Come create i vostri personaggi?
Vi ispirate a persone che conoscete, utilizzate al cento percento persone che conoscete, oppure li inventate di sana pianta?
Ma, soprattutto: i personaggi dovrebbero essere funzionali alla trama o la trama ai personaggi?
Dev’essere la trama a stabilire di che tipo di personaggio c’è bisogno e come deve comportarsi?
Oppure dovranno essere i personaggi, con le loro scelte e azioni, a “guidare” la storia?
La costruzione di personaggi solidi e tridimensionali, con una loro personalità (sia questa scaturita da persone conosciute, da parti dell’autore stesso, o dalla suggestione generata da uno sconosciuto incrociato per strada) e quindi in grado di “vivere coerentemente” all’interno della trama è importante.
Può essere che i personaggi compaiano nella testa dell’autore già caratterizzati e con sembianze fisiche ben delineate, e sembra che l’autore non abbia avuto modo di intervenire consciamente in questo processo.
Oppure i personaggi possono prendere forma attraverso un consapevole e minuzioso lavoro di progettazione e confronto con l’ambiente in cui si muovono.
@Swetty (30 giugno 2011)
Per me la costruzione dei personaggi è la cosa più importante.
Di solito se ho un'idea per una storia, cerco di capire quali sono gli attori e poi sistemo la trama, vengono fuori cose più interessanti. Il finale è sempre aperto e sono proprio i personaggi a determinarlo: mi è capitato che le storie andassero alla deriva perché per esempio X non voleva innamorarsi di Y, ma di Z, oppure che A non fosse assolutamente in grado di fare una certa cosa o fosse obbligato a farne un'altra. Ho avuto persino un personaggio che a un certo punto si è stufato di tutto e tutti e se n'è andato. Ho dovuto mandare gli altri a riprenderlo prima far proseguire la storia.
Qualsiasi personaggio, anche il più infimo, ha un background, di solito fatto dalla sua vita precedente, che infanzia ha avuto, dove ha vissuto, qual è il suo entourage, con chi vive eccetera. E di solito sono puzzle completamente inventati, fatti di diversi pezzi di persone reali, personaggi di libri, film, mitologici, o anche solo pezzi di me. L'aspetto fisico lo prendono da sé, ma di solito non è molto definito. Qui mi diverte anche scrivere o pensare dei racconti sul passato dei personaggi, cose che non verranno fuori esplicitamente nella storia, ma che determinano le reazioni.
Fatto questo, il resto prosegue come Alain: li piazzo in scena e vedo come si comportano. Questa è la parte più divertente, anche perché è dove la storia può avere delle derive e dove si capisce davvero la trama.
Ovviamente non è un processo così lineare ed è facile che un personaggio si strutturi per gradi, con un continuo andirivieni tra il background e la storia. Però non inizio mai a scrivere finché non mi è chiaro il passato del personaggio e le sue caratteristiche principali.
L’alternativa è che sia l’intreccio a definire i personaggi e il loro destino.
Quando la storia è definita, entrano i personaggi in scena come attori, e le loro caratteristiche psicologiche (e il loro aspetto ) si affinano in base alle esigenze narrative. Chi entra in scena come eroe, chi come "cattivo", chi come vittima, chi come comparsa.
Oppure ancora, potrebbe esistere una sinergia tra personaggio e storia… Allora la storia si evolverà in base alle scelte dei personaggi, ma allo stesso tempo i personaggi saranno funzionali alla storia. Si tratta quindi di abbozzare storia e personaggi e poi lasciarli inizialmente liberi di interagire. Solo in un secondo momento si delineeranno i particolari dell’una e degli altri per renderli perfettamente coerenti.
*discussione recuperata da topic del WD
Come nascono i vostri personaggi?*
1Qui ci dedichiamo alla ricerca della verità, non dei fatti. Se vi interessano i fatti, il dipartimento di storia è al terzo piano.
(semicit.)
(semicit.)