Ieri qui a Collecchio (PR), dove vivo ormai da quattro anni, era giorno di mercato. Un giovane dall'età apparente di una ventina d'anni, con una base tipo karaoke, cantava tra la folla vecchie canzoni arcinote. La voce era intonata, anche se mostrava qualche difetto nei toni alti, il senso del ritmo ottimo. A terra c'era un cappello, in cui sono andato volentieri a depositare un Euro e cinquanta, quale obolo di sostegno. E qui la sorpresa: alle undici del mattino nel cappello c'erano, valutati a vista, almeno un centinaio di Euro. Allora ho pensato che la creatività, nella vita, è veramente importante in tutti i campi, se un giovane che non ha altro in dote se non una voce mediamente accettabile, un buon orecchio musicale (non altro, se avesse saputo suonare uno strumento l'avrebbe fatto) e una certa dose di faccia tosta, si inventa un sistema con cui, girando per i vari mercati (ogni giorno ce n'è uno nei dintorni), riesce a intascare più o meno tremila Euro al mese, alla faccia dei plurilaureati pagati quattrocento Euro nei call-center per rompere le scatole al prossimo con le tentate vendite di contratti di luce, gas, telefono e minchiate varie. Mi sono sentito solidale con quel giovane creativo. Poi ho pensato che quei soldi erano esentasse, quindi fuori da ogni tipo di contribuzione, donati dai suoi simili perché lui potesse mantenersi (bene) senza contribuire in alcun modo al benessere degli altri, donatori compresi. Poi, continuando a pensare, ho immaginato che il soggetto, con tutta probabilità, percepisse, in aggiunta, il reddito di cittadinanza o qualche altra forma di sostegno da parte della collettività. Mi sono sentito subito meno solidale e, ancora, un po' incazzato. Poi ho continuato a pensare (mi capita spesso di pensare, so che in tempi di connessione h 24 a uno smartphone è difficile, ma io non possiedo che un antiquato telefonino cellulare) e mi sono detto: se tu fossi un cittadino modello dovresti denunciare la cosa ai vigili o alla guardia di Finanza, l'evasione fiscale è reato come pure l'indebita percezione di un sostegno erogato con danaro pubblico. Mi sono risposto che non ne avevo la minima intenzione e l'incazzatura è immediatamente sbollita. Siamo italiani e abbiamo la società che ci meritiamo. O no?
Creatività
1Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]