Cheguevara wrote: Si impone una riflessione: i mafiosi e altri criminali di professione difficilmente si espongono parlando al telefono. Preferiscono messaggi portati di persona dagli intermediari, e i famosi pizzini. E' la corruzione, invece, a essere spesso smascherata grazie alle intercettazioni, e a venire corrotti sono i rappresentanti delle istituzioni: onorevoli, membri delle forze dell'ordine, governatori, sindaci, gli stessi magistrati.Bisogna considerare la possibilità che anche politici o governanti corrotti sappiano di commettere reati e di rischiare, e difficilmente parlino chiaro al telefono di tangenti o altro. Avranno di sicuro un loro codice, come ce l'hanno i delinquenti in ogni altro ambito.
Al di là di quali che siano le reali motivazioni del governo, le intercettazioni possono servire a condannare solo una minoranza di criminali, quelli più sprovveduti, e presumibilmente di basso profilo (chi parlerebbe mai di un omicidio per telefono?!). Negli altri casi possono aggiungersi ad altre prove, o definire dettagli minori, del tipo sapere la posizione di qualcuno a una data ora o sapere per certo che due persone hanno avuto contatti. Non sono mai determinanti in sé, quindi il bilancio costo/beneficio è per lo più a loro sfavore.
Per me vale sempre il principio "meglio assolvere un colpevole che condannare un innocente". In questo caso magari nessun innocente verrà condannato, ma verrà invasa la sua privacy.
Nordio ha ragione nell'aumentare la severità verso le intercettazioni diffuse illegalmente: niente (che siano conversazioni, video o altro) dovrebbe uscire dai tribunali prima che un processo sia concluso.