te, Seth, aborriva.
Una bara mi hai mostrato,
mi ci sono coricato.
Pur la mamma lo diceva,
il papà lo supponeva:
"Seth è torvo, è tempestoso,
fa che non sia mai geloso,
altrimenti tu lo sai
che verranno presto i guai".
Ma non volli darle retta.
Ora sfodera l’accetta
il malvagio fratellino
e io sono l’agnellino,
la tua vittima più ambita
a cui togliere la vita.
Una bara mi hai mostrato,
mi ci sono coricato.
Ma che ingenuo sono stato,
era tutto preparato:
le mie membra, arto o moncone
sparsi in ogni direzione.
Ma la testa ha rimontato
il mio fisico spezzato
e una luce irradierà:
Horus mi vendicherà!
Le mie fonti
Rivisitazione del mito. Incantesimi e magie anche di mia produzione.
P.S.: prima di elaborare la mia personale versione del mito, ho attinto da varie fonti sul Web, a volte in contraddizione tra loro.
Le cito qui:
https://www.storicang.it/a/il-dio-seth- ... male_15360
https://frameblog.unibo.it/index.php/20 ... il%20corpo.
https://unascuola.it/il-mito/il-mito-di-osiride/
https://www.treccani.it/enciclopedia/is ... lia%20Seth.
https://it.wikipedia.org/wiki/Mito_di_Iside_e_Osiride
https://www.treccani.it/enciclopedia/si ... aliana%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
https://it.wikipedia.org/wiki/Osiride
https://it.wikipedia.org/wiki/Anubi
https://luoghidautore.com/2014/01/04/pa ... i-faraoni/
(ispirazione per la strofa di "Lei" nei versi tra gli amanti Nefti e Osiride dal Papiro Harris 500, Fiori degli amanti)
P.S.: prima di elaborare la mia personale versione del mito, ho attinto da varie fonti sul Web, a volte in contraddizione tra loro.
Le cito qui:
https://www.storicang.it/a/il-dio-seth- ... male_15360
https://frameblog.unibo.it/index.php/20 ... il%20corpo.
https://unascuola.it/il-mito/il-mito-di-osiride/
https://www.treccani.it/enciclopedia/is ... lia%20Seth.
https://it.wikipedia.org/wiki/Mito_di_Iside_e_Osiride
https://www.treccani.it/enciclopedia/si ... aliana%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
https://it.wikipedia.org/wiki/Osiride
https://it.wikipedia.org/wiki/Anubi
https://luoghidautore.com/2014/01/04/pa ... i-faraoni/
(ispirazione per la strofa di "Lei" nei versi tra gli amanti Nefti e Osiride dal Papiro Harris 500, Fiori degli amanti)