Il mistero di Robert Jordan

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Ho appena finito di leggere "Per chi suona la campana" di Hemingway, libro celebre che chissà perché non avevo mai letto finora, e che è all'altezza della sua fama (non sempre succede).

C'è una piccola curiosità che forse qualcuno di voi potrebbe spiegarmi: per l'intero libro Hemingway menziona il protagonista con nome e cognome: Robert Jordan. La cosa è piuttosto inconsueta, di solito una volta che il protagonista di un romanzo ci è stato presentato, nel seguito lo si indica con il solo nome o il solo cognome, o con una qualifica, etc. Invece in questo caso l'autore scrive sistematicamente: "Robert Jordan disse", "Robert Jordan andò", etc., per centinaia di volte; un po' come se Manzoni avesse scritto: "Renzo Tramaglino pensò", Renzo Tramaglino partì", etc., e così di seguito per tutto il suo romanzo, forse l'avremmo trovato un po' stucchevole.
Mi chiedevo perciò se questa scelta avesse un qualche significato narrativo oppure è soltanto così, perché magari suonava meglio all'autore.
Pensandoci un po', mi sono venuti in mente solo altri due casi simili di personaggi letterari: uno è Jean Valjean che mi pare (non ho controllato, ma sono abbastanza sicuro), venga menzionato sempre per nome e cognome. L'altro è Charlie Brown, che per ragioni ancor più misteriose di quelle di Robert Jordan, nessuno chiama mai soltanto "Charlie".
Be', insomma, misteri di quelli che fanno perdere il sonno e l'appetito (va be'...). Qualcuno ne sa qualcosa?

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