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by Cheguevara
dyskolos wrote:
Esatto! Con me sfondi una porta aperta su questo. A volte serve anche trattare col diavolo per risolvere certe situazioni. Serve la diplomazia, che non significa accettare certe logiche militaristiche calando sempre la testa.
Ho seguito per un'oretta la diretta da Israele degli interventi di Netanyeau e The Donald. Non fino alla fine, perché rischiavo di
mangiarmi il fegato, come cantava il compianto Giggi. A parte le spudorate autocelebrazioni, a parte la totale assenza di un qualsiasi riferimento costruttivo per il futuro dei palestinesi o per la fine degli espropri in Cisgiordania, mi sono reso conto che stavo assistendo al panegirico della potenza delle armi. In buona sostanza, Netanyeahu si vantava di aver raggiunto il risultato della pace (la pace? si vedrà) grazie alla potenza militare e ai massacri perpetrati, che in futuro dissuaderanno chiunque dal compiere atti contro Israele; Trump ci ha messo il carico, magnificando il suo bombardamento dell'Iran e preannunziando rafforzamenti nelle dotazioni di armi, grazie alle quali gli USA saranno sempre più forti, confermando la posizione di prima potenza militare al mondo. In definitiva, una pace (si vedrà) raggiunta tramite l'eliminazione fisica degli avversari. A questo punto, Bibi e Vladimir diventano papabili concorrenti di Donald per il prossimo Nobel per la
pace.

Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]