Re: Non vi capita di avere brutte giornate (come scrittori)?

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Ciao @Ravenclaw
mi dispiace per il momento spiacevole che stai vivendo e per il tuo abbattimento scrittevole. Ma la voglia di scrivere è come il sole, prima o poi torna a puntare i raggi :)
Non ho soluzioni miracolose, né aneddoti sulla mancanza di ispirazione, forse perché non scrivo poi tanto e non lo faccio troppo « seriamente », quindi anche scoraggiamenti e passaggi a vuoto sono meno seri :)
Però, per i tuoi dubbi e impasse riguardo al romanzo, se ti va, potrei consigliarti di cercare qui dei beta reader volontari. Non ti costerebbero nulla, non farebbero la revisione al posto tuo, ma potrebbero darti spunti interessanti e validi su cosa ci sia di buono nel tuo lavoro, quali aspetti andrebbero forse migliorati e in quale direzione provare a farlo. Avere il parere di occhi esterni e neutrali sulla propria creazione è sempre di grande aiuto.
Ti saluto e ti auguro una buona giornata :ciaociao:
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Non vi capita di avere brutte giornate (come scrittori)?

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Mi accodo a quanto detto da @Bef, anch'io ti suggerisco di trovare beta readers estranei alla tua cerchia e qui c'è sempre disponibilità alla lettura!
Per quanto riguarda le tue difficoltà personali, vedile come come delle fermate di autobus, non smetti di viaggiare verso la tua meta, solo che ci sono altre persone che salgono e a te pare ti rallentino, invece potrebbero arricchirti di nuove esperienze a prima vista negative. Poi, se sei un po' fatalista come me, puoi pure pensare che non era il momento giusto per pubblicare.
Sinceramente non ho avuto periodi no in senso stretto, diciamo che alcune svolte nella vita mi hanno portato a fare delle scelte e ho perso l'occasione propizia per provare a diventare professionista nel campo del fumetto. Tutto ciò mi ha indirizzato verso la scrittura. Come vedi, chiusa una porta puoi sempre aprire una finestra!
PS: Daje!

Re: Non vi capita di avere brutte giornate (come scrittori)?

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Ravenclaw ha scritto: dom gen 31, 2021 11:26 pm Penso a quanto mi farebbe bene scrivere in questo momento

Ho deciso di rassicurarti perché i momenti-no capitano a tutti :)

Intuisco che sei molto giovane e ciò gioca a tuo favore.

La parte che ho messo in corsivo è la pura verità. Solo io non scriverei di me, ma di tutt'altro. Giusto per distrarre la mente e divertirti un po'.

Non tutto il male vien per nuocere. Conosci la storiella del tizio che si mette le scarpe di quattro misure più piccole solo per provare piacere nel togliersele la sera?


Ravenclaw ha scritto: dom gen 31, 2021 11:26 pm Da una parte mi dispiace annoiarvi

Figurati! Anzi devi annoiarci. È sempre un buon modo per apprendere nuove esperienze. Non essere però cosí remissiva. La frase giusta sarebbe: "proprio perché ho deciso di annoiarvi, ho scritto questo post. Chi non è d'accordo vada a quel paese!" :) :D


Ravenclaw ha scritto: dom gen 31, 2021 11:26 pm Per adesso me ne sto nella mia bolla di apatia, con "Bad Days" nelle cuffie (un po' di ironia), e aspetto che la me-che-scrive si riprenda. Magari non del tutto, ma che almeno dia un cenno di vita.

Nonzi, nonzi! Devi fare il contrario, piuttosto… E butta via "Bad Days", perché i tuoi giorni non sono bad, e prova con "Happy Days" :)
E soprattutto, che aspetti a fare? :)


Ravenclaw ha scritto: dom gen 31, 2021 11:26 pm Perché non mi raccontante i vostri periodi-no (da scrittori). In caso ci facciamo coraggio l'un l'altro.

Mi succede, ma il me-che-scrive non muore mai. Ogni tanto però si perde e io lo riacciuffo prima che sia troppo tardi :)
Il Sommo Misantropo

Re: Non vi capita di avere brutte giornate (come scrittori)?

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Ciao @Ravenclaw Più o meno siamo passati tutti da questo tipo di dilemmi. Ti posso dire quel che ho fatto io qualche anno fa. Siccome il primo romanzo non otteneva nessuna risposta, una volta esaurite le CE con cui avrei pubblicato volentieri (grandi, medie e piccole) ho lasciato stare. Era molto lungo e l'editing (o anche solo una scheda di lettura) sarebbe stato troppo impegnativo. Fare l'editing da soli è abbastanza inutile, o meglio, si possono migliorare alcune cose formali (avverbi, ripetizioni, frasi contorte) ma è più difficile vedere difetti a livello di trama, personaggi, ecc. Comunque anche pagare un editing non è necessariamente la soluzione (dipende molto dall'editor). Io ho ascoltato i consigli di alcuni lettori beta, ad esempio c'era un prologo che a me piaceva ma che tutti mi hanno consigliato di eliminare. Essendo l'inizio del romanzo, il fatto che fosse pesante/noioso impediva probabilmente che le CE continuassero la lettura, per quanto la storia in sé, a chi l'ha letta tutta, fosse piaciuta. Ormai però mi ero bruciata le CE che preferivo e, piuttosto che mandarlo a caso, mi sono messa a scrivere altri libri. Dopo qualche mese, più o meno nello stesso periodo, sono arrivate ben tre risposte positive. Nel frattempo ho trovato una nuova CE, piccola ma piena di entusiasmo, e mi hanno accettato il primo (l'avevo rivisto, specie l'inizio, ma sostanzialmente non era diverso da prima).
Quindi il mio consiglio è di non fissarsi su un solo libro, per quanto possiamo tenerci. Scrivi una nuova storia che ti entusiasma, o qualche racconto per le riviste, o articoli su argomenti che ti piacciono. Entrando a far parte del mondo editoriale sarà più facile conoscere persone nuove o sentir parlare di qualche buona occasione (concorsi, seminari gratuiti, nuove CE, ecc.). In più farai allenamento di scrittura. Questo ovviamente ha funzionato per me, non è detto che valga per tutti, ma provare non costa niente.
È normale scoraggiarsi, specie con altri problemi che si sommano, ma trovare un nuovo progetto e una nuova storia da scrivere può far bene su più fronti.
Sono anch'io in un momento no, in cui fatico a scrivere, e sono ferma da mesi sui primi capitoli del nuovo romanzo (di solito in due mesi avevo già finito la prima stesura). È un periodo complicato per tutti, in più si sono aggiunti problemi personali, quindi credo sia normale sentirsi stanchi mentalmente. Non bisogna scoraggiarsi, ma neanche insistere a tutti i costi. A volte, specie dopo aver finito un romanzo o un progetto impegnativo, si ha bisogno di un periodo di riposo in cui raccogliere nuove energie e nuova ispirazione. Scrivere sembra un'attività da pigri, ma è faticoso se si vuole farlo bene, e bisogna essere in forma
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Non vi capita di avere brutte giornate (come scrittori)?

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@Ravenclaw mi pare di capire che tu stia attraversando una fase depressiva. Capita a tutti, prima o poi. Importante è non chiudersi in se stessi, magari traendone una specie di subdolo compiacimento. Credo, per esperienza diretta, che il miglior modo di uscirne sia quello di fare, non importa cosa, fare anziché pensare, concentrandosi su ciò che si sta facendo: la depressione non trova più spazio ed è costretta a dileguarsi.
Buona giornata.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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