Costruttori di Mondi

Deluso dalla casa editrice che ha pubblicato il mio romanzo d'esordio, ho deciso di esplorare il mondo del self-publishing.
Ma dopo aver rubato tempo alla scrittura per imparare come correggere, impaginare, creare una copertina, una quarta convincente, organizzare presentazioni, promuovermi... avete capito cosa intendo. Ho scoperto che chi fa autopubblicazione è visto come un creatore di contenuti pessimi, escluso a priori da certe realtà. La dicitura "qui non si accettano libri autopubblicati" viene messa in bella vista dalla maggioranza dei creatori di recensioni.
Per questo motivo, ho pensato di creare un progetto dove "non si accettano libri pubblicati da case editrici", per dare credibilità al settore di cui faccio parte.
Vi sembra una buona idea?

Non saprei, a me sembrano discriminanti entrambe le cose. Sia non recensire libri pubblicati in self, partendo dal presupposto che debbano essere per forza pessimi (i recensori possono benissimo chiedere un estratto e valutare se leggere tutto e recensire o meno), sia escludere a priori gli autori pubblicati da CE per semplice ripicca.

ElleryQ wrote: Non saprei, a me sembrano discriminanti entrambe le cose. Sia non recensire libri pubblicati in self, partendo dal presupposto che debbano essere per forza pessimi (i recensori possono benissimo chiedere un estratto e valutare se leggere tutto e recensire o meno), sia escludere a priori gli autori pubblicati da CE per semplice ripicca.

Per come l'ho messa sembra effettivamente una ripicca. Anche se ammetto che una piccola parte dell'impulso che ha dato vita al progetto sapeva di rivalsa, lo scopo principale è quello di creare un luogo riservato a chi fa autopubblicazione con serietà.
Chi pubblica con CE può contare su una struttura che lo sostiene, che crede nel suo lavoro e lo promuove.
Io con CE ho trovato promesse non mantenute, poca cura e zero promozione. Così ho scelto l'autopubblicazione, e mi sono accorto che pubblicare non basta, serve qualcuno che ti aiuti a raggiungere i lettori.
Non l'ho trovato. Ma ho trovato molti che mi respingevano a priori.
E allora, insieme a chi ci crede come me, ho deciso di crearlo.
Libri Senza Casa è questo: uno spazio dedicato a chi pubblica in autonomia e non ha altri mezzi.
Non è una discriminazione, è una scelta precisa che nasce da un'esperienza concreta.
Chi ha una CE ha già una casa, un minimo di rete, una possibilità (o così dovrebbe essere).
Questo progetto, invece, vuole essere un rifugio per chi una casa non l'ha mai avuta davvero.
Non vuole essere tutto per tutti, vuole essere qualcosa di vero per chi spesso non ha niente.

@Libri Senza Casa, ora il tuo intento è più chiaro. Il "rifugio" mi sembra una buona idea, fra autori si può collaborare e farsi da cassa di risonanza reciproca.
Mi auguro che tu possa trovare tanti ospiti per questo rifugio e che siano di valore sebbene inascoltati.

@ElleryQ Grazie, spero di poter essere d'aiuto a tutti.
Già che ci sono... cerchiamo anche lettori che vogliano dare una mano, per chi fosse interessato. Si può leggere gratis e guadagnare dei punti, spendibili in gadget a tema letterario in continuo aggiornamento. Ma non voglio fare spam.